Rubbettino: Viaggio in Calabria
I fichi rubati e altre avventure in Calabria
Mark Rotella
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2013
pagine: 382
Come un viaggiatore del grand tour, ne i "Fichi rubati", Mark Rotella, italo-americano di terza generazione, affronta un viaggio, dal Pollino allo Stretto, alla scoperta di quella che continua ad essere una delle meno conosciute regioni d'Italia: la Calabria. partendo da Gimigliano, città natale dei suoi nonni paterni e in compagnia del suo mentore Giuseppe, Rotella visita città, paesi, santuari, musei, riscopre tradizioni che si vanno perdendo e annota con acume le contraddizioni che si celano dietro la selvaggia bellezza della regione. Rotella non è però solo un turista straniero curioso. Il viaggio in Calabria è per lui soprattutto un viaggio all'interno della propria anima e delle proprie radici, un viaggio di riscoperta di quella italianità che spesso in forme meticce caratterizza gli italiani emigrati in America.
Un viaggio in Calabria
Nicola Marcone
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2013
pagine: 118
Questo libro è frutto di un viaggio in Calabria e di un soggiorno a Palmi, avvenuti tra il 1883 e il 1884. Secondo l'autore, la Calabria, che è "forse la più bella parte d'Italia, ma poco conosciuta e spesso calunniata", non può essere ridotta al mito negativo della Calabria ferox. Va vista, invece, da vicino e scoperta dall'interno. La narrazione consta di due parti, simmetriche e complementari: la prima riguarda il viaggio in treno da Metaponto a Reggio, la seconda racconta lo spostamento in diligenza da Reggio a Palmi. Le due parti propongono ritmi e sguardi difformi: la prima, lungo lo Jonio, è rivolta principalmente al passato e la seconda, lungo il Tirreno, è rivolta prevalentemente al presente; la prima rievoca la floridezza e le glorie antiche di fronte alla desolazione e all'abbandono presenti, la seconda osserva la "ostinata attività dei calabresi (...) Che cangiarono in giardini i massi di granito". Poi, soggiornando a Palmi, Marcone ha modo di osservare con calma usi e costumi di quelle contrade. Sicché, riesce a narrare le consuetudini ancora vive e operanti, in occasione dei matrimoni, dei funerali, delle feste, delle danze. E descrive anche la tradizionale pesca del pesce-spada e la festa dell'ascensione a Palmi, con la pesantissima "bara" (la varia tutt'ora in uso) portata a spalle. Per non dire di tutte le solenni e gioiose feste patronali dei dintorni, descritte con partecipazione e quasi con affetto, in un godibilissimo resoconto di viaggio.
Scilla e Cariddi
Francis Wey
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2013
pagine: 94
Francis Wey è un viaggiatore che accarezza con sguardo particolarmente profondo natura, uomini e cose che gli sono intorno, sguardo che gli consente di mettere a fuoco e mostrare particolari che nessun altro avrebbe notato e descritto. Sostenitore entusiasta dell'arte fotografica che in quegli anni muove i primi passi, chiosa il "mondo" calabrese con grande precisione e chiarezza, spinto da arguta curiosità nei confronti di un mondo arcaico e per lui inconsueto che intende rappresentare fedelmente. Egli osserva e compone la realtà con parole immediate, ne consegue una "scrittura fotografica" garanzia di oggettività, contro il metodo riflessivo della "scrittura pittorica" che avrebbe finito inevitabilmente col modificare il carattere d ario di viaggio in Calabria troviamo descrizioni capaci di fermare il reale in fotogrammi che riprendono vita sotto gli occhi del lettore. Così si rinnovano la pelle olivastra che tendeva al bronzo di una donna dal collo liscio e perfetto come quello della venere di Milo; i fianchi delle montagne di colore giallo metallico come la tinta dell'oro o del rame annerito da macchie acide; le acque di una palude dense come metallo, quasi piombo e stagno fusi insieme dai raggi del sole. La scrittura di Francis Wey si muove sullo sfondo sempre presente dell'eredità culturale classica, gioca con lo spirito caustico della sua "francesità" e sempre rispetta l'umanità con cui viene a contatto.
Calabria appunti di viaggio
Kuno Raeber
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2012
pagine: 127
Calabria extra e intra moenia
Ugo Piscopo
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2012
pagine: 103
In viaggio
Giuseppe Orioli
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2012
pagine: 151
Nella primavera del 1933 Giuseppe Orioli e il suo compagno Norman Douglas si aggiungono alla schiera degli illustri visitatori della Calabria. Definirli una strana coppia è poco: nel 1922, quando si conoscono, hanno rispettivamente 38 e 54 anni, ma il sodalizio anche omoerotico fra i due diviene presto saldo e duraturo. Il viaggio si svolge in pieno fascismo pre-bellico, in un Sud contadino e povero; il Sud delle quotidiana lotta per la sopravvivenza, che spesso costringe a tentare la sorte al di là di un mare, nella favolosa America. Orioli tratteggia con umana simpatia i volti scavati degli uomini, le donne invecchiate precocemente, i bambini denutriti. Accanto a questi personaggi, descrive ciò di cui gli uomini si nutrono. Conscio che la cucina di un popolo è fra i tratti che meglio ne definiscono l'identità. Il vino, innanzitutto, il pesce, le uova, i formaggi, le fave, cibi spesso umiliati dalla perfidia dei locandieri. E poi c'è la natura, che la fa da padrona. Percorsa da fiumi, fiumare e torrenti la Calabria offre al viaggiatore un paesaggio incontaminato, ricco di selve con le loro molteplici inebrianti fragranze, e di panorami ineguagliabili e mozzafiato. Tutto è narrato con toni umili e schivi, con una modestia di fondo che rende i suoi calabresi più vicini alla nostra sensibilità di uomini del XXI secolo.
Su due piedi. Camminando per un mese attraverso la Calabria
Giuliano Santoro
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2012
pagine: 170
Trenta giorni per le strade e i sentieri della Calabria. Un viaggio a piedi che comincia dal paese franato di Cavallerizzo, risale fino al Pollino, taglia un paio di volte la punta dello stivale da est a ovest. Poi scende fino allo Stretto e tocca la linea del traguardo a Montalto d'Aspromonte, tra i fantasmi della 'ndrangheta arcaica e le guerre di lupara postmoderne. Con la globalizzazione le categorie di "centro" e "periferia" hanno sempre meno senso. Questo mese di cammino in una regione periferica e centrale al tempo stesso, cerca di disegnare una mappa nuova e costituisce una narrazione che va oltre i generi dell'inchiesta, il reportage e la fiction. È un viaggio che cerca di addentrarsi nei territori delle sfiancate retoriche che descrivono questa terra come arretrata e refrattaria o, all'opposto, come un'arcadia da proteggere dalle contaminazioni. E che punta a scardinarle dall'interno, con la forza del racconto. Introduzione di Wu Ming 2.
Sulle tracce di Norman Douglas. Avventure fra le montagne della vecchia Calabria
Francesco Bevilacqua
Libro: Libro rilegato
editore: Rubbettino
anno edizione: 2012
pagine: 285
Seguendo le labili tracce di un eccentrico e colto viaggiatore britannico dei primi del novecento, un moderno innamorato del viaggio a piedi solca antichi sentieri di montagna. il primo è Norman Douglas, sceso in Calabria quando ancora tutto era avvolto nella caligine del mito. Il secondo è Francesco Bevilacqua, estatico escursionista e commosso narratore. E su quelle montagne, Bevilacqua cerca, nello stesso tempo, lo spirito di Douglas e il genio dei luoghi. sulle montagne impervie, solitarie e selvagge del Pollino, della Sila, delle serre, dell'Aspromonte. Osservandole con occhi incantati, facendone la sua patria, percorrendole sino a sfiancarsi, contemplandone la bellezza, riflettendo sulla Calabria da ri-scoprire per i suoi straordinari paesaggi naturali e su quella da ri-coprire per le tante nefandezze perpetrate dagli uomini. Introduzione di Giuseppe Merlino.
Donne indifese in Calabria
Emily Lowe
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2012
pagine: 67
Nel 1859 a Londra, una lady vittoriana, Emily Lowe, pubblica "Unprotected females in Sicily, Calabria and on the top of Mount Aetna", resoconto di un viaggio in Calabria e in Sicilia intrapreso in compagnia della madre, senza scorta e con un leggero bagaglio per non subire la presenza di scomodi gentlemen. Prima donna in Inghilterra a ottenere la patente di capitano navale e ad attraversare il mediterraneo al comando di uno yacht da 350 tonnellate, Emily Lowe rompe gli stereotipi delle viaggiatrici quali intrepide zitelle con parasole, pellegrini in gonnella e pioniere del picnic. Pienamente consapevole dell'unicità del viaggio intrapreso, la scrittrice fa spesso intendere al lettore di essere un'autentica traveller e non una semplice turista e, appena sbarcata sulla spiaggia di Reggio esclama: "Evviva Calabria! Terra che pericoli romanzeschi proteggono dall'invasione dei viaggiatori". Pur cadendo nei tranelli degli stereotipi e dei pregiudizi che spesso caratterizzano i diari di viaggio, Emily Lowe ci regala un delizioso ritratto al femminile della regione e dei calabresi dell'epoca non mancando di volgere lo sguardo verso la società ospitante per sottolinearne anche i tratti positivi.
A cavallo in Calabria fra antiche rovine
Henry Swinburne
Libro: Libro rilegato
editore: Rubbettino
anno edizione: 2011
pagine: 169
Fra il 7 ed il 22 maggio 1777 e poi dall'8 al 22 febbraio 1778 lo Swinburne si trovava in Calabria, nel corso del suo viaggio nel Regno delle due Sicilie. Di formazione illuminista, dotato di una buona cultura, che comprendeva solide conoscenze dell'economia, il viaggiatore inglese osserva i luoghi, la natura del terreno, le coltivazioni, le condizioni degli abitati, con uno spirito laico, diremmo oggi, attento a cogliere la realtà come si presenta, senza ricostruzioni fantastiche, voli pindarici, inutili sfoggi di cultura. Nota la bellezza della natura, si sofferma sulle vestigia storiche del grande passato magno-greco, accennando, senza gravare la penna, allo squallore delle condizioni del momento rispetto ai fasti di quel tempo glorioso. E quando ne parla, lo fa raffrontando la ricchezza dell'ambiente e delle risorse naturali, straordinarie, con la povertà e l'insufficienza dell'intervento umano, di cui, però cerca anche di capire le cause, storiche e politiche. Viaggiare in Calabria con lo Swinburne, come con tanti altri viaggiatori del Grand Tour, è uno straordinario modo di conoscere questa regione nel suo meraviglioso appeal naturale, ma anche nei suoi mali, che appaiono stranamente moderni e attuali. Introduzione di Giorgio Massacra.
Aspra Calabria
Giorgio Bocca
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2011
pagine: 74
"Sembra di leggere un romanzo con uomini d'avventura - scrive Eugenio Scalfari nell'lntroduzione a questo libro - guardie e ladri, corrotti e corruttori, tutto fantasia, un Hemingway, ma no, un Conrad che scrive sul cuore di tenebra. E invece...". "Aspra Calabria" è un duro reportage, un racconto sbalorditivo che svela il segreto dei "lupi feroci" che vivono tra le impervie montagne dell'Aspromonte, che continuano silenziosi ma ingombranti a dettare legge, a governare. E a tenere in vita i loschi commerci di tutte le mafie del mondo: la droga, il riciclaggio dei profitti, gli appalti, il pizzo... Dalle tane in montagna alla pianura, Taurianova, Gioia Tauro, Scilla, Palmi, Reggio. Qui la mafia calabrese prende forma attraverso "i servitori dello stato", artefici e vittime di un'insanabile deformazione mentale, culturale, sociale, troppo salda, difficile da estirpare. Siamo nei primi anni '90 quando il giornalista Giorgio Bocca racconta dell'aspra Calabria. Da allora la 'ndrangheta è più ricca e più invadente che mai: "da Platì e dagli altri borghi-rifugio, gli ordini e gli affari arrivano a Milano, a Marsiglia, ad Amburgo, a Bogotà, a Tokyo, in Kossovo, in Montenegro, a Mosca". Il male di vivere del Sud è divenuto dell'Italia intera, e del mondo intero. Bocca racconta fatti e realtà viste con i suoi occhi durante le trasferte calabresi: soprusi, abusi, ingiustizie, prepotenze, illegalità, oppressione.
Un viaggio a piedi in Calabria
Arthur John Strutt
Libro: Libro rilegato
editore: Rubbettino
anno edizione: 2011
pagine: 151
Il viaggio a piedi di Arthur John Strutt, che ebbe inizio al mattino del 30 aprile 1838, non pretende di essere un'opera letteraria. È più semplicemente una raccolta di lettere indirizzate dall'autore alla madre, al padre e alla sorella. Lettere scritte, spesso, prima di andare a letto, dopo giornate di marce faticose; lettere-diario che avevano unicamente l'obiettivo di fissare le impressioni raccolte dal pittore nel corso del viaggio fra terre e popolazioni del sud, allora poco visitate da stranieri a causa dei disagi e dei pericoli che un'esplorazione del genere comportava. Strutt è un puro visivo, senza preoccupazioni scientifiche, sociali, politiche. Lo interessano il paesaggio e i costumi popolari in quanto sono linee e colori, singolarità di forme e di atteggiamenti. Anche in lui l'ossessione dell'avventura brigantesca è continua. Per il pittore la Calabria è una delle mete più desiderate, più sognate. L'album dei disegni è in attesa della Calabria. È qui la mecca dell'artista. La perfetta aderenza alle persone e alle cose rende prezioso il libro di questo ventenne, assetato di vita e di arte.