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Biografie e storie vere

Il generale di Napoli: Don Giovanni d'Austria, il figlio di Carlo V Imperatore a Granada, Lepanto e Bruxelles nel manoscritto inedito di Corona

Arturo Bascetta

Libro: Libro in brossura

editore: ABE

anno edizione: 2023

pagine: 118

Prima non c'era e adesso c'è. Il manoscritto di Silvio Corona di fine Cinquecento vede la luce a stampa tipografica, sebbene diviso in capitoli per l'elevato numero di episodi amorosi e non riferiti ai suoi protagonisti. Stavolta Bascetta ha riletto e trascritto in volgare il capitolo, mai dato alle stampe, dedicato a Don Giovanni d'Austria. La nascita da madre vergine, fatta risposare dall'amato Imperatore Carlo V all'avvocato di provincia, è un buon inizio per la trama sottile portata avanti da Corona, e poi dal figlio Ascanio, nell'altra copia letta e perduta della biblioteca di Minieri Riccio, che differisce in diversi episodi dall'originale trascritto da Bascetta. E' la storia del piccolo Jeromin, canzonato dal figlio del fratellastro Re delle Spagne, Filippo II, perito in prigione per volere dello stesso genitore che seguì le volontà testamentali di Carlo V: Don Giovanni non si tocca. Un motto che valse per chiunque e che presto lo vide alla guida degli eserciti imperiali, sopratutto quelli dei popoli italici e degli amati napoletani. E così, il garzone del balio camerario, cresciuto nell'ombra e come in una favola, si trasforma da servitore a servito e diviene signore del finto padre. Bellissimo, ricchissimo e potentissimo, Don Giovanni ci mise poco, stando all'affascinante cronaca del Corona, a scalare tutte le tappe degli uomini d'arme, a danno della carriera da Cardinale, che pure avrebbe perseguito, e a cui rinunciò per non diventare di sicuro papa. Gli amori perduti di belle milanesi e focose napoletane, proprio in questa cronica, che è il trionfo del Rinascimento, vengono però offuscati da due guerre che volgono al termine. La conquista di Granada con la cacciata dei Mori, dopo 600 anni, è un punto di arrivo inimmaginabile per un giovane di 21 anni. Ma è soprattutto è la deportazione dei vinti a Castiglia, ovvero la consegna dell'Andalusia ai coloni di Galizia e Asturia per il ripopolamento di quei territori, strappati ai Maomettani e da ricristianizzare, a fargli guadagnare le eccessive simpatie del Papa. Proprio per l'operazione compiuta egli merita il vessillo del Vaticano per un'ultima Crociata contro gli infedeli, che bruciano credenti e miscredenti nelle mandre dei loro stessi maiali. Glielo consegna in S.Chiara uno dei più invidiosi diplomatici, il nunzio apostolico Granvelle, che presto odierà a morte, appena sarà indicato proprio a Viceré di Napoli. Intanto c'è la missione delicata da portare a termine per cacciare i Turchi, alleati dei barbari africani, infedeli che non intendono abbandonare il Salento, ovvero l'ex Calabria Ultra di una volta. Ma Don Giovanni, ora Capitano generale di terra, ora Ammiraglio di mare, è ormai il cavaliere più potente d'Europa. Tanto è vero che mentre i Veneziani s'accordano a Leuca per evitare la battaglia di Otranto, lui, alla guida della flotta, composta per la quasi totalità da Napoletani, fionda su Lepanto e ottiene la vittoria più famosa del tempo contro gli Ottomani. Un temerario viaggio, da Messina a Marsala e da Marsala sulle coste africane, gli fa riconquistare l'antica Lilibeo dei Romani, dove nasce il Porto d'Austria a lui dedicato. La vita scorre e l'eroe di Corona corre a visitare la sorella Margherita, sposa a L'Aquila. E' tempo di godere dei festeggiamenti a lui riservati, da Parma a Vigevano, anche se cominciano le prime perdite proprio in Calabria. L'omicidio mancato del Viceré, e qualche occhiatina di troppo alla moglie del sindaco di Napoli, gli procurano l'odio che lo porta a esiliarsi in Procida prima di ripartire per la conquista di Tunisi e dell'Albania. La voglia di riscatto e la sua potenza sono tali da rinunciare alla corona albanese. Depone anche le armi dell'amore per la baronessa, per la bella Diana di Sorrento e per Donna Zenobia. Rinuncia perfino all'affetto per la figliola Giovanna, frutto degli intrighi, affidata alle monache di S.Chiara.
35,00

Appunti da non frequentante

Alessandro Giuliano

Libro: Libro in brossura

editore: Mario Vallone

anno edizione: 2023

pagine: 76

"Ciò che troverà chi avrà la voglia di leggere questi scritti, sarà una serie di appunti. Un blocco note delle cose che stavano accadendo, portando con sé l’urgenza di uscire. Non so bene da dove sia scaturita l’esigenza. Avrei potuto dedicarmi ad altro, magari di meno dispendioso per la natura, ma a quanto pare il mio essere si trova meglio a scrivere..."
12,00

La mia vita da punk. Trent'anni di latitanza

Gilles Bertin

Libro: Libro in brossura

editore: People

anno edizione: 2023

pagine: 272

Tolosa, 26 aprile 1988. Travestiti da gendarmi, un'improbabile squadra di rapinatori – punk, anarchici e tossicodipendenti – svaligiano il deposito della banca Brink's. Il bottino è impressionante: 11,7 milioni di franchi, senza sparare un colpo. La maggior parte dei malviventi sarà arrestata e condannata, tranne Gilles Bertin, cantante dei Camera Silens, gruppo faro della scena punk-rock francese dei primi anni Ottanta. Spagna, Portogallo: la sua latitanza durerà trent'anni. Sarà poi lui a consegnarsi alla giustizia, dopo aver vissuto una delle vite più rocambolesche che abbiano attraversato l'Europa. Incrociando la storia collettiva internazionale dagli anni Settanta al primo decennio del Duemila, Gilles Bertin nella sua autobiografia racconta con schietta ironia, inframmezzata da inattesi momenti di delicatezza, una vicenda umana che farebbe impallidire gli sceneggiatori de La casa di carta. Tra le altre cose, anche un ritratto lucido e impietoso di almeno quarant'anni di Storia.
20,00

De Gasperi a memoria d'uomo. Il garante della democrazia agli albori della Repubblica

Ubaldo Nieddu

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2023

pagine: 256

In questo libro l’Autore si proponeva di contribuire ad una più precisa conoscenza dei principali protagonisti della lotta politica al tempo di De Gasperi, in modo che il realismo degasperiano risultasse per quello che era: alieno da pregiudizi e da interessi personali. Si tratta di una vasta raccolta di avvenimenti dell’epoca degasperiana. Avvenimenti grandi e, in apparenza piccoli, ma utili a definire quale fu il rapporto fra De Gasperi e i suoi avversari, favorendo l’accostamento del lettore ad una semplice verità: che tra le due anime della democrazia (venire a patti con l’avversario o essere intransigenti) bisognava sempre scegliere l’intransigenza. E De Gasperi fu veramente intransigente tanto da rendere la sua azione politica profondamente coinvolgente sotto il profilo personale. Cercato nei suoi scritti, nei suoi discorsi, nelle sue considerazioni, nei suoi appunti, in corrispondenza con le sue azioni, il personaggio appare come un antico guerriero che, al posto della spada, impugnava, ma senza alcuna ostentazione, la Croce. Egli aveva, secondo l’Autore, una visione, per così dire, trascendentale della politica, secondo la quale non possono esistere eroi positivi soltanto da una parte ed eroi negativi soltanto dall’altra parte, presentandosi al giudizio della Storia come il detentore di una formula politica che diede luogo ad un vero e proprio secondo Risorgimento. Scritto in un linguaggio che non indulge al gergo specialistico con il quale vengono solitamente trattate le questioni politiche, il libro si distingue per la proprietà delle immagini e delle parole e per l’immediato richiamo, nel testo, alle fonti delle citazioni, evitando così il sistema storico-intellettualistico delle note a piè di pagina, favorendo la lettura e dando al pensiero un carattere discorsivo.
24,00

Carlo Filangieri e il regio opificio di Pietrarsa. Una industria per le macchine a vapore napoletane (1840-1860)

Maria Sirago, Mario Rastrelli

Libro

editore: La valle del tempo

anno edizione: 2023

pagine: 136

Il libro ricostruisce un aspetto della vita di Carlo Filangieri che non riguarda la sua brillante carriera militare, che lo vide tra i principali generali e uomini politici del Regno delle Due Sicilie, noto soprattutto per la dura repressione della rivoluzione separatista siciliana del 1848-49 e per il breve periodo in cui fu primo ministro sotto Francesco II, senza riuscire però ad evitarne il tracollo. Prima della spedizione siciliana Filangieri era stato uno dei principali esecutori della politica industriale di Ferdinando II, tendente a sottrarre il paese dalla dipendenza inglese. Una politica che ebbe al centro le produzioni autoctone di acciaio, nelle ferriere calabresi, e quelle di macchine a vapore, di cannoni e altri pezzi di artiglieria, nella fabbrica di Pietrarsa, a cui il libro dedica pagine illuminanti. Filangieri impiantò una propria ferriera a Cardinale, a nord di Serra San Bruno, e si batté per una politica protezionistica, a difesa delle produzioni autoctone: contemporaneamente, con grande lungimiranza, aveva messo su altre manifatture, anche in campo tessile, dotate di macchine moderne. Il suo impegno maggiore fu comunque verso Pietrarsa e verso la Scuola per alunni meccanici, collegata alla fabbrica, che considerava più importante dell'opificio; tuttavia fu chiusa nel 1848 quando il generale fu mandato in Sicilia.
15,00

I ricordi di nonna Maria

Maria Della Canonica

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2023

pagine: 102

In questo testo, scritto nell'arco dei primi nove mesi del 2015, la protagonista racconta le memorie della sua lunga vita, con uno stile spontaneo e leggero, sia quando narra eventi lieti che quando riferisce quelli dolorosi; rende conto di aspettative deluse, di episodi buffi, di avvenimenti che hanno attraversato la sua vita e di altri che l'hanno influenzata. Una vita umile e tuttavia speciale, unica, vissuta con coraggio e allegria, romanticismo e ironia. Dei suoi ultimi cinque anni ne parla la figlia nell'epilogo.
12,00

Che bello essere tua

Catia Donati

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2023

pagine: 122

"Catia Donati non esiste. Perché non mi rivelo? Perché tutto quello che ho scritto è maledettamente vero, dalle cose più frivole a quelle più scabrose. Ma soprattutto perché non sono stata capace di schermare le mie passioni, il coinvolgimento emotivo, le lacrime di gioia e di disperazione. E se è vero, come è vero, che in pochi mi hanno vista piangere, potrete comprendere che io non sia pronta a camminare nuda per le vie della mia città. Quindi perché non lasciare questi racconti in un cassetto? Perché sono profondamente convinta che i romanzi più belli, più coinvolgenti, più appassionati, sono dentro le nostre case, nei solchi delle nostre rughe. Inoltre mi riconosco il merito di aver saputo gestire le difficoltà con coraggio e ottimismo. Mi sono detta "magari, condividere questi pochi brandelli di vita, potrà essere di aiuto a qualcuno che si trova a dover superare qualche momento di sconforto". Una mattina mi sono svegliata con un'immagine stranamente nitida e precisa del sogno più recente. Una lunga ordinata fila di persone che camminavano con passo lento verso l'orizzonte fino a scomparire. Ognuno di loro aveva una scatola in mano. Conteneva il loro vissuto, la loro storia. Null'altro potevano portare con sé. E' stato così che ho avvertito la presenza della mia scatola, ne ho riconosciuta l'importanza. Ho cominciato ad ascoltarla, con attenzione e rispetto. Il confronto con lei mi ha consentito di rileggere in chiave critica alcune mie pagine di vita, riscritte di getto, senza un ordine né cronologico né di importanza, facendo emergere emozioni e rabbia repressa, amore e dolore, leggerezza e profondità, coerenza e contraddizioni. Una scatola discreta, che non pretende di mettere ordine nella mia vita disordinata, che non pretende di insegnare e non mi dice cosa fare. È sua la voce narrante dei miei racconti. Una voce sincera, benevola, senza giudizio e senza pregiudizio." (l'autrice)
11,00

Stalag 366. Diario di un Internato Militare Italiano

Patrizia Calamia

Libro: Libro in brossura

editore: Bertoni

anno edizione: 2023

pagine: 168

Tratto da una storia vera e da documenti originali: Diario e cartoline di guerra 1943-1945. Il diario di un giovane uomo, Nando, che annota segretamente le vicende che lo portano dal servizio a Rodi come ufficiale dell’esercito italiano, alla deportazione in un campo di prigionia in Polonia. Le cartoline di una giovane donna, Amelia, che resta senza marito a crescere una bambina, nei tempi difficili della guerra. La testimonianza di un Internato Militare Italiano, un uomo, un numero: 0747. La memoria di una categoria di persone colpevolmente dimenticate dalla storia. Il Capitano Fernando Bangrazi, pluridecorato in servizio, in qualità di Internato Militare Italiano, è stato insignito della medaglia d’onore nel maggio 2023.
18,00

Filosofia dal naso rosso. Il travaglio di un clown, la nascita di un trickster. Testo inglese a fronte

Lukáš Houdek

Libro: Libro in brossura

editore: Petite Plaisance

anno edizione: 2023

pagine: 120

"Oh, sapeste quante paure e dubbi hanno i clown! Ma almeno viene loro risparmiato l’onere di trovarsi in fin di vita. Infatti, essi sono, per dirla senza tanti giri di parole, immortali – questo ve lo direbbero tutti i clown, credetemi, anche quelli già morti da tempo. Prima o poi, arriva un momento nella nostra vita così umana, in cui scopriamo con indizi inequivocabili che siamo mortali. “Come si vive” – iniziamo a chiederci – “sapendo che la nostra vita finirà pur in un tempo imprecisato del nostro futuro?”. Ecco, i clown si fanno un’altra domanda non meno – anzi, molto più – cruciale della prima: “Come si vive dopo aver compreso profondamente la propria immortalità?”. Ma lasciate che vi faccia entrare in questa storia dalla porta principale – il palcoscenico." Lukáš Houdek è un clown e un clown-dottore.
15,00

Lo strano caso del Dottor Ignazio Filippo Semmelweis

Tommaso De Chirico

Libro: Libro in brossura

editore: Mnamon

anno edizione: 2023

pagine: 110

«Il tema della “Eresia” nelle Scienze Mediche è sempre attuale. Nel IV Canto dell'Inferno Dante pone nel Limbo quattro figure di grandi medici dell'antichità: Ippocrate, Avicenna, Galeno e Averroè. Tre di costoro furono spiriti così liberi da meritarsi l'appellativo di “eretico”, mentre Galeno di Pergamo (II secolo d.C.), vincolato ai principi aristotelici, è oggi considerato il medico dogmatico per eccellenza. Su queste sicure basi filosofiche e scientifiche, il suo pensiero dominò incontrastato per tutto il Medioevo fino al Rinascimento, quando un vento di libertà aprì nuovi orizzonti apportando rinnovata linfa vitale alla conoscenza. Tuttavia, lo spirito galeniano materialista, rigido, reazionario e intollerante ai cambi di paradigma, non si è mai spento. “L'Eresia” appartiene alla Storia, ma la Storia che combatte gli “eretici”, veri o presunti tali, non potrà mai progredire nel suo corso, e sarà destinata a rimpiangere a lungo un “new deal” che mai più si ripresenterà».
12,00

San Pio da Pietralcina. L'innamorato della Madonna e i suoi fioretti

Francesco Guarino, Marcello Stanzione

Libro

editore: Edizioni Segno

anno edizione: 2023

pagine: 176

Come si può "parlare" di Padre Pio? Come ci si può accostare a un gigante della santità della sua portata? Egli era in costante comunione con Dio, leggeva la mente, scrutava il cuore, anticipava il futuro, osservava il presente, conosceva il passato, scongiurava i disastri, ammoniva i peccatori, aiutava i malati, incoraggiava gli indecisi, illuminava i confusi, sosteneva i deboli, partecipava ai dolori, era costantemente ripieno di gioia. Anche lui, un altro Cristo in terra, come tutti i santi mistici, per arrivare a Gesù si è servito della "sua Mamma Celeste".
18,00

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