Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

SE: Piccola enciclopedia

La novella degli scacchi

La novella degli scacchi

Stefan Zweig

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2024

pagine: 96

"Nella casa di Petrópolis, poche ore prima di ingerire insieme alla giovane moglie una dose letale di Veronal, [Zweig] affranca le sue ultime lettere e scrive in tedesco una Declaração datata 22 febbraio 1942. Il giorno prima aveva provveduto a inviare ai suoi editori e traduttori a New York e a Buenos Aires tre dattiloscritti della Schachnovelle. […] L'«umanista in ritardo e fuori tempo» Stefan Zweig sentiva esaurirsi la propria capacità di concentrazione e la propria forza immaginativa. La solida architettura della Schachnovelle, la prosa avvolgente e sicura, il tedesco misurato e lucido, sono il suo estremo e nostalgico tentativo di rispondere all'ossessione del nulla e alla minaccia della follia che tormentano la vecchia Europa non meno del Dr. B." (Dallo scritto di Rossella Rizzo)
13,00

L'ultimo giorno di un condannato

L'ultimo giorno di un condannato

Victor Hugo

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2023

pagine: 128

La prima edizione di questo racconto, uscita nel 1829, suscitò scandalo per la radicale presa di posizione di Hugo contro la pena di morte. Tre anni più tardi, a commento delle reazioni provocate dal suo libro e per ribadire ulteriormente il proprio punto di vista, lo scrittore premise all’”Ultimo giorno di un condannato” una prefazione in terza persona, dove tra l’altro dichiara: «”L’ultimo giorno di un condannato” non è altro che una perorazione diretta o indiretta, come si preferisce, per l’abolizione della pena di morte. Ciò che egli ha inteso fare, ciò che egli vorrebbe che la posterità vedesse nella sua opera, se mai s’occuperà di tanto poco, non è la difesa speciale, sempre facile, sempre transitoria, di questo o quel criminale scelto, di questo o quell’accusato d’elezione; ma una perorazione generale e permanente in favore di tutti gli accusati presenti e a venire […]. Egli non conosce uno scopo più elevato, più santo, più augusto del concorrere all’abolizione della pena di morte. Perciò dal fondo del cuore egli aderisce ai voti e agli sforzi degli uomini generosi di tutti i paesi che da anni s’adoperano ad abbattere l’albero patibolare, il solo che le rivoluzioni non sradicano. Ed è con gioia che a sua volta viene, lui meschino, a dare il proprio colpo di scure per fare più profondo il taglio che, sessantasei anni fa, Beccaria lasciò sul vecchio patibolo eretto da secoli sulla cristianità».
14,00

Una stagione all'inferno. Testo francese a fronte

Una stagione all'inferno. Testo francese a fronte

Arthur Rimbaud

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2023

pagine: 112

«Un tempo, se ben ricordo, la mia vita era un festino: vi scorrevano tutti i vini, vi si apriva ogni cuore. Una sera, mi son presa sulle ginocchia la Bellezza. – E l’ho trovata amara. – E l’ho insultata. Mi sono armato contro la giustizia. Volli scomparire. Streghe, miseria, odio, proprio a voi è stato affidato il mio tesoro! Dal mio spirito riuscii a cancellare ogni speranza umana. Su ogni gioia, per soffocarla, mi avventai con balzo sordo di bestia feroce. Ho invocato i carnefici per mordere, cadendo, il calcio dei loro fucili. Ho invocato i flagelli, per soffocarmi nella sabbia, nel sangue. La sventura è stata il mio dio. Mi sono steso nel fango. Mi sono asciugato al vento del delitto. E alla pazzia ho giocato brutti tiri. E la primavera mi ha portato il riso atroce dell’idiota».
14,00

Elogio della filosofia

Elogio della filosofia

Maurice Merleau-Ponty

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2023

pagine: 96

“Nell’’Elogio della filosofia’ Merleau-Ponty avvia una riflessione su quale sia l’essenza e la funzione del pensiero filosofico sia nell’ambito del sapere e della cultura, sia più in generale nella vita. Il sapere filosofico ha la sua origine nella condizione costitutivamente umana del non-sapere, sul modello di quella esperienza socratica che da sempre alimenta e giustifica la tradizione della filosofia e la sua storia. […] Il rapporto dell’uomo con la verità, il suo modo di avere il mondo, l’espressione profonda della sua libertà vivono e sussistono solo nello scarto e sul fondamento della finitezza di ogni esperienza, nel suo carattere mai risolutivo e mai deciso. Il modo temporale dell’esistenza umana, cioè il suo tratto essenziale e peculiare, è affidato a una presenza mobile che apre continuamente la duplice prospettiva del futuro e del passato, come orizzonti liberi e disponibili a un processo di infinita interpretazione e invenzione. […] Nel suo «senso» la filosofia non è mai una dottrina, ma uno stile interpretativo in atto, un atteggiamento descrittivo rivolto al mondo e a noi stessi, e da questo punto di vista la filosofia è da sempre fenomenologica.” (Dallo scritto di Carlo Sini)
13,00

Il conflitto della civiltà moderna

Il conflitto della civiltà moderna

Georg Simmel

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2023

pagine: 80

“Nel breve scritto che presento in italiano – l’ultimo, credo, del grande pensatore – si fondono perfettamente insieme i motivi della prima fase, strettamente relativistica, della sua filosofia, coi motivi della seconda, ossia di quella filosofia della «vita», che egli ha esposto in Lebensanschauung, volume di cui la conferenza che qui si legge offre quasi lo scorcio. […] Il Simmel, nella seconda parte della sua filosofia, non fa che metter in sodo questa cosa semplice e patente, che il «processo» è relativismo. Ciò che costituisce il processo non è lo spirito, ma la vita ciecamente irrompente, di cui lo spirito, come la materia, non è che una formazione secondaria. Tale corso vitale distrugge continuamente tutte le sue costruzioni, contraddice e nega ogni suo stadio raggiunto, non lascia che alcuna sua formazione conservi quella permanenza e stabilità a cui essa al momento del suo sorgere pretende e che crede di possedere, e così le relativizza, le scetticizza tutte. Ed esso stesso, il corso vitale, si avvolge nella contraddizione originaria e fondamentale che, mentre non può vivere se non entro forme, non vuole e non può nemmeno vivere in esse ed ha bisogno di distruggerle successivamente tutte per continuare la sua vita.” (Dallo scritto di Giuseppe Rensi)
13,00

Lettere

Lettere

Marina Cvetaeva, Rainer Maria Rilke

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2023

pagine: 112

“Nel 1926, ancora ignaro della morte incombente, Rainer Maria Rilke indirizza, su invito di Boris Pasternak, una lettera a Marina Cvetaeva che accompagna i suoi ultimi due volumi di poesie. Della poetessa esule Rilke non conosce nulla; sa soltanto, attraverso Pasternak, che legge con grande ammirazione i suoi versi. La risposta non si fa attendere. Dall’esilio francese Cvetaeva risponde subito; e in tedesco, la lingua appresa dalla madre nella sua infanzia. E con una lettera d’amore. Alla quale Rilke, a sua volta, risponde con slancio. Senza mai incontrarsi, i due poeti vivono, da una lettera all’altra, la storia di un vero «amor di lontano», come quello cantato dai trovatori. Un’arcana frenesia sommuove le singole lettere, come se entrambi inconsapevolmente sapessero che il tempo del loro dialogo è fatalmente contato, prossimo a scadere.” (Pina De Luca e Amelia Valtolina)
14,00

Rosa alchemica

Rosa alchemica

William Butler Yeats

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2023

pagine: 120

“I tre racconti qui presentati (‘Rosa Alchemica’, ‘Le tavole della Legge’ e ‘L’adorazione dei Magi’) si nutrono d’umori simbolisti e decadenti, e sono un tipico prodotto della fin de siècle, per quel loro giocare con estasi cristiane e peccaminose devozioni alla bellezza pagana, con arte e magia, con vaghe penombre e fumi d’incenso, cappelle goticheggianti e stanze nascoste da arazzi pieni del blu e del bronzo dei pavoni; e per lo stile suggestivo ed evasivo che preferisce i simboli ai personaggi, le allegorie ai fatti, i segreti sussurrati alle cose dette a voce chiara. E però quelle linfe estetizzanti Yeats le distilla sapientemente, ricavandone una raffinata quintessenza; e le passa attraverso il filtro della serietà pateriana – Pater compone, per dirla con il Praz, «la tendenza decadente nelle linee d’un classicismo ascetico» –, e del gusto preraffaellita, più schivo e pudico, d’una sensualità più esangue e repressa.” (Dalla Postfazione di Renato Oliva)
14,00

Diari intimi

Diari intimi

Charles Baudelaire

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2023

pagine: 128

«È impossibile scorrere una qualsiasi gazzetta, di non importa che giorno, mese o anno, senza scoprirvi ad ogni riga i segni della più spaventosa perversione umana e, al contempo, le più stupefacenti vanterie di probità, di bontà, di carità con le affermazioni più sfrontate circa il progresso e la civiltà. Ogni giornale, dalla prima all’ultima riga, non è che un contesto d’orrori. Guerre, delitti, furti, impudicizie, torture, crimini nazionali, delitti privati, un’ubriacatura d’atrocità universale. Ed è con un simile disgustoso aperitivo che l’uomo civile accompagna la sua colazione d’ogni mattina. In questo mondo tutto trasuda il delitto: il giornale, i muri e il volto umano. Non capisco come una mano pura possa toccare un giornale senza provare un brivido di disgusto».
14,00

Del tragico

Del tragico

Karl Jaspers

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2023

pagine: 96

«C’è una differenza enorme tra le civiltà che mancano di coscienza tragica (e perciò ignorano anche la tragedia, l’epos e il romanzo in quanto espressione di tale coscienza) e quelle la cui vita pratica è dominata da un’autoconsapevolezza ispirata a una palese coscienza tragica. Per il nostro senso storico è come una frattura tra due epoche, quando consideriamo l’uomo nella sua coscienza tragica. Questa non è necessariamente il prodotto di un’alta civiltà, e può anzi essere primitiva: eppure solo quando un uomo conquista una tale coscienza ci sembra che apra gli occhi sul mondo. Ora, infatti, avendo coscienza di essere al limite del mistero, nasce in lui quell’inquietudine che lo spingerà innanzi. Nessuna situazione, per lui, può più essere stabile, perché niente lo appaga. Con la coscienza tragica ha inizio il movimento della storia, che non si manifesta solo in avvenimenti esteriori, ma si svolge nelle profondità stesse dell’animo umano». Così scrive Jaspers nelle pagine iniziali di questo suo straordinario e sintetico studio, pubblicato in Germania nel 1952. La tragedia, secondo il grande filosofo esistenzialista, è un tentativo «di spiegarsi l’apparente assurdità della sventura»; muovendo da questa premessa, attraverso una scrittura aforistica di estrema limpidezza, egli analizza, tra l’altro, come si succedono, nelle visioni del mondo, la fase del mito, della coscienza tragica, dell’apatia filosofica, della rivelazione religiosa; come il tragico si manifesta nei grandi scrittori classici, dai greci a Shakespeare, da Calderón a Racine; quali sono la colpa e la grandezza dell’uomo nella sconfitta.
13,00

La metamorfosi degli animali

La metamorfosi degli animali

Johann Wolfgang Goethe

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2023

pagine: 128

C’è una forza che segna lo sviluppo delle cose, ne regola il ritmo della crescita, controlla la decadenza e la fine. Goethe ha chiamato questa forza natura e ha usato il tempo della sua vita per inseguirne i segreti, per cercare di svelarli, per mostrare che noi – la nostra scienza, la nostra letteratura – non siamo che una piccola scheggia che ha origine dalla sua infinita potenza creativa. La natura è madre, è fondamento di tutto ciò che risplende nella diversità e nell’ordine. Allora, le differenze tra presunti saperi storici, scientifici, letterari sono solo un arbitrio che la cultura moderna ha voluto introdurre per sterilizzare l’energia vitale della natura, per controllarla e, in fine, per dominarla. Ma il dominio della natura è stato pagato con la perdita del significato dell’origine e del fondamento dell’esistenza. Gli scritti di Goethe sulla morfologia animale rappresentano un momento essenziale di questa riflessione sul fenomeno naturale. Essi ripercorrono tutta l’attività di ricerca goethiana sull’anatomia, sulla fisiognomica, sull’osteologia: «Ho scoperto non oro né argento» scrive Goethe a Herder «ma ciò che mi procura una gioia inesprimibile: l’osso intermascellare nell’uomo». Questa scoperta gli doveva confermare l’esistenza, almeno per quanto riguarda gli animali superiori, di un modello, di un tipo generale e costante le cui parti possono variare pur mantenendo una stessa unità formale. Era la dimostrazione dell’organicità vivente della natura, nell’infinita e affascinante varietà delle sue metamorfosi.
14,00

Lo zen e le arti marziali

Lo zen e le arti marziali

Taïsen Deshimaru

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2023

pagine: 104

“Quando lo Zen giunse in Giappone, il paese era dilaniato da guerre civili, violenze, massacri, deportazioni di massa. Fu lo spirito Zen a trasformare le tecniche brutali della guerra in arti che avevano come fine non l’efficacia bellica, ma la ricerca di sé, il perfezionamento interiore di chi le praticava. La spada, l’arco e le frecce si trasformarono da strumenti di morte in supporti della meditazione. Il combattimento divenne puramente spirituale, il nemico fu individuato in se stessi, nelle illusioni dell’ego che impediscono all’uomo di vedere la sua reale natura, e che si devono implacabilmente distruggere. In virtù di questa meravigliosa influenza nacque il Bushido, insieme di princìpi morali, codice d’onore, disciplina cavalleresca che ha come fine il perfezionamento delle qualità fisiche e morali dell’uomo: il coraggio, la semplicità e la frugalità, la lealtà e la giustizia, la generosità e il disprezzo della morte. Fu per questo che lo Zen venne denominato «la religione dei samurai».” (Dallo scritto di Claude Durix)
13,00

Il libro della virtù e della via

Il libro della virtù e della via

Lao Tzu

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2023

pagine: 128

La versione che qui presentiamo del più noto testo taoista, "Il libro della virtù e della via" (Te-tao-ching), attribuito al mitico Lao-tzu, è la prima, in Occidente, a esser compiuta sul manoscritto più antico, per molti aspetti diverso da quello tradizionale, ritrovato vent'anni or sono nel corso degli scavi archeologici di Ma-wang-tui. Siamo dunque di fronte a una scoperta, più che a una rilettura, di quest'opera fondamentale che proietta intense suggestioni anche sul nostro mondo, e il cui significato può intuirsi solo nei percorsi del paradosso. Perché il Tao, il primo principio creatore dei diecimila esseri, tra cui l'uomo, che compongono l'universo, non può essere definito. In esso si armonizzano, come in una summa oppositorum, tutte le antinomie: principio maschile e femminile, luce e tenebre, forza e debolezza. Non lo si può raggiungere né con lo studio né con il ragionamento, tanto meno con l'azione. L'individuo dovrà non agire, appartarsi dalla società, rifiutarsi di collaborare con chi governa, distaccarsi dal contingente, rinunziare a ogni ambizione. Solo così potrà comprendere cos'è il Tao e raggiungere l'autentica immortalità.
14,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.