Einaudi: Collezione di poesia
La visione di Mac Conglinne
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 144
Un poema medioevale irlandese, per la prima volta tradotto in una lingua moderna. Un "divertimento" irridente e sfrenato, che sembra anticipare il riso beffardo e i giochi linguistici di Rabelais. Opera di un anonimo irlandese dell'VIII secolo, di evidente formazione ecclesiastica, il poemetto risale a un'epoca di declino del monachesimo irlandese, e a un primo approccio può sembrare un bell'esempio di letteratura satirico-goliardica.
Quaderno di traduzioni
Giorgio Caproni
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
Progettato da Caproni stesso pochi anni prima della sua scomparsa, il libro offre una scelta delle sue traduzioni poetiche da autori francesi e spagnoli: Apollinaire, Char, Frenaud, Prevert, Verlaine, Cadou, Henry Thomas, De Vieu, Hugo, Baudleire, Garcìa Lorca e Machado. Il volume, introdotto da una presentazione di Pier Vincenzo Mengaldo, è accompagnato da una nota ai testi del curatore in cui si individuano le più importanti varianti di traduzioni e le scelte che le hanno motivate e si integrano le versioni con le notizie relative alla loro prima apparizione e alle sedi in cui furono pubblicate.
Lo spogliatoio della signora e altre poesie
Jonathan Swift
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: XV-122
Prometeo slegato
Percy Bysshe Shelley
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 288
Il libro di Shelley si rifà al "Prometeo incatenato" di Eschilo prendendone però le distanze. Infatti per Shelley è impossibile far riconciliare il Prometeo Difensore dell'umanità con l'Oppressore, Giove, come invece accade nel dramma eschileo. Il suo Prometeo è simile a Satana quanto a coraggio, maestà e ferma opposizione alla forza onnipotente, ma "è un carattere più poetico" poiché esente da ambizione, invidia, vendetta e desiderio di affermazione personale fino a incarnare la più alta perfezione orale e intellettuale. Pavese si dedicò alla traduzione e allo studio di Shelley fin dai tempi del liceo. La sua versione in prosa del "Prometeo" è una testimonianza del suo apprendistato di traduttore e scrittore.

