Del Vecchio Editore: Poesia
Passione coloniale. Testo tedesco a fronte
Volker Braun
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2024
pagine: 90
Una barca riccamente decorata proveniente dall'isola di Luf, nel Mare del Sud, è diventata un simbolo dell'oscura eredità del colonialismo tedesco. Costruita alla fine degli anni '90 dell'ottocento dalla popolazione locale, la Luf-Boot entrò in possesso dell'agente commerciale tedesco Max Thiel nel 1903 e dall'autunno 2021 è esposta all'Humboldt Forum di Berlino. In Passione coloniale l'indagine sul colonialismo va assumendo fin dal titolo una connotazione polifonica. Il poema si configura come la passione subita dai nativi, ma quell'efferatezza tracima in altri linguaggi, supera l'orizzonte ottocentesco per interrogare il nostro presente. Braun entra in dialogo col passato mediante un taglio improntato ad un acceso sperimentalismo: declina la vicenda della piroga assemblando materiali etnografici d'archivio ed effetti sonori, frammenti lirici e visioni immaginifiche - in breve siamo di fronte a una vera e propria 'installazione poetica', intesa a indagare la storia sommersa di popoli scomparsi.
Amazzonia
Juan Carlos Galeano
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2023
pagine: 130
Attraverso la sua poesia Juan Carlos Galeano fa arrivare a noi l'eco di leggende, di storie antiche come i primi popoli, di una immaginazione essenziale e potentissima. I suoi motivi si ispirano alla tensione creativa dei miti, dove i confini tra umanità, mondo animale e mondo vegetale si confondono assottigliandosi e dando vita a creature immaginifiche: chimere, grifoni, sirene. Nelle liriche di Amazzonia l'essere metamorfico più potente è il grande fiume, che diviene di volta in volta fanciulla amorevole, anaconda, divinità. Ricorrente è quindi il nome Yakumama, il Rio delle Amazzoni, "Madre di tutti gli esseri dell'acqua", e di questi esseri il poeta si fa portavoce, come sottolinea nella prefazione Serenella Iovino: «Fondendo la sua voce con quella delle nature amazzoniche, Juan Carlos Galea-no se ne fa allora avvocato, e ci dimostra che la poesia è un modo - minuscolo forse, ma essenziale certamente - per difendere l'unità del mondo». Amazzonia, tra antropologia, etnografia e creatività, è un flusso di poesia autentica, limpida, caratterizzata dall'ironia e dalla semplicità del gioco, nella sua forma più pura e per questo denso di significato, capace non solo di imitare la realtà ma di ampliarla fino a farla coincidere con l'immaginabile.
Nimbus
Marion Poschmann
Libro: Copertina morbida
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2023
pagine: 229
«Il pathos della responsabilità - è piacere o sofferenza? Mi immagino che possa avere un senso ecologico e sia fonte di conoscenza poetologica. Pensare l'impensabile, riciclare Kant». Dopo gli spazi incorniciati di Paesaggi in prestito, Poschmann si muove tra lirica dell'antropocene e tradizione filosofica per raccontare spazi aperti, luoghi dell'ampiezza fisica e del ricordo, che insieme sono quelli dell'interiorità e della parvenza. Nella sua poesia c'è la conciliazione di filosofia e natura, arte e rappresentazione, distanza e vicinanza, esteriorità e intimità, immanenza e storia, umano e natura. Dall'insondabilità dell'intelletto scaturisce una lirica dinamica, potente, che insieme contempla e genera, e si scopre ironica, arguta e commovente. Nimbus è il termine latino per "nube oscura", il nembostrato, ma è anche aureola, visione estatica. Una manifestazione ambivalente dunque: la nube è visione del limine, intuizione dell'immensità. La nube oscura dispiega effetti, definisce l'atmosfera, confina il cielo, eppure allo stesso tempo sfugge, rimane incontrollabile. In una perfetta consonanza di forma e pensiero, le poesie di Nimbus raccontano l'indagine su quel confine che da sempre affascina, la linea tra il terribile e il consueto.
Nel centro di ogni cosa. Testo tedesco a fronte
Hugo von Hofmannsthal
Libro: Copertina morbida
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2021
pagine: 279
Celebrata al suo apparire nella Vienna di fine Ottocento come una vera e propria epifania che in Austria, in Germania e nel resto dell'Europa avrebbe impresso una cesura definitiva allo sviluppo delle lettere, ancora oggi la lirica del giovane Hugo von Hofmannsthal appare come uno di quei rari fenomeni in cui si concentra, al massimo grado di limpidezza ed efficacia, la cifra di un'intera epoca e di un intero mondo. A cinquant'anni dall'ultima raccolta di poesie pubblicata in Italia (la silloge einaudiana curata da Elena Croce nel 1971), questa edizione propone per la prima volta una scelta molto ampia della lirica di Hofmannsthal, orientata tuttavia sui soli componimenti che videro la luce su decisione e impulso dello stesso autore. Così, se nella prima delle tre sezioni di cui si compone il volume trovano accoglienza tutte le poesie che lo stesso Hofmannsthal selezionò e pubblicò nell'ultima edizione delle proprie opere da lui curata (1924), nella seconda figurano una ventina di liriche scelte dal curatore tra quante furono comunque "pubblicate in vita su riviste e periodici"; la terza sezione, infine, ospita il Prologo alla Antigone di Sofocle (1900), un testo che, quasi sconosciuto in Italia, oltre che per l'intrinseco valore poetico si segnala come un vero e proprio manifesto di poetica, in nulla inferiore alla tanto più nota e celebrata Lettera di Lord Chandos.
Il trionfo dell'agricoltura
Nikolaj Zabolockij
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2021
pagine: 147
Costituito da sette episodi, più un prologo, il poema si sviluppa attraverso una serie di dialoghi fra uomini, animali e altri esseri, viventi e defunti, che interagiscono nel contesto sociale dell’universo. Una delle questioni principali è quella dell’uguaglianza fra uomini e animali e la liberazione di questi ultimi dal giogo della schiavitù. Il poema incorse nelle sanzioni della censura che impose tagli e correzioni per permetterne la pubblicazione. Quest’opera dal tono burlesco smascherava infatti le ipocrisie del regime e con ingegno e arguzia Zabolockij intrecciava nei suoi versi una risposta sovversiva ai processi storici di cui era testimone. Zabolockij venne arrestato il 19 marzo 1938 e condannato a cinque anni di lavori forzati per attività controrivoluzionaria. Il poema scomparve da libri e antologie, ma il poeta per tutta la vita lo rielaborò, nella speranza di poterlo un giorno ripubblicare. Arriva in Italia la prima traduzione del lavoro originale, non epurato dalla censura, con l’opportunità di leggere e apprezzare un poeta visionario che si trovò al bivio della storia e propose coraggiosamente la sua utopia in un periodo di repressioni di massa.
Non praticare il cannibalismo. 100 poesie
Ron Padgett
Libro
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2021
pagine: 200
Nelle 100 poesie raccolte in questa antologia troviamo una sintesi degli ultimi 20 anni del percorso artistico dell'illustre poeta americano Ron Padgett. Tra i più celebri esponenti della seconda generazione della scuola poetica di New York, Padgett fa della sua poesia un manifesto di quella "splendida monotonia" che rende ogni suo verso un'eco di un ricordo lontano. Nel 2016 Jim Jarmush gira il film Paterson (candidato alla Palma d'Oro a Cannes nel 2016) usando come filo conduttore della sua esplorazione proprio i versi di Ron Padgett e dipingendo così uno splendido, poetico e veritiero scorcio di una periferia americana senza tempo e apparentemente senza confini.
Un uomo felice
Zi Hai
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2020
pagine: 296
La lirica senza tempo di Hai Zi affonda le sue radici nella tradizione poetica cinese e si rivela al contempo incredibilmente attuale. Prima della sua morte i lavori di Hai Zi erano poco conosciuti, è solo in seguito al suo suicidio, avvenuto quando il poeta aveva solo 25 anni, che il culto attorno alle poesie e alla vita/ morte del loro autore inizia a svilupparsi. Parallelamente cresce anche l'interesse accademico per il lavoro svolto da questo giovanissimo poeta che sviluppa la sua consistente produzione nell'arco di soli sei anni. Nei versi di Hai Zi si nasconde un messaggio universale che parla all'umanità intera, al di là dei momenti storici, con una spinta trascendentale impossibile da ignorare, segno di vera libertà. Non è un caso che le poesie di Hai Zi non siano entrate a far parte in Cina del sistema propagandistico nonostante il loro grande successo. I suoi versi giocano con elementi fantastici e surreali, i temi della morte e della solitudine si intrecciano in scenari quasi bucolici in cui la natura rappresenta l'unica fonte di bellezza incontaminata e quindi di speranza. Il rifiuto del materialismo e del consumismo e la costante lotta contro l'individualismo che sembra avanzare come una condanna, lo rendono un poeta di un'attualità prodigiosa. La poetica di Hai Zi sfugge alle categorizzazioni, non si piega alle necessità piccine, perché nella sua autenticità sta la sua potenza, nella ricerca di sé in quel collegamento che unisce l'individuo al tutto.
Paesaggi in prestito
Marion Poschmann
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2020
pagine: 120
Il titolo richiama una tecnica paesaggistica tipica dei giardini cinesi e giapponesi, che consiste nell'incorporare elementi esterni all'ambiente nella composizione di un giardino grazie ad un attento uso di presenze e assenze, ne è un esempio una siepe che si interrompe all'improvviso per mostrare una pagoda che si staglia in lontananza. Poschmann si rapporta alla poesia con la stessa cura. Ogni giardino può essere un paradiso, ogni parco cittadino può rivelare il suo potenziale utopico, così nelle composizioni di Poschmann estetica, etica, esperienza sociale e politica sono strettamente interconnesse e volutamente inestricabili. Ogni paesaggio ha un suo linguaggio e il poeta ne riconosce tanto le peculiarità quanto la portata universale, natura e poesia divengono quindi simbolo l’uno dell’altro ed espressione reciproca. Il visibile e l’invisibile, le immagini interiori e quelle esteriori creano un’armonia sorprendente nella lirica di Marion Poschmann. Il senso si dischiude nell'ibridazione, nella continua analisi del limine che per sua natura sfugge trascinando l’occhio che lo analizza tanto in profondità che solo la creazione poetica può sperare di offrire un resoconto adeguato. Oggetti, luoghi, situazioni e azioni sono osservati con attenzione e descritti in termini tanto concreti da risultare spiazzanti. Come illuminati da una luce fin troppo intensa i paesaggi descritti appaiono sfocati e lasciano quindi spazio, nello sforzo di metterne a fuoco i dettagli, a memorie passate, metafore e sogni. Ad ogni lettura i contorni si fanno al tempo stesso più definiti e meno materiali lasciando trasparire l’immensa profondità nascosta dietro ogni verso.
Poesie
Aldo Capitini
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2017
pagine: 288
Capitini, maggiormente conosciuto in Italia per il suo impegno civile, di filosofo e pedagogista, fu poeta e letterato fine e rivoluzionario. Nella poesia vede «un atto di apertura illimitata, di contro alle chiusure, alle forzature, agli irrigidimenti», fino all'incontro con la religione, che per lui, fin nelle prime riflessioni filosofiche, è crogiuolo di un'anima infinitamente aperta. Quella di Capitini è dunque un'esperienza poetica di certo singolare: appassionato lettore di poesia, amò anche autori che avrebbe poi rifiutato, come i futuristi; s'interessò alla letteratura straniera, soprattutto ai classici e fu affascinato da autori a lui contemporanei, quali Luzi e Sereni. Influenze, interessi e affinità che condurranno tuttavia a un'esperienza poetica decisamente autonoma e particolare. Come afferma Daniele Piccini nell'introduzione a questo volume: «La scrittura poetica di Capitini emana un alone di solitudine, di irreparabile distanza, che chiede al lettore un'immersione fiduciosa e una sospensione di consuetudini e aspettative consolidate». Sono versi che, proprio nello sfumare l'eccezionalità, si aprono al desiderio comune di una poesia che vuole includere e non escludere, e resta l'espressione di una voce ancora oggi originale nelle scelte e significativa nel messaggio.
Il coltello che ricorda
Hilde Domin
Libro: Copertina morbida
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2016
pagine: 461
Hilde Domin è una delle voci poetiche più significative della seconda metà del Novecento e, negli anni Settanta-Ottanta, una figura centrale nella discussione letteraria tedesca. Nel 1987, in occasione del suo settantacinquesimo compleanno, Fischer dà alle stampe la raccolta "Gesammelte Gedichte" ("Poesie in raccolta"). La selezione, curata dalla Domin stessa, comprende una nutrita scelta di poesie scritte tra il 1951 e il 1985, tratte dalle raccolte già pubblicate con l'aggiunta di alcuni testi inediti o comunque fino ad allora difficilmente reperibili. "Gesammelte Gedichte" viene pubblicata in concomitanza con il ciclo di lezioni di Francoforte tenute da Hilde Domin (1987/88), a cui dà il titolo "La poesia come momento di verità". In seguito, la poetessa darà alle stampe la raccolta "Eppure l'albero fiorisce", ultima delle sue antologie poetiche e una versione rivista di "Ti voglio", nel 1995. In questo volume, il terzo della serie che Del Vecchio Editore dedica alla poetessa, si dà conto degli sviluppi letterari di Hilde Domin negli ultimi anni della sua attività poetica, presentando al pubblico italiano un compatto insieme di testi autobiografici, teorici e lirici, che si commentano e presentano gli uni con gli altri rendendo evidente la compatta organizzazione del pensiero creativo e filosofico di Hilde Domin.
Della mutabilità. Testo inglese a fronte
Jo Shapcott
Libro: Copertina morbida
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2015
pagine: 155
Il ritmo dei versi di Jo Shapcott è rapido e insieme ondeggiante, il suo linguaggio sensoriale e intellettuale è insieme enigmatico e diretto, difficilmente incasellabile, con richiami a Chaucer e a Rilke. La sua poesia, sebbene di rado apertamente autobiografica, non manca di toccare gli aspetti traumatici della sua vita, la malattia che l'ha colpita nel recente passato, gli eventi e le vite di chi intorno si muove e cammina sulle vie di una solitudine data da osservazione ed empatia. Spesso l'avvicinarsi al dettaglio si spinge fino alla fusione. E così raggiunge un estremo e lucido distacco, l'universalizzazione della singolarità. In alcuni componimenti, l'elaborazione poetica dell'esperienza autobiografica è presente e chiara: in "Procedimento" la descrizione del sapore amaro delle mandorle, che rimanda al pericolo della morte, si tramuta, sorso dopo sorso, in una sorta di inno al tè, e rivela la gratitudine per la possibilità di poterne ancora gustare il sapore, per arrivare al metaforico accenno a una nuova capacità percettiva che rivela un'identità rinnovata, e alla gioia del poter ancora avvertire l'energia e la potenza salvifica della poesia.
La ragazza dal fiore pervinca. Testo sloveno a fronte
Miroslav Kosuta
Libro: Copertina morbida
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2015
pagine: 188
Il volume ripercorre l'intero arco della produzione poetica di Miroslav Kosuta, che si evolve da ormai oltre cinque decenni in un costante processo creativo e ricopre un posto fondamentale nella produzione lirica slovena contemporanea. Echi e influenze dello spazio geografico in cui viene elaborata intessono la sua poesia e continuamente rimandano a momenti esterni alla poesia stessa. Cultura slovena, italiana, i grandi lirici spagnoli ne delineano lo sfondo e si fanno parte della visione poetica. Con immagini di tangibile realtà quotidiana, il poeta intende cantare il male di vivere, raccontare la storia nazionale e sociale della sua gente senza mai indulgere in toni declamatori o patetici, ma riuscendo, a volte con ironia e acre sarcasmo, a farsi interprete di un'esperienza profondamente umana. Come evidenzia Tatjana Rojc: "Etica della parola: questa è, di fatto, la dimensione poetica di Miroslav Kosuta. Che accompagna il lettore attraverso il percorso umano e artistico in cui il poeta definisce e cesella il proprio microcosmo, seguendo l'intreccio del divenire e dei singoli destini. Un microcosmo fatto di metafore quotidiane e frammenti di assoluto".