Studi interdisciplinari
Profezie bianche. Antologia del pacifismo: da Erasmo da Rotterdam a Gino Strada
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 240
Perché non siamo ancora guariti dalla guerra? E cosa ci impedisce di immaginare un futuro di rispetto e nonviolenza? Attraverso le voci di intellettuali, scrittrici, cantautori, poetesse e attivisti di epoche diverse, questo volume riscopre la pace come imperativo morale e progetto politico. Un itinerario critico e visionario che spazia dalla condanna delle armi alla costruzione di nuove formule di convivenza. Il femminismo, l’anticolonialismo e le pratiche di giustizia riparativa si presentano qui come strade possibili per affrontare i nodi irrisolti della nostra storia collettiva. Parole che intrecciano filosofia e speranza, utopia e concretezza. Dire “no alla guerra” è il primo atto di coraggio per dare forma al possibile là dove oggi vediamo solo macerie. Introduzione di Nicola La Gioia.
L'iconografia del silenzio. Un cambiamento simbolico e culturale
Giulia Fars
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 120
Come raffigurare il silenzio? Quale forma visiva si può mai dare a ciò che non è tangibile, né dicibile? Eppure, il silenzio dimora da sempre nel nostro immaginario collettivo, nel nostro linguaggio, perfino nella nostra gestualità. Da segno di segreto, meditazione e ascesi nell’arte figurativa antica e religiosa, oggi il silenzio si evolve e muta, rinnovando il suo modo di mostrarsi alla società contemporanea. L’iconografia moderna del silenzio “regredisce”, l’eloquente gesto di avvicinare il dito alle labbra si trasforma in una simbologia meno complessa che va di pari passo con il linguaggio tecnologico, trovando applicazione in luoghi e contesti figurativi-digitali che prima gli erano estranei, dove a farsi immagine sono gli stessi “oggetti del rumore”.
Semiovers. Pour une sémiotique des mondes virtuels et numériques
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne (Genzano di Roma)
anno edizione: 2025
pagine: 248
Propaganda
Denis McQuail
Libro: Libro in brossura
editore: Treccani
anno edizione: 2025
pagine: 120
La propaganda ha svolto e continua a svolgere un ruolo fondamentale nella comunicazione politica, emergendo come una pratica pianificata sin dalla Prima Guerra Mondiale con l’avvento dei mass media e delle scienze sociali. Durante il XX secolo, l’utilizzo della propaganda da parte dei regimi totalitari ha contribuito a connotare negativamente il termine, legandolo all’inganno, alla manipolazione e alla violenza emotiva, attraverso pratiche come la distorsione delle notizie e la creazione di menzogne. Il saggio di Massimiliano Panarari riprende e attualizza l’analisi di McQuail, offrendo una lettura del fenomeno della propaganda nel contesto del neopopulismo contemporaneo, per comprenderne la complessità e le ambiguità, nonché l’uso diffuso di pratiche di informazione strumentale e persuasiva nella comunicazione politica odierna.
Antisemita. Una parola in ostaggio
Valentina Pisanty
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 176
La violenza e le parole d’odio contro il popolo ebraico hanno una storia secolare e drammatica che non si è interrotta con l’Olocausto. Nei primi decenni del XXI secolo si è fatta largo una nuova definizione insidiosa di antisemitismo, che sposta l’enfasi dalle forme più tradizionali di pregiudizio antiebraico all’ostilità nei confronti di Israele. Dopo i fatti del 7 ottobre 2023 il dibattito politico e culturale è ostaggio di una militarizzazione e di una grave confusione su cosa è antisemitismo, cosa è antisionismo e cosa non lo è. Valentina Pisanty da anni studia il discorso pubblico attorno a questi temi, si è occupata della memoria e affronta qui il nocciolo del problema, con estrema limpidezza e arrivando a smascherare l’uso politico delle parole per giustificare interessi di parte. Un contributo essenziale per il dibattito in corso.
Promesse del tempo. Polvere e significazione
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2025
pagine: 208
"La polvere è dappertutto. Accompagna la vita degli umani come se fosse un loro doppio, immagine della finitezza, del tempo che passa, ma anche dell’elevazione e rinascita, della spontaneità della vita da minuscoli esseri inanimati. Pulvis et umbra sumus. Questo libro raccoglie le riflessioni di semiologi, sociologi e architetti sulle relazioni fisiche e simboliche con la polvere: quand’è un nemico minaccioso da combattere, quand’è indizio di una convivenza non equilibrata con il Pianeta, quand’è necessità fatta virtù, nelle arti, nel trucco, in cucina. Sostanza che ci rimanda indietro il senso della cura delle cose e di noi stessi, nel bene e nel male, la polvere impegna a confrontarsi con la mortalità, a fare un doppio salto di scala: il primo al livello infimo della scoria; il secondo al livello sommo del cosmo. I fortunati, quelli con l’atteggiamento animista e anticonformista, resteranno."
De bello. Notes on war and peace
Libro: Libro in brossura
editore: Gres Art srl società benefit
anno edizione: 2025
Di seta la memoria
Nobile Contrada del Nicchio
Libro: Libro in brossura
editore: NIE
anno edizione: 2025
La bandiera di Contrada è un simbolo di unità attorno al quale si unisce un intero popolo. La sua impresa e i suoi colori danno un forte senso identitario a tutti coloro che vi entrato in contatto. È per questo che è stato ideato e scritto questo libro, nel quale sono state ricercate le origini del suo uso e della sua composizione, affiancando poi la storia al presente grazie alle testimonianze di coloro che la creano (le bandieraie) e di coloro che poi la girano orgogliosamente in Piazza (gli alfieri). Perla che impreziosisce l'intero volume è la rassegna di tutte le bandiere del Nicchio dalla metà dell'Ottocento di cui si conservino tracce, resoconto fatto grazie all'utilizzo di foto, bozzetti e disegni conservati nel nostro archivio di Contrada.
Ladri di virgolette. Interventi 1978-2007
Omar Calabrese
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2024
Omar Calabrese è stato uno dei massimi semiologi del Novecento. Per molti anni è anche stato un volto noto al grande pubblico, grazie alla sua attività di critico e animatore culturale, svolta “a spasso tra i media”, in primis giornali e televisione. Insieme a Umberto Eco e a pochi altri suoi colleghi, egli si è, infatti, distinto per l’abilità di mescolatore di generi, superando gli steccati editoriali fra scrittura accademica e comunicazione di massa, ambiti entrambi praticati con la medesima generosità. La sua parabola intellettuale si consolida nel corso degli anni '80, periodo in cui la televisione e il suo modello diventano egemoni, permeando di sé ogni ambito della vita quotidiana, d’ora in poi sempre più “mediatizzata”, sempre più indistinguibile dal suo riflesso comunicativo. Ecco perché Calabrese, nella sua attività di giornalista, sceglie di rivolgersi direttamente al “consumatore” dell’onnipresente spettacolo mediatico, convinto com’è del valore eminentemente politico ed emancipativo di promuoverne una critica, avendo sempre cura di non assumere uno sguardo troppo accigliato, apocalittico verso il presente. Egli riesce, così, a incrociare nella sua scrittura, l’infinitamente piccolo del dettaglio con i grandi temi filosofici e morali, tenendo fede a un atteggiamento orientato al serio ludere, l’arte rinascimentale della riflessione intellettuale portata avanti con la giusta dose di leggerezza e giocosità. Postfazione di Claudio Castellacci.
Immaginari del domani. Tra futures studies, semiotica e worldbuilding
Alberto Santangelo, Alberto Robiati
Libro
editore: Italian Institute for Future
anno edizione: 2024
pagine: 228
Il senso della pace. Prospettive sulla semiotica della guerra
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 250
L’onnipervasività della guerra nel discorso dei media apre interrogativi inquietanti. Nel passato, la Grande guerra portò alla stagione dei fascismi e a una spirale di conflitti culminata nella Seconda guerra mondiale; quale sarà l’impatto della guerra ucraina sulla cultura europea? Per rispondere a questa domanda, un gruppo internazionale di semiotici, sociologi e filosofi si sono interrogati sulle condizioni per ricostruire, dopo il trauma, una cultura di convivenza e per comprendere se sarà ancora possibile attribuire un significato alla pace.
Comprendere i conflitti. Educare alla pace. Atti I Convegno Nazionale
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne (Genzano di Roma)
anno edizione: 2024
pagine: 200
Gli atti pubblicati in questo volume raccolgono i contributi del Convegno Nazionale di formazione e aggiornamento per il personale scolastico che l'Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, in collaborazione con l'Associazione Per la Scuola della Repubblica OdV e altre organizzazioni sindacali, ha organizzato a Roma il 10 maggio 2024 dal titolo La scuola va alla guerra? Comprendere i conflitti, educare alla pace. L'Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università ha nei suoi principi fondativi quello di contrastare la presenza dei militari all'interno delle scuole e del complesso militar-industriale all'interno delle università. Si tratta di contrastare, in linea generale, quella che viene chiamata con orgoglio la "Cultura della Difesa", ma che, in fondo, non è che una dilagante retorica ideologica funzionale a presentare sempre il lato buonista dell'opera dei militari, i quali sarebbero costantemente al servizio della cittadinanza, portatori di valori "sani" come la Patria e il sacrificio per essa, tutti valori ben radicati nella cultura patriarcale, di cui gli eserciti in armi sono una delle maggiori espressioni. Da anni, con protocolli d'Intesa tra Ministero dell'Istruzione e della Difesa, le Forze Armate e le Forze di Polizia, sostituendosi alle/ai docenti, entrano nelle scuole in qualità di "formatori" tenendo lezioni su vari argomenti (dall'inglese affidato a militari USA a tematiche inerenti legalità e violenza di genere, uso di droghe, bullismo…); accolgono tantissimi alunni e alunne impegnati nei PCTO, organizzano visite a basi militari o caserme. Tali attività nascondono il vero scopo degli apparati militari, ovvero il tentativo di "normalizzare" la guerra, e il sostegno ai gruppi economici dell'industria degli armamenti.

