Musica
Charles Marie Widor. La Francia organistica tra Otto e Novecento
Giuseppe Clericetti
Libro: Libro in brossura
editore: Zecchini
anno edizione: 2010
pagine: VIII-272
" L'orgue parle en philosophe ": l'organo di Charles-Marie Widor (Lione 1844-Parigi 1937) parla il linguaggio dei filosofi. Il tipo di strumento in questione è l'organo sinfonico francese di Aristide Cavaillé-Coll, primo fra tutti quello di Saint-Sulpice a Parigi, il più grande costruito dall'organaro francese e il più grande allora esistente al mondo, del quale Widor fu titolare per 63 anni. La forza, la grandezza, la maestà, il ritmo inesorabile costituiscono le caratteristiche del modo esecutivo professato da Widor, che si vuole erede della "Santa tradizione": trasmessagli da Jacques-Nicolas Lemmens, essa viene addirittura fatta risalire a Bach. Widor, negli scritti pubblicati sull'arco di più di cinquant'anni, ci offre un variegato percorso attraverso il mondo dell'organo francese a cavallo tra XIX e XX secolo: dalla disamina dei vari contributi - l'integrazione al trattato d'orchestrazione di Berlioz, l'edizione dell'opera organistica di Bach (a quattro mani con Albert Schweitzer) e di Mendelssohn, la ripubblicazione del metodo d'organo di Lemmens, le numerose prefazioni e gli articoli sui periodici - emerge una concezione raffinata dell'interpretazione musicale e della prassi esecutiva. A un passo dalle "leggi d'esecuzione" proclamate da Marcel Dupré, la posizione di Widor lascia ancora spazio a una visione nobile e retorica dell'evento musicale.
L'Europa all'Opera. Radici musicali dell'Unione Europea
P. Vittorio Marvasi
Libro: Libro rilegato
editore: Zecchini
anno edizione: 2010
pagine: 180
Consonanze imperfette
Maria G. Mariani
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Zecchini
anno edizione: 2010
pagine: VI-162
Pianista compositrice scrittrice si è messa alle spalle il suo passato, coltiva i suoi mille interessi, ha un calendario fitto d'impegni, ma le prove della sua vita non sono ancora finite: alla vigilia di uno dei tanti appuntamenti, che ormai riempiono la sua calda estate, fa una scoperta drammatica. Ha inizio un percorso a ritroso che la porta a rivivere il suo passato per riconquistare il suo tempo. Compagna di questo viaggio Emi, l'altra parte di sé, quella già vissuta, forse mai pienamente. Dapprima si sfidano, poi si confessano, infine s'incontrano.
Le parrucche di Hoffmann. Un omicidio «musicale» a Berlino
Alessandro Zignani
Libro
editore: Zecchini
anno edizione: 2009
pagine: 156
Nel 1817 Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, è giudice di corte penale a Berlino. La sua vita, e la sua personalità, sono scisse in due: di giorno, tutela la dignità della legge, di notte dà corpo ai fantasmi della sua morbosa sensibilità di sifilitico. La malattia incide sui suoi muscoli e nervi. Tornato dalle udienze, si asside su di un seggiolone tarlato e scrive i suoi racconti dell'incubo, mentre la sua vicina, Frau Graube, tempesta il clavicembalo con suoni straniati e inquietanti. Tra loro, c'è la simbiosi dei moribondi. Un giorno, al cospetto del giudice Hoffmann viene introdotto il garzone di bottega Daniel Schmolling. In un raptus, ha sgozzato la convivente, uccidendo anche il figlio che lei gli portava in grembo. Hoffmann a poco a poco entra in simbiosi con l'assassino. Contro la perizia psichiatrica che lo dichiara incapace di intendere e di volere, si mette d'impegno a dimostrare la colpevolezza di Schmolling. La sua pazzia, è un'aggravante. Se l'arte è follia, giustificare l'assassinio con la follia, è uccidere l'arte. Ma Schmolling - Hoffmann lo impara presto - conosce già da tempo sua eccellenza il giudice, la cui opera, Undine, ha avuto un ruolo importante nel suo progressivo delirio. Schmolling, uccidendo, ha compiuto quell'opera d'arte che Hoffmann, per viltà, ha rifiutato di confidare al mondo. Mandando Schmolling alla forca, Hoffmann capisce che uccide se stesso, e l'idea di bellezza in cui ha creduto.
Rock! Come comporre una discoteca di base
Piero Negri Scaglione
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: 206
In centosessanta schede ordinate cronologicamente, il libro traccia un percorso che segue tutta la complessa e articolata storia del rock, da quando questo linguaggio musicale si afferma e comincia a esplorare compiutamente le proprie possibilità espressive a oggi. Devono essere qui compresi gli album nati come un progetto unitario e come tale realizzati, che hanno cambiato il vocabolario e la sintassi di un linguaggio musicale di sintesi come il rock, gli album che hanno aperto strade nuove magari senza percorrerle davvero, tessere di un mosaico che si compone di tante individualità, stili diversi, affermazioni artistiche contraddittorie. La lista disegna così una collezione di base con la quale è possibile comprendere e parlare il linguaggio del rock, ma anche una storia di questa musica, intrecciando tematiche e suoni secondo un disegno abbastanza complesso che si semplifica notevolmente se si prendono in considerazione i capofila delle varie tendenze e le "pietre miliari" da essi prodotte.
A.S.S.U.R.D.O. Ricognizione paradossale nella didattica musicale di ogni conservatorio
Alessandro Zignani
Libro: Libro rilegato
editore: Zecchini
anno edizione: 2008
pagine: 228
Nella Repubblica Sudeta, il Ministro dell'Alta Presunzione E Chi Ti Cerca invia un ispettore nei conservatori di Stato. Comincia così il viaggio allucinante del povero funzionario dentro i misteri della didattica musicale: un itinerario surreale, e per fortuna solo frutto della finzione romanzesca. Il rapporto dell'ispettore dà origine, poi, ad un convegno dove tutto si complica via via che sulle rovine del Conservatorio si innestano nuovi livelli e strani corsi abilitanti. Infine, nasce A.S.S.U.R.D.O: l'ateneo definitivo, il fiore all'occhiello della educazione musicale sudeta. Spetterà ad un allievo ancora meno presentabile dei suoi docenti il compito di fare da Orfeo in queste malebolge: il suo diario ci accompagnerà lungo la sistematica distruzione di ogni sapere. Alla fine, emergeremo con una nuova, fiera consapevolezza di quanto lontano sia, il nostro sistema educativo, da queste bizzarre, fantasiose vicende. Ai quiz disseminati lungo il libro il compito di stabilire se il ridere dei sudetici sia, o meno, un nostro diritto.
L'universo di Puccini da Le Villi a Turandot
Alberto Cantù
Libro: Libro rilegato
editore: Zecchini
anno edizione: 2008
pagine: 226
Da Manon Lescaut, "il Tristano di casa nostra", a Turandot, "l'Incompiuta" di Giacomo Puccini, fanno dieci colpi e altrettanti centri. È un fatto eccezionale nella storia del teatro musicale e un'eccezione assoluta nell'opera del Novecento. Basterebbe questo dato per dimostrare la statura della musica e della drammaturgia di Puccini, come il pubblico subito comprese mentre la critica, specie italiana, per una situazione storico-culturale sfavorevole, stentò a riconoscere. Con l'eccezione di George Bernard Shaw, che di primo acchito vide in Puccini l'unico erede di Verdi. Lo riconobbe anche se il mondo pucciniano dista anni luce da quello verdiano nel rispecchiare le ansie e gli smarrimenti dell'uomo moderno, nell'accogliere e lenire i suoi bisogni emotivi. Questo libro percorre l'intera avventura creativa di Puccini operista partendo dalle profetiche Villi e dall'importante esperienza di crescita che fu il tormentatissimo Edgar, di cui abbiamo oggi la "versione prima" ritenuta perduta sino al 2007, fino a Turandot. Il viaggio accompagna il lettore per mano nel mondo pucciniano secondo quei criteri di alta divulgazione che respingono gli ermetismi specialistici senza però rinunciare all'analisi seria e approfondita di colui che oggi si può tranquillamente indicare come uno fra i maggiori uomini di teatro d'ogni tempo.
Il bianco e il nero. Considerazioni storico-critiche sulla tecnologia pianistica
Nino Gardi
Libro
editore: Zecchini
anno edizione: 2008
pagine: 270
L'interpretazione pianistica. Teoria, storia, preistoria
Piero Rattalino
Libro
editore: Zecchini
anno edizione: 2008
pagine: 182
Arte dei trombettisti e dei timpanisti
Johann E. Altenburg
Libro
editore: Zecchini
anno edizione: 2007
pagine: XXX-178
Il trattato sull'arte dei trombettisti e dei timpanisti di Altenburg (1795) costituisce una pietra miliare nello studio della tromba. Esso fornisce una descrizione organica ed unica del mondo della tromba nel periodo barocco visto con gli occhi di chi ne sta vivendo l'irreversibile trasformazione. Il lettore trova in quest'opera informazioni sulla tromba dalle sue origini fino al XVIII secolo; sui trombettisti; sulla teoria della musica riferita alla tromba; sul metodo di insegnamento tutt'ora valido; sullo stile d'esecuzione della musica barocca con relativi brani esemplificativi ed infine sulla relazione tra trombe e timpani. Altenburg si sofferma anche sugli aspetti normativi e sociali del mondo della tromba legandoli ai cambiamenti in atto al termine del periodo barocco. Egli riafferma il ruolo fondamentale delle corporazioni e del Privilegio Imperiale, descrivendoli in modo assai completo e fornendo inoltre informazioni dettagliate sui diritti e doveri dei trombettisti; sui loro requisiti fisici e morali; sul comportamento e abbigliamento richiesto sul lavoro e fuori; sulla retribuzione e dotazione. Queste informazioni permettono al lettore di comprendere la solidità della struttura delle corporazioni dei trombettisti del Sacro Romano Impero.
Manuale tecnico del pianista concertista
Piero Rattalino
Libro
editore: Zecchini
anno edizione: 2007
pagine: 174
Il manuale intende esaminare in modo non dottrinario ma pragmatico ciò che sta accadendo nella vita musicale e inserire nel gioco, accanto ai temi tradizionali del rapporto con il testo e con lo strumento, il tema basilare del rapporto con il pubblico, della comunicazione. Le prospettive che si aprono per i giovani, siano essi concertisti nel senso tradizionale e limitativo del termine o nel senso di operatori culturali che si avvalgono di forme miste e irrituali di rapporto con il pubblico, stanno rapidamente mutando: è dunque il caso di cominciare a rifletterci sopra senza basarsi né su vecchi né su nuovi dogmatismi.
Jascha Heifetz. L'imperatore solo
Alberto Cantù
Libro: Libro rilegato
editore: Zecchini
anno edizione: 2007
pagine: 240
Jascha Heifetz (1900?-1987) è stato il violinista più influente dopo Paganini. Con un terremoto epocale che muove dal concerto alla Carnegie Hall di New York il 27 ottobre 1917, Heifetz ha fissato le regole del violinismo moderno. La sua visione profetica e la tecnica sovrumana hanno segnato il XX secolo con un'impronta indelebile ridimensionando beniamini quali Elman e Kreisler, provocando un'ecatombe di violinisti già famosi o pronti a spiccare il volo e costringendo tutti, da Príhoda a Perlman, a ripensare il rapporto con lo strumento. Un repertorio smisurato (oltre 30 concerti sempre pronti e i cachet più alti in assoluto: sino a 10.000 dollari), 320 brani per 65 cd ad escludere i dischi non autorizzati, 150 trascrizioni composte ed eseguite con inarrivabile maestria. Un violinista che pubblico e colleghi sentono e un "Imperatore solo": solo per la grandezza e più ancora nel privato di una personalità complessa, inaccessibile e contraddittoria anche quanto al didatta e al camerista importanti. Discografia e videografia a cura di Marco Iannelli.