Donzelli: Virgola
Quando quando quando
Fabiano Petricone
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2013
pagine: 108
Il libro è una favola, un musical, o forse un racconto d'amore e di passioni, se non addirittura un romanzo, che Fabiano Petricone modella nella forma e nel linguaggio di un'insolita sceneggiatura cinematografica: al centro, la nascita e le articolate vicende che hanno portato al successo la canzone Quando quando quando, rendendola un evergreen. Il protagonista è Tony Renis, che ha composto e interpretato il brano nel 1962. Elio Cesari - questo il suo vero nome - si è rivelato da subito un musicista geniale, un performer molto raffinato, dotato di una tecnica compositiva attenta e curata in ogni dettaglio, che è stata in grado di resistere al passaggio delle mode e del tempo, e attraversare indenne i cambiamenti di un paese in fermento. Nei ruoli di comprimari si avvicendano i più grandi artisti della scena italiana e internazionale: Alberto Testa, autore del testo, e poi Mina, Celentano, Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello, Mogol, Frank Sinatra, e decine di altri personaggi in una storia che si snoda tra la Milano degli anni sessanta, le cronache e i pettegolezzi del popolare Festival dei fiori e i boulevard di Hollywood. Del resto, tutto questo è comprensibile. Si tratta di un grande classico della canzone italiana, noto in tutto il mondo, usato in decine di film, suonato da qualunque orchestra, imitato, plagiato, inciso da artisti di fama mondiale e ascoltato almeno una volta nella vita.
Piccolo manuale di etica contemporanea
Francesca Brezzi
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2012
pagine: 309
Etica inquieta, etica problematica: nell'epoca della crisi delle ideologie anche l'universo dei valori è in profonda trasformazione, in cerca di nuove fondazioni o di fondamenti "altri". La condizione di "guado", caratteristica della fine del secolo e degli inizi del terzo millennio, non rende tuttavia meno urgente la ricerca di risposte. Sempre di più nei nostri tempi turbati si avverte un vero e proprio bisogno di etica. L'obiettivo di questa agile introduzione, limpida ma al tempo stesso critica, è tracciare una mappa della riflessione contemporanea: dalla crisi dell'etica alle risposte del pensiero nomade di Lévinas e Ricoeur, dall'indagine sulla giustizia alla filosofia politica come fattore di intercultura, dall'etica femminista alle sfide della globalizzazione. Le pagine del libro rappresentano dunque una bussola per chi intenda sviluppare la capacità di cogliere e analizzare criticamente i principali temi e problemi etici in vista della riflessione sui possibili principi e codici di comportamento più validi. "Identità" è forse la parola chiave di questo viaggio, declinata attraverso i due grandi cantieri dell'etica contemporanea: il pensiero della differenza, da un lato, che reagisce al vuoto di memoria per far emergere un continente da troppo tempo sommerso; la riflessione sul tema della cittadinanza, dall'altro, in vista di "un'appartenenza non-indifferente", il vero nodo del destino geopolitico dell'Europa, e più in generale del pianeta.
Napoli in scena. Antropologia della città del teatro
Stefano De Matteis
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2012
pagine: 218
Napoli, nell'immaginario comune, è la città-teatro per eccellenza e per raccontarla si è sempre fatto ricorso - fino ad abusarne - alla metafora della scena, tanto che gli stessi abitanti sono convinti di vivere su un palcoscenico, dal quale recitano ogni giorno la loro vita quotidiana. Per vedere se c'è del vero nello stereotipo della Napoli-teatro, il lettore viene guidato nei vicoli della città antica, come in un caleidoscopio, attraversando storie di vita, scorrendo giornali e testi letterari, seguendo tracciati familiari o rituali di interazione, fino ad affrontare alcuni aspetti della produzione e dei consumi culturali. Strumenti utili a ricostruire le pratiche di un'identità che traeva forza da quel tessuto di vita popolare fatto di marginali e di popolo "basso". Per mettere poi il tutto alla prova nel confronto con le storie raccontate dal teatro: da Raffaele Viviani al magistero di Eduardo De Filippo, passando per quella folla anonima di autori, attori, cantanti che hanno costruito la storia e rafforzato l'identità della città. Alla fine del percorso, vedremo se qualcosa, di tutto questo, è giunto fino a noi e come sopravvive. E troveremo risposta alla domanda conclusiva: ma i napoletani recitano ancora?
Desiderio di altri mondi. Memoria in forma di articoli
Alessandro Portelli
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2012
pagine: IX-324
Questo libro è un'autobiografia culturale e politica di un intellettuale, di un militante, di un testimone della memoria: di una delle più radicali e limpide coscienze critiche del nostro tempo. Un percorso pubblico e privato attraverso quattro decenni di interventi, polemiche, reportage, commenti, fra le distopie della fantascienza e le utopie della politica, della letteratura e della musica. Uno sguardo all'indietro, che dà la misura di ciò che è stato, prima di riprendere il viaggio. Così, l'orizzonte che si apre dinnanzi al lettore è un mosaico dei luoghi e dei temi della contemporaneità: il Cile, l'Ucraina, l'India, gli Stati Uniti; gli intrecci fra culture alte, culture di massa e culture popolari; i libri, gli operai, gli scioperi, le canzoni, le voci, i migranti; Roma, l'antifascismo, le guerre e la pace; l'Afghanistan, l'Iraq e il Kosovo; i razzismi contemporanei... Interventi in presa diretta su un presente in movimento, sostenuti dallo spessore della memoria e della storia, tenuti insieme dall'ironia, dalla passione e dalla speranza. La speranza o meglio il desiderio di un mondo nuovo, diverso, migliore, perché forse - un altro mondo è possibile, e magari più di uno. Ma solo se cominciamo a desiderarlo.
Insorgere per risorgere. La storia d'Italia tra speranze e conflitti
DE MAURO
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2012
pagine: 141
Il Risorgimento è l'atto di fondazione dello Stato italiano, il crogiuolo nel quale si condensano le speranze e le pulsioni di un popolo dotato fino a quel momento di una debole coscienza nazionale e di una sovranità negata. "Insorgere per risorgere" illustra con rigore i molti elementi conflittuali che connotarono il processo unitario. La costruzione della nazione passò per le barricate, gli uomini d'armi, i politici, i giornalisti, la musica e i simboli patriottici, e investì appieno soprattutto i "letterati", i primi a pensare e percepire l'Italia. Ma il Risorgimento condensò anche i conflitti interni di un popolo in lotta con se stesso oltre che con lo straniero: italiani e austriacanti, patrioti e filo-borbonici, laici e cattolici, massoni e clericali, innovatori e conservatori: il tutto sullo sfondo del duro conflitto tra le aspirazioni repubblicane e il lealismo monarchico. Sei autorevoli studiosi (Mario Isnenghi, Maurizio Ridolfi, Carlotta Sorba, Simonetta Soldani, Tullio De Mauro e Cosimo Ceccuti) hanno raccontato i luoghi, gli snodi e i protagonisti dell'epopea risorgimentale senza alcun cedimento alla "diplomatizzazione del conflitto anti-unitario". Lo hanno fatto per il canale satellitare della Camera dei deputati, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Alle loro narrazioni in voce e in video corrisponde l'esperimento di una parallela trattazione scritta, nei saggi che compongono il volume.
Nomi. Undici scritture al femminile. Blixen, Dickinson, Wolf, Stein, Ch. Brontë, E. Brontë, Shelley, Yourcenar, Bishop, Moore, Ortese
Nadia Fusini
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2012
pagine: 298
Undici donne scrittrici, undici nomi, undici voci creatrici. Voci "materne" dunque, portatrici dell'energia di vita che ha generato le loro opere. Voci che Nadia Fusini ascolta in questo viaggio nella letteratura dell'ultimo secolo: ma la personalità, l'opera, la vita, l'arte di queste donne emerge non già da freddi racconti biografici, da distaccati resoconti della loro "fortuna" letteraria, quanto da un empatico confronto con le emozioni sottese alla loro scrittura. Non l'occhio ma la visione è al centro di questi ritratti, non la parola ma la lettura. E soprattutto è attivo l'ascolto, l'ascolto del "suono della vita". Eppure, non esiste una generica scrittura femminile, e nessuna esperienza autentica è "di genere". Perché dunque gli eroi che Nadia Fusini convoca in questo libro sono tutte donne? Perché, risponde, sono queste donne, con questi nomi e queste opere; creature singole, che contano ognuna per sé e che hanno dato prova di rara eccellenza nell'arte che hanno scelto. Se meritano un'attenzione speciale, non è solo perché più spesso degli eroi maschi le loro gesta sono state trascurate, ma perché nella cerimonia della loro scrittura rivelano e dimostrano come in essa si realizzi l'alchimia che trasforma ogni elemento, di genere, di storia, di classe, di tempo, in qualcosa di indipendente e di autonomo. E singolare. E miracoloso. Questa nuova edizione del volume contiene le pagine che Nadia Fusini ha dedicato ad Anna Maria Ortese.
Picasso e i suoi amici
Fernande Olivier
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2012
pagine: 114
Compagna di Picasso dal 1904 al 1912, Fernande Olivier è stata partecipe dei primi anni dell'artista a Parigi, testimone dei rapporti intimi e quotidiani fra personalità straordinarie che in queste pagine rivivono per noi con la freschezza di una scoperta. Testimonianza unica, memoria intima e preziosa, che restituisce il colore di un'epoca leggendaria della cultura e dell'arte francese, un'epoca divenuta presto punto di riferimento obbligato per la cultura e l'arte mondiali. Attorno al giovane e ardente Pablo Picasso e alla sua amante Fernande si stringe un drappello di originali, la "banda Picasso": il generoso Max Jacob e l'avaro Apollinare, sempre insieme a Marie Laurencin, l'opportunista; Rousseau il doganiere, adorabile e ingenuo, Van Dongen così mondano, Braque il "rivale", l'amico-nemico Matisse, il mercante Vollard, pieno d'intuito. Accanto, comprimari di rango: Gertrude Stein, che vaga fiutando capolavori, o Marinetti, straripante di foga oratoria. Ricordi limpidi e appassionati che narrano la cronaca ora buffa ora dolente del tempio dell'Arte ai primi del Novecento e scorrono fluidi dalla penna della "belle Fernande".
L'ultimo treno. Racconti del viaggio verso il lager
Carlo Greppi
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2012
pagine: 282
Tra il 1943 e il 1945 più di trentamila persone affollano le stazioni dell'Italia centro-settentrionale e partono verso l'ignoto, stipate su treni merci e carri bestiame. L'appassionante studio di Carlo Greppi ricostruisce proprio questa fase essenziale nell'esperienza dei deportati e nella memoria dei salvati, il viaggio verso il lager, e lo fa ripercorrendo le vicende di decine di comunità viaggianti, attraverso le voci di centoventi sopravvissuti. Lo scorrere angosciato del tempo nei vagoni piombati, dove i nazisti sono solo figure sfocate, riempie le narrazioni dei testimoni e accompagna il racconto dei comportamenti dei fascisti, della forza pubblica, dei ferrovieri e della popolazione civile. Durante il tragitto e lungo le rotaie, infatti, questi naufraghi spaesati incontrano uomini e donne capaci di gesti di grande coraggio, ma anche di codardia e di indifferenza. Viaggiando verso i reticolati d'oltralpe, i deportati fanno amicizia e tentano la fuga, litigano e cantano, ridono e piangono, mentre cercano di catturare le ultime immagini di un mondo che si allontana lentamente e per sempre dietro le loro spalle. Gli scritti dei deportati si rincorrono in un inedito mosaico memoriale, schiudendo ai nostri occhi una geografia della sofferenza, che ci commuove e ci indigna. E che ha molto da dire al nostro presente.
Ars culinaria. Dal Piemonte alla Sicilia, i piatti degli antichi Romani sulle loro (e sulle nostre) tavole
Antonietta Dosi, Giuseppina Pisani Sartorio
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2012
pagine: XIX-444
Un viaggio a ritroso nel tempo, tra le mense e le dispense dei nostri antenati, alla ricerca delle origini remote della tradizione culinaria italiana. Un itinerario culturale non meno che gastronomico, per portare alle luce, nelle cucine regionali, i gusti e i sapori che ci provengono dal mondo italico e greco-romano. Si scopre così, tra queste pagine, che è soprattutto nei piatti della cucina povera - quella dei contadini, degli artigiani, dei bottegai - che si rintracciano le radici di una tradizione che si perde nel tempo, e che grazie a massaie inconsapevoli è giunta fino alle nostre tavole, sia pure con le inevitabili varianti dovute al trascorrere dei secoli. Un percorso di lettura e di sapori che passa in rassegna i frutti della terra coltivati dagli antichi e i loro alimenti animali, l'uso del vino, del miele e dei condimenti grassi; come pure i sistemi di cottura, le forme di preparazione e di conservazione dei cibi, gli utensili, le portate. Attingendo alle pagine più vive di Catone, Apicio, Ateneo, Plinio, Columella e ad altri classici, le autrici ci illustrano l'antica arte culinaria e le usanze di un tempo - i leggendari convivi, le rituali libagioni. E attraverso una messe di informazioni, curiosità e aneddoti ci aiutano a guardare nei nostri piatti, per riconoscere le antiche persistenze, accompagnandoci al tempo stesso nella sperimentazione di ricette millenarie, lungo il filo delle tradizioni gastronomiche regionali.
Fine della finanza. Da dove viene la crisi e come si può pensare di uscirne
Massimo Amato, Luca Fantacci
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2012
pagine: 340
Si dice, con leggerezza, che tutte le crisi prima o poi finiscono - salvo ammettere in seguito, con altrettanta leggerezza, che ve ne saranno sempre di nuove. Ma le crisi non sono affatto un inevitabile "effetto collaterale" della finanza. Piuttosto, sono la prova di un difetto costitutivo dell'attuale configurazione della finanza di mercato. È pensabile un'altra finanza? Per rispondere a questa domanda gli autori sottopongono la crisi finanziaria a una triplice interrogazione. Che cosa è entrato in crisi? Da dove viene la crisi? Come uscire dalla crisi?
L'arte di governare. Processi e transizioni
Carlo Donolo
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2011
pagine: 257
Un compendio di nozioni base sul governare nelle società contemporanee, esposte in forma semplice e accessibile: questo vuole essere il libro di Carlo Donolo; e un insieme di idee e analisi su questioni esaminate in relazione all'oggi, ossia a quella specifica fase di transizione in cui ci troviamo e che riguarda sia la dimensione locale che quella globale, sia l'ambiente che la società. Il punto di vista assunto è il più generale possibile: "terrestre", si potrebbe dire. Gli abitanti della terra, e specialmente i cittadini dei regimi democratici, sono chiamati a una nuova consapevolezza della posta in gioco. Molte delle vecchie contrapposizioni sono diventate problematiche e vanno quanto meno rifondate. La stessa governabilità transnazionale, come mostra bene il caso europeo, è altamente problematica. Di fronte a tutto ciò, il linguaggio politico corrente è carico di scorie, di opacità, di pressappochismi. L'opinione pubblica è frastornata, disorientata, quando non deliberatamente manipolata. Nessuno - per fortuna - promette più il paradiso in terra, ma quasi mai la politica si mostra capace di garantire anche solo il minimo indispensabile, in termini di qualità sociale. Occorre quindi ripercorrere una a una le questioni del governare, le ragioni della sua difficoltà, le opzioni che abbiamo di fronte. Per farsi, se possibile, idee meno superficiali e meno superstiziose. Per cercare di riprendere, seppure in parte, il dominio sulle nostre vite e su quelle delle generazioni future.
Dieci lezioni sull'Italia contemporanea. Da quando non eravamo ancora nazione... a quando facciamo fatica a rimanerlo
Mario Isnenghi
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2011
pagine: 287
Si può raccontare, in dieci lezioni, il "succo" di 150 anni di storia del nostro paese? Lo si può fare in modo facile, gustoso, accessibile, suscitando la curiosità e l'interesse del lettore, senza nulla perdere in fatto di precisione e di rigore? Un grande storico, Mario Isnenghi, raccoglie la sfida. Non accetta il pregiudizio per cui solo i giornalisti possano farsi capire dal grande pubblico, quando raccontano di storia. Non gli piace l'idea che gli storici abbiano bisogno di "supplenti". Perciò, dopo tanti libri di ricerca, giunto al termine della sua prestigiosa carriera di docente, decide di raccontare con brio e con passione dieci momenti essenziali, dieci questioni decisive del nostro passato, da quando non eravamo ancora una nazione... a quando facciamo una qualche fatica a rimanerlo. Nato da un esperimento di dialogo con il pubblico, in dieci incontri che i fortunati spettatori diretti ricordano come "memorabili", questo libro, per comune volontà dell'autore e dell'editore, si propone di "raccontare la storia", di presentarla alle giovani generazioni attraverso una scelta accurata degli argomenti, delle citazioni, dei linguaggi. L'autore non fa nulla per nascondere la sua posizione circa i fatti che racconta. Gli piace, l'Italia. La riconosce come un collante essenziale della nostra identità. E gli piace un'Italia laica e democratica, come non sempre è stata e come spesso rischia di non essere.