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Il Nuovo Melangolo: Opuscula

Mickey Mouse. Testo tedesco a fronte

Mickey Mouse. Testo tedesco a fronte

Walter Benjamin

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2014

pagine: 72

"Mickey Mouse raffigura il fatto che la creatura può continuare a esistere anche quando si sia spogliata di ogni rassomiglianza con l'umano. Esso spezza la gerarchia delle creature concepita a partire dall'essere umano. Questi film sconfessano ogni esperienza in modo più radicale di quanto sia mai accaduto. In un tale mondo non vale la pena di fare esperienze". (Walter Benjamin)
10,00

Fichte e l'anarchia del commercio. Genesi e sviluppo di «Stato commerciale chiuso»

Fichte e l'anarchia del commercio. Genesi e sviluppo di «Stato commerciale chiuso»

Diego Fusaro

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2014

pagine: 274

Il presente studio monografico affronta il problema della genesi e dello sviluppo del concetto di "Stato chiuso dal punto di vista commerciale" nella riflessione di Johann Gottlieb Fichte. Prendendo in esame la non esigua bibliografia sul tema e le più recenti acquisizioni della Fichte-Forschung, il saggio cerca di mostrare come sia possibile rintracciare, nel percorso teorico fichtiano, una correlazione essenziale tra il fondamento della dottrina della scienza come "sistema della libertà" e la teoria dello Stato chiuso commercialmente così come viene sviluppata da Fichte a partire dal 1800. La "chiusura commerciale" appare a Fichte, nella specifica congiuntura storica in cui si trova a operare, la sola via per reagire all'"anarchia commerciale" e, dunque, per rendere praticabile la dottrina della scienza come inesausto sforzo di razionalizzazione dell'esistente.
22,00

The end. Il finale dei film

The end. Il finale dei film

Giorgio Bertone

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2014

pagine: 120

Come finisce "Via col vento"? Tutti in coro insieme con Rossella O'Hara: "After all, Tomorrow is another Day!" ("Dopotutto, domani è un altro giorno!"). E come inizia? Qui la memoria di solito ha qualche difficoltà. Mentre tutti ricordano gli incipit dei grandi romanzi (dall'Odissea ai Promessi Sposi a Moby Dick). Quanto il film s'identifica con il suo finale? Perché gli sforzi di registi e produttori si concentrano proprio sul the end? "This is the end/ Beautiful friend/ This is the end/ My only friend, the end/ Of everything that stands,/ The end...", canta Jim Morrison alla fine di "Apocalypse Now". E quante apocalissi private e collettive ritroviamo nei finali dei film? Forse i finali possono essere letti persino come forme di agnizione assoluta, epifania che svela qualcosa che ci riguarda, al di là del film e del suo significato? Allora il Finale è, per dirlo con Conrad, "The secret sharer": il nostro complice compagno di viaggio di lettori e spettatori.
15,00

Non date le parole ai porci. Prove di libertà di pensiero su cose della mente e cose del mondo

Non date le parole ai porci. Prove di libertà di pensiero su cose della mente e cose del mondo

Cesare Viviani

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2014

pagine: 142

"Se ai ragazzi che crescono i genitori, gli insegnanti, i maestri di vita, invece di insegnare i tanti significati che costituiscono il senso della vita, insegnassero che la vita non ha senso, cosa accadrebbe? Forse accadrebbe che la maggior parte dei giovani si toglierebbe la vita prima dei trent'anni? O forse accadrebbe che, non più attaccati ai propri significati con i quali difendersi e aggredire, imparerebbero un nuovo modo di stare al mondo, non più generatori o trasmettitori di illusioni, ma invece più attenti alla propria e altrui umanità, alla comune verità, non più portatori di una sorte particolare, ma uniti dal medesimo destino?"
13,00

Introduzione alla new logic. Logica, filosofia, cognizione

Introduzione alla new logic. Logica, filosofia, cognizione

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2013

pagine: 151

Nel 2001 Dov Gabbay e John Woods coniano il termine "New Logic" per definire una famiglia di logiche non classiche unite dall'obiettivo di descrivere e formalizzare il modo di ragionare di un agente individuale, ovvero di un essere umano. Il progetto della New Logic è "fornire modelli deduttivi adeguati del comportamento degli agenti umani in quelle situazioni reali in cui essi pensano, formulano ipotesi, riflettono, calcolano e decidono". Tale logica si avvale dei contributi di altre scienze, in particolare delle scienze cognitive e dell'intelligenza artificiale, per studiare e formalizzare quelle strategie di ragionamento quotidiane e concrete che la logica classica non è in grado di catturare adeguatamente. A partire da una introduzione della logica non monotona, il libro si propone di indagare lo sviluppo e l'estensione in ambito cognitivo della "New Logic", dallo studio delle fallacie e del ragionamento "biased" attraverso l'elaborazione del concetto di credenza, fino a giungere a un'analisi di fenomeni quali la morale, la violenza e la religione.
14,00

Opporsi al negazionismo. Un dibattito necessario tra filosofi, giuristi e storici

Opporsi al negazionismo. Un dibattito necessario tra filosofi, giuristi e storici

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2013

pagine: 144

Sono trascorsi quasi settant'anni dalla Liberazione e dalla chiusura dei lager, testimonianza diretta dell'infernale macchina genocidaria nazista, eppure trovano ancora eco le teorie negazioniste che contestano l'esistenza dello sterminio di massa della popolazione ebraica e non solo, minando al contempo la memoria delle vittime e la verità storica. In questo volume, per la prima volta nel nostro Paese, viene articolata una discussione interdisciplinare tra filosofi, giuristi, storici, museologi e islamisti che condividono il bisogno di contrastare attivamente risorgenti teorie negazioniste e revisioniste, nonché le subculture ideologiche di cui sono veicolo, interrogandosi sugli strumenti culturali, politici e giuridici più opportuni ed efficaci nelle attuali condizioni storiche.
14,00

Lettere a Jean-Clarence Lambert (1953-1961)

Lettere a Jean-Clarence Lambert (1953-1961)

Gaston Bachelard, Jean-Clarence Lambert

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2013

pagine: 69

Questo libro presenta, per la prima volta, l'intenso scambio epistolare intercorso tra il filosofo Gaston Bachelard e il critico d'arte, artista e poeta Jean-Clarence Lambert nell'arco di tempo compreso tra il 1953 e il 1961, un anno prima della morte del filosofo "champenois". Filosofia, arte e poesia - francese, europea e sudamericana - s'intrecciano in un confronto autentico, rinvio continuo di richiami e suggestioni. Tradotta e curata da Valeria Chiore, l'opera è accompagnata da due testi di Jean-Clarence Lambert e Françoise Py.
12,00

L'avvenire di una rivolta

L'avvenire di una rivolta

Julia Kristeva

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2013

pagine: 82

Gli uomini in rivolta della nuova specie sono gli individui arrabbiati che non hanno perso il senso decisivo e specifico della rivolta. Tutti e tutte sono impegnati in un'esistenza difficile, spesso dolorosa, e portano avanti lotte rischiose. Condividono tuttavia qualche cosa di nuovo, che probabilmente c'è sempre stato, che diventa ormai confessabile, addirittura rivendicato. Scoprono per esperienza che non ci sono risposte alle impasse sociali, storiche, politiche, senza un'esperienza interiore radicale, esigente, singolare, capace di appropriarsi della complessità del prima per decidere dell'adesso e del poi.
12,00

Il nuovo realismo è un populismo

Il nuovo realismo è un populismo

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2013

pagine: 104

Il populismo in filosofia è una banalizzazione del pensiero che mira a riscuotere il consenso del vasto pubblico. Sotto questo aspetto il nuovo realismo non solo è un populismo, ma rappresenta la forma di populismo per eccellenza. Perché non nasconde, ma anzi rivendica la bontà etico-politica della propria manovra riduttiva. Non si tratta di condannare la popolarizzazione della filosofia nell'epoca della democrazia di massa. Piuttosto il problema è non confondere la popolarizzazione con il suo doppio osceno: il populismo. Il nuovo realismo sceglie la scorciatoia del populismo e degrada così la filosofia a una modesta terapia che mira a rinforzare il buon senso.
12,00

Niccolò Cusano e Jacob Böhme. Per la storia del problema delll'individuazione. Testo tedesco a fronte

Niccolò Cusano e Jacob Böhme. Per la storia del problema delll'individuazione. Testo tedesco a fronte

Martin Buber

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2013

pagine: 129

"La vicinanza a Dio appartiene alle condizioni della natura dell'individuo; questa è perfetta una volta che egli ha trovato il suo archetipo e la sua quiete più alta, la fine di ogni movimento. Tutto ciò che è concreto raggiunge così, in Dio, nella sua perfezione, la quiete. Ogni essere ha la sua linea verso la realizzazione: ma Dio è il punto dove tutte le linee di perfezione si incontrano". La dissertazione dottorale di Martin Buber, dedicata a due grandi figure della mistica e del pensiero rinascimentale come Niccolò Cusano e Jakob Böhme.
15,00

Sermoni sul Dio inconcepibile

Sermoni sul Dio inconcepibile

Niccolò Cusano

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2012

pagine: 228

"Una vita senza significato, cioè senza felicità, è una vita privata della sua forma, una vita che manca della sua stessa essenza. E poiché non vi è nulla, se non l'amore e l'amare, che possa generare felicità, l'amore è dunque lo spirito essenziale della vita. L'amore è così un nutrimento che mai viene meno. E la modalità di questo nutrimento è ben mostrata dalla metafora dello sguardo dell'amata che nutre il sentire dell'amante. Per questo il Maestro della verità afferma che la vita eterna consiste nella eterna visione di Dio, che è amore."
16,00

Filosofia della violenza

Filosofia della violenza

Lorenzo Magnani

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2012

pagine: 570

Penso che sia giunto il momento di attribuire maggiore dignità filosofica alla violenza, visto che quest'ultima gioca un ruolo primario nell'esistenza degli esseri umani, indipendentemente dal fatto che se ne voglia prendere coscienza o meno. Esistono una filosofia della scienza e una della moralità, una filosofia della biologia ma anche una dell'arte: non c'è nessuna ragione per continuare a disprezzare filosoficamente la violenza. Dobbiamo invece essere fieri di tentare di inaugurare una vera e propria nuova area della filosofia, la filosofia della violenza, intesa come un campo autonomo di speculazione. Questo libro può forse aiutarci a riconoscere che noi umani siamo intrinsecamente esseri violenti: questa consapevolezza potrebbe aumentare le nostre chance di diventare almeno esseri responsabilmente e consapevolmente violenti.
25,00

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