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Aragno: Biblioteca Aragno

La quarta notte

La quarta notte

Daniele Savino

Libro: Libro in brossura

editore: Aragno

anno edizione: 2024

Nei deserti che il nichilismo si è lasciato alle spalle, consegnando l'umanità al secolo più oscuro della storia, si levano le voci di coloro che non hanno ceduto alla disperazione e che, pur circondati dalle macerie di un "mondo in frantumi", non hanno smesso di attendere: la loro è l'attesa di una rinascita, di un ritorno e di un'aurora, un'attesa che rende simili a sentinelle e a profeti e che accomuna l'esperienza umana e spirituale di alcuni dei massimi esponenti della cultura del XX secolo, dal filosofo Lev Šestov allo scrittore e drammaturgo Gabriel Marcel, dal pittore Marc Chagall alla poetessa Raïssa Maritain.
15,00

Le notti romane

Le notti romane

Alessandro Verri

Libro: Libro in brossura

editore: Aragno

anno edizione: 2024

Esperimento degno di un "antiquario fanatico" (espressione coniata da Alessandro Verri), questa nuova edizione delle Notti romane si basa sull'ultima edizione curata dall'autore e nasce dal desiderio di rintracciare le fonti, molteplici e inattese, di cui si nutre la sua ispirazione e di seguirlo nelle sue peregrinazioni notturne in compagnia degli spettri degli antichi Romani, tra resti archeologici di incerta identificazione, tra opere che Verri ai suoi tempi poteva ancora ammirare e tra templi, fontane e obelischi che fanno da sfondo a uno dei romanzi (storici? gotici? didascalici?) più letti dell'Ottocento. Scritto dopo il ritrovamento del sepolcro degli Scipioni, il più celebre romanzo di Verri coniuga estetica neoclassica e sensibilità preromantica, dando forma a dialoghi e scenari che non tradiscono chi dell'antica Roma vuole conservare non un'immagine polverosa e libresca, ma un ideale affresco in cui memoria e immaginazione si fondono, evocando un mondo tanto lugubre quanto affascinante nel cuore di una città crocevia di artisti, antiquari, animosi giacobini, dotti mecenati e appassionati rampolli del Grand Tour.
30,00

Epistemologia dell'azione. Alice nel paese della conoscenza

Epistemologia dell'azione. Alice nel paese della conoscenza

Silvano Tagliagambe

Libro: Libro in brossura

editore: Aragno

anno edizione: 2024

L'affacciarsi sulla scena della fisica della meccanica quantistica, che ha modificato radicalmente la nostra concezione generale del mondo, è la conseguenza dell'introduzione di una nuova costante universale, quella di Planck, nota anche come quanto d'azione, che ha le dimensioni di un'energia moltiplicata per il tempo. Il mondo quantistico è quello in cui si avverte l'incidenza dell'azione, che ci costringe a prendere atto del fatto che quando si va al di sotto di una certa scala di dimensioni fisiche bisogna cambiare ontologia, perché entriamo in un mondo governato da leggi diverse rispetto a quelle della ordinaria realtà macroscopica. Questo libro è un invito a riflettere su una rivoluzione epistemologica, alla base della quale c'è l'azione, di cui è necessario analizzare i presupposti e le conseguenze culturali ad ampio raggio, che investono diversi ambiti della conoscenza.
30,00

Corrispondenza. Volume Vol. 1-2

Corrispondenza. Volume Vol. 1-2

Paul Valéry, André Gide

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Aragno

anno edizione: 2024

Questa corrispondenza testimonia di un'amicizia di più di cinquant'anni tra due «incommensurabili». Un'amicizia che più che sulle affinità si fonda sulle differenze. Niente sembra accomunare Gide e Valéry. Negli scambi epistolari sempre più evidente si fa il contrasto nelle loro opinioni, attitudini, reazioni. Un'opposizione così naturale che, per dirla con Valéry, equivale a un'armonia. La corrispondenza diventa così un campo dinamico in cui ogni impulso di ciascuno diventa per l'altro un'indicazione su se stesso e di senso contrario. D'altronde non si costruisce il proprio ritratto se non con l'inverso del ritratto dell'altro.
60,00

Dove va la storia contemporanea. Augusto Del Noce e l'interpretazione transpolitica

Dove va la storia contemporanea. Augusto Del Noce e l'interpretazione transpolitica

Francesco Perfetti

Libro: Libro in brossura

editore: Aragno

anno edizione: 2024

Fra i più grandi filosofi cattolici del Novecento, Augusto Del Noce è stato un pensatore capace di comprendere le caratteristiche del nostro tempo attraverso la «concezione transpolitica» della storia. Per lui l'età contemporanea - iniziata con la rivoluzione russa del 1917 che significò l'«inveramento» della filosofia marxista in istituzioni politiche con le quali tutto il mondo ha dovuto confrontarsi - può essere definita «epoca della secolarizzazione». Frutto della crisi di valori prodottasi nell'Europa della prima metà del Novecento, essa può essere divisa in due periodi: quello sacrale, dominato dalle «religioni secolari» (comunismo, fascismo, nazionalsocialismo), e quello profano che si risolve nella società opulenta caratterizzata dallo scientismo e dalla espansione dell'ateismo. Applicata al caso italiano, la concezione di Del Noce della storia contemporanea come «storia filosofica» ha portato a una originale interpretazione del fascismo centrata sul pensiero di Giovanni Gentile, punto d'arrivo della tradizione immanentistica della scuola filosofica napoletana. Da questo punto di vista il fascismo, secondo Del Noce, appare come un «errore della cultura» e non già come un «errore contro la cultura».
28,00

L'attrazione della spiritualità nell'arte moderna. Quattro saggi

L'attrazione della spiritualità nell'arte moderna. Quattro saggi

Lóránd Hegyi

Libro: Libro in brossura

editore: Aragno

anno edizione: 2024

«….vorrei osservare che a mio avviso ci stiamo approssimando sempre più all'epoca del compositivo consapevole, razionale, che presto il pittore sarà orgoglioso di poter spiegare le sue opere in senso costruttivo (in contrasto con gli impressionisti puri i quali erano al contrario orgogliosi di non saper spiegare nulla), che già ora siamo vicini al tempo della creazione in vista di uno scopo e infine che questo spirito nella pittura sta in una connessione organica diretta, con la costruzione, già iniziata, del nuovo regno dello spirito, poiché questo spirito è l'anima dell'epoca del grande spirituale.» (Vasilij Kandinskij)
15,00

Lettere. Volume Vol. 2

Lettere. Volume Vol. 2

Friedrich Hegel

Libro: Libro in brossura

editore: Aragno

anno edizione: 2024

A Bamberga Hegel dirige il giornale locale. Più che un impiego è un ripiego: «ogni minuto in più della mia attività giornalistica, scrive a Niethammer, è vita perduta, sperperata». Tuttavia, con l'attività giornalistica prende corpo la forma politica hegeliana. La presa di posizione a favore del Code Napoléon, espressa in punti nevralgici delle lettere bamberghesi, segna il momento di massima tensione con la reazione cattolica bavarese. Contestualmente, lavora al suo libro più impegnativo, la Logica. Hegel pensa a una logica della vita da opporre ai formalismi scolastici, pensa a una logica dialettica intesa a rimuovere i «cadaveri del pensiero». (G.R.)
25,00

Per la rivoluzione liberale

Per la rivoluzione liberale

Luigi Einaudi

Libro: Libro in brossura

editore: Aragno

anno edizione: 2024

Il pensiero di Luigi Einaudi si viene formando in anni torbidi per l'Italia; durante una crisi che ha estenuato tutte le nostre capacità creative e in cui la reazione dominante pare un'espressa rinuncia del popolo al suo compito europeo. La lotta politica si semplifica necessariamente intorno allo schema conservatori-progressisti. Il liberalismo più coerente alla tradizione di autonomia - preclusa la strada ad ogni azione positiva - deve limitarsi a postulare il riconoscimento della libertà come condizione e premessa necessaria…
18,00

Il senso della letteratura italiana

Il senso della letteratura italiana

Giuseppe Antonio Borgese

Libro: Libro in brossura

editore: Aragno

anno edizione: 2024

Pubblicato nel 1931 rielaborando un suo discorso tenuto in una conferenza a Zurigo un paio di anni prima e poi ripetuto in altre città e quindi apparso sulla rivista "Nuova Antologia", il breve saggio "Il senso della letteratura italiana" di Giuseppe Antonio Borgese è il libro in cui possiamo trovare tutto il suo credo: letterario, civile e umano. Pensato per un uditorio straniero, breve e sintetico, considerato dall'autore stesso uno "schema", è in realtà un testo appassionato, spiazzante e così esaltante la spiritualità della cultura italiana da diventare polemico. Quasi un pamphlet. In cui Borgese - scrittore, critico letterario e a lungo docente di Estetica - va in cerca del "senso" nascosto della tradizione poetica italiana, da Dante ai suoi giorni. Trovandone l'essenza e lo spirito nella aspirazione costante alla maestà, la magnificenza e la grandezza e nella tensione verso la solennità, l'espressione dell'assoluto e, in una parola, il sublime.
15,00

Carteggio. Volume Vol. 5

Carteggio. Volume Vol. 5

Benedetto Croce, Giovanni Gentile

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Aragno

anno edizione: 2024

pagine: 980

Con questo quinto volume in due tomi, comprensivo degli anni che vanno dal 1915 al 1924, si conclude la pubblicazione del Carteggio (1896-1924) di Benedetto Croce e Giovanni Gentile. La brusca interruzione dello scambio epistolare durato quasi un trentennio sancì tra i due filosofi una separazione intellettuale, morale, politica e umana che da allora non trovò più nessuna forma di ricomposizione e riavvicinamento. Presentato in questa edizione in forma unitaria e integrale il Carteggio è arricchito di note che documentano la trama e il contesto di un sodalizio operosissimo, nel quale si formarono due distinti sistemi di pensiero, la Filosofia dello spirito di Croce e l'Idealismo attuale di Gentile, ma che consente anche di seguire il filo delle polemiche e dei contrasti che essi insieme intrattennero con la filosofia e la cultura del loro tempo. Finché gli eventi drammatici della guerra e del primo affermarsi del fascismo irruppero nella storia nazionale facendo sì che la coscienza che ne ebbe l'uno non trovasse più l'accordo con quella che ne ebbe l'altro. Il presente volume è corredato di un Indice generale di tutte lettere pubblicate nel Carteggio.
60,00

Ritratti di filologi

Ritratti di filologi

Sebastiano Timpanaro

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

Sebastiano Timpanaro (Parma 5 settembre 1923 - Firenze 26 novembre 2000) è stato tra i massimi filologi nella seconda metà del Novecento. Scolaro di Giorgio Pasquali, le sue ricerche hanno spaziato dalla letteratura latina arcaica ai commentatori antichi di Virgilio. Estraneo al mondo accademico, egli ha dato contributi innovativi alla storia della linguistica ottocentesca, allo studio dell'opera e della cultura di Leopardi nell'ambito del classicismo illuminista, al rapporto tra critica testuale e psicoanalisi, alle ricerche sul materialismo tra Sette e Novecento. Uomo appartato e dalla tempra severa, ha ispirato numerose iniziative editoriali che hanno contributo a svecchiare la cultura italiana negli anni settanta-novanta del secolo scorso. Fin dagli anni quaranta si legò in un'amicizia, divenuta presto complicità intellettuale, con Carlo Ferdinando Russo (Napoli 14 maggio 1922 - Bari 26 luglio 2013), figlio del critico letterario Luigi. Anche lui scolaro di Pasquali e professore di letteratura greca, C.F. Russo è stato fin dall'inizio animatore della rivista «Belfagor». Rassegna di varia umanità, fondata dal padre nel 1946 e poi da lui diretta fino al termine delle pubblicazioni nel novembre 2012. Il sodalizio tra Timpanaro e Russo, documentato nel fitto scambio illustrato dall'introduzione al presente volume, ha dato vita a un programma culturale condiviso che ha reso «Belfagor» protagonista del rinnovamento intellettuale ed etico-politico. Si raccolgono oggi i sei «Ritratti critici di contemporanei» dedicati a filologi italiani (Graziadio Ascoli, Giorgio Pasquali, Nicola Terzaghi, Scevola Mariotti, Franco Munari, Giuseppe Pacella) pubblicati da Timpanaro nella rivista tra il 1965 e il 1996.
35,00

Tra evangelismo e Controriforma. Gian Matteo Giberti (1495-1543)

Tra evangelismo e Controriforma. Gian Matteo Giberti (1495-1543)

Adriano Prosperi

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

Gian Matteo Giberti è stato nella sua breve vita un protagonista della scena politica e di quella religiosa del primo '500. Come uomo di fiducia dei papi medicei si impegnò nella politica che fu detta della "libertà d'Italia", come ricerca da parte del papato di garantirsi libertà d'azione nella penisola giocando sulla presenza contrapposta di Francia e Spagna. La schiacciante vittoria di Carlo V e il Sacco di Roma portarono al fallimento di quella strategia. Giberti dovette abbandonare Roma e l'attività politica, salvo accettare isolati incarichi dove mise a frutto le sue relazioni ed esperienze precedenti. Al centro della sua attività si collocò, da allora in poi, il governo della diocesi di Verona, dove stabilì la sua residenza di vescovo offrendo così un esempio insolito nel sistema che vedeva allora nel corpo ecclesiastico la pratica della scissione tra le rendite del beneficio ecclesiastico e l'esercizio effettivo del dovere di cura d'anime. Quella sua scelta era maturata già nella corte romana dove aveva dato prova di rigore morale scontrandosi con l'Aretino e unendosi alle pratiche devote di una piccola compagnia. Se allora si era impegnato in una corrispondenza con Erasmo per convincerlo a prendere le distanze da Lutero, come vescovo mostrò di condividerne l'interesse per la Patristica. Tra le opere pubblicate dai suoi collaboratori ci furono scritti di autori come Giovanni Crisostomo accanto a opuscoli in volgare di meditazioni spirituali e di istruzioni per il clero per rimediare allo stato di ignoranza e di superstizione della popolazione. Come vescovo, ricorse sistematicamente all'uso delle visite pastorali. Intorno al vescovo si raccolse allora una piccola corte animata da personaggi come Marcantonio Flaminio, Bernardino Ochino e Reginald Pole. Il rinnovamento religioso di cui la Verona gibertina propose il modello era animato da un evangelismo che destò sospetti di eresia, ma ebbe il sostegno del neoeletto cardinale Gaspare Contarini. Il fallimento del tentativo di Contarini di conciliazione coi protestanti, dette impulso agli intransigenti. La nascita dell'Inquisizione Romana e la fuga a Ginevra del popolarissimo predicatore Bernardino Ochino, costrinsero Giberti a prendere le distanze dal partito degli "spirituali". Nell'ultimo periodo della sua breve vita si concentrò nella stesura e pubblicazione delle Costituzioni per il clero e nel tentativo di ottenere da papa Paolo III la nomina di un successore che facesse residenza in diocesi. Definito come il "modello del buon pastore" nell'opera scritta in sua memoria da un suo stretto collaboratore, il suo esempio doveva lasciare una impronta nell'operato del Concilio Tridentino e in quello di Carlo Borromeo. (Adriano Prosperi)
30,00

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