Studi interdisciplinari
Al di sopra dell’odio e del massacro. Idee e pratiche femministe di mediazione e di riconciliazione attorno alla Prima guerra mondiale
Maria Grazia Suriano, Francesca Lacaita
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2025
pagine: 214
In questa epoca di guerra, in cui l’escalation militare e l’impiego delle armi sembrano aver preso il sopravvento su qualsiasi possibilità di dialogo, e si sfilaccia una cultura della pace che pareva radicata nella coscienza collettiva, il presente volume riscopre le concrete strategie di pace quali furono elaborate dal femminismo pacifista durante e subito dopo la Prima guerra mondiale, in particolare una proposta radicale e dimenticata: la mediazione continua, formulata nel 1915 dalla studiosa nordamericana Julia Grace Wales e sostenuta dal movimento femminista pacifista riunito al Congresso Internazionale delle Donne all’Aja. Attraverso la traduzione in italiano dei testi originali e una serie di saggi di approfondimento storico e politico, le autrici danno voce a un pensiero visionario e ancora attuale, che pone al centro la salvaguardia della vita, la diplomazia dal basso e il rifiuto della guerra come strumento politico. Un’opera agile e accessibile, pensata per studenti, studiosi e lettori interessati alla pace, alla storia del femminismo e alla costruzione di un ordine internazionale più giusto.
Critica della ragione bellica
Tommaso Greco
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 160
Solo pochi anni fa, nessuno avrebbe potuto immaginare che ci saremmo ritrovati all’improvviso in un clima di guerra. Politici, intellettuali e giornalisti fanno a gara per trovare argomenti a favore del riarmo e per convincerci che dobbiamo riscoprire il nostro ‘spirito bellico’. In un mondo in cui il motto più ripetuto è «si vis pacem, para bellum» è diventato allora particolarmente urgente domandarsi se si possa pensare la pace a partire dalla pace e non dalla guerra. È possibile solo se mettiamo la pace al principio e non alla fine, così da impedire di giustificare in suo nome atti e comportamenti che la rendono sempre più precaria, se non addirittura irraggiungibile. Occorre ragionare sui mali del mondo, e sulla guerra in particolare, cambiando il nostro punto di vista e muovendo da un presupposto diverso rispetto a quello che ci vuole nemici gli uni degli altri. Perché è la guerra a essere l’interruzione della pace, e non viceversa. E perché non è affatto vero che la guerra appartenga alla ‘natura’ degli esseri umani. Occorre quindi contrastare la ‘narrazione’ che relega la pace nell’‘utopia’ o nell’‘ideale’. Non c’è nulla di naturale nella guerra, e nemmeno nella pace. Ci sono solo le scelte che vengono compiute dai governanti e da chi li sostiene.
Introduzione alla semiotica
Felice Cimatti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 248
Tutti gli esseri viventi vivono all'interno di mondi densi di segni e significazione, cioè di «semiosfere». In questo senso la scienza dei segni, la semiotica, costituisce il fondamento stesso della vita sul nostro pianeta. Le entità del mondo partecipano dei mondi viventi in quanto entità che significano qualcosa. E siccome la semiosi è relazione, quella degli agenti semiotici è sempre anche una vita sociale, e dunque politica. In questo volume i tre ambiti vengono presentati e discussi insieme: vita mentale, vita sociale e vita politica costituiscono tre facce diverse di un unico fittissimo intreccio semiotico. Dopo aver presentato i fondamenti della semiotica nella sua dimensione sociopolitica, il libro analizza esempi di semiosi non-umana (dai virus agli scimpanzé), per poi indagare la semiosi specificamente umana. Nell'ultimo capitolo si discutono i casi in cui la semiosi «esce» da sé, come quando incontra il mondo.
Cercare la pace con ragione e con passione
Ernesto Balducci
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2025
pagine: 118
La “cultura di pace” è il filo conduttore di questa raccolta di scritti e conferenze di Ernesto Balducci, che si distingue per la passione e la lucidità con cui interpreta i segni dei tempi. Attraverso un’analisi acuta e profetica, Balducci invita il lettore a riflettere sulle possibilità concrete di costruire la pace in un mondo segnato da guerre, violenza diffusa e arroganza dei potenti. Con il suo inconfondibile sguardo pedagogico, l’autore affronta temi cruciali come la non violenza, la salvaguardia della natura e questioni geopolitiche, mostrando come la pace non sia un’utopia, ma una responsabilità collettiva. Ancora di più, Balducci avverte che, senza il radicale e scandaloso comando evangelico dell’“amore per i nemici” — nei rapporti tra culture, classi sociali e Stati — l’umanità si dirige inesorabilmente verso la propria autodistruzione. Una prospettiva che, purtroppo, risuona oggi con inquietante attualità. Gli interventi qui raccolti, frutto dell’ultima fase della vita di Balducci, testimoniano la coerenza del suo pensiero e la radicalità della sua ricerca, sempre volta a superare i confini ideologici e religiosi per promuovere un’idea di umanità riconciliata. Prefazione di Marco Guzzi.
Profezie per la pace
Libro: Libro in brossura
editore: Itaca (Castel Bolognese)
anno edizione: 2025
pagine: 120
Conoscere i contesti di guerra nel mondo, studiarne le cause prendendo contatto con esperti, fino a incontrare qualcuno che nel mezzo del conflitto ci vive o ci è vissuto: questo è stato il lavoro di studenti e insegnanti. E proprio gli incontri che ne sono scaturiti rappresentano il cuore di questo percorso: volti e parole tratti da questi dialoghi, nei quali gli studenti per primi hanno posto le loro domande, con la schiettezza che si ha a sedici anni e che può contagiare anche gli adulti: come costruire la pace? È possibile perdonare? Come non perdere la speranza? La strada aperta da queste domande si è riempita di volti ed esperienze che testimoniano percorsi di pace inimmaginabili, mentre accendono il desiderio di essere anche noi, lì dove siamo, "profeti" di pace. Con la collaborazione di docenti e studenti di Gioventù Studentesca. Interviste a Pierbattista Pizzaballa e Paolo Pezzi.
La comunicazione parlata-Spoken Communication. Roma 2023. I venti anni del GSCP
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne (Genzano di Roma)
anno edizione: 2025
pagine: 712
L'opera raccoglie i contributi presentati in occasione del Convegno La Comunicazione parlata 2023. I venti anni del GSCP e rappresenta il quarto volume della Collana delle Pubblicazioni del Gruppo di Studio sulla Comunicazione Parlata (GSCP), gruppo di interesse della Società di Linguistica Italiana. Il volume celebra i vent'anni di attività del gruppo, e documenta la ricchezza e la varietà degli studi sul parlato, sia dal punto di vista teorico che applicato. Le sezioni tematiche riflettono proprio le principali linee di ricerca del settore, spaziando dall'analisi conversazionale alla multimodalità, dalla fonetica alla didattica, fino al parlato patologico.
Il terrorismo iconografico nella società dello spettacolo
Luca Sarcoli
Libro: Libro in brossura
editore: LuoghInteriori
anno edizione: 2025
pagine: 128
"In principio era il Logo.” Non un gioco di parole, ma una constatazione sulla natura simbolica della nostra epoca. In un mondo dove ogni gesto è comunicazione e ogni immagine è azione, i segni non sono più semplici rappresentazioni: sono armi, sono dispositivi di potere. Questo saggio si addentra nel territorio tanto affascinante quanto pericoloso del simbolo contemporaneo, inteso come dispositivo vivo, capace di incidere sulla realtà più del gesto e della parola. L’Autore ci accompagna in un viaggio tra semiotica contemporanea, media, terrorismo e cultura pop, osservando come i segni – oggi più che mai – siano divenuti protagonisti di una battaglia per il senso. Dalle campagne pubblicitarie alle strategie del terrore, dai meme digitali agli emblemi religiosi, il libro indaga il ruolo che il simbolo gioca nel plasmare la realtà e nel dissimulare la verità.
Come si legge la realtà. Le parole, le cose, la lettura cinematografica
Bruno Nasuti
Libro: Libro in brossura
editore: Mondo Nuovo
anno edizione: 2025
pagine: 180
Un testo che analizza il problema della verità (il sapere delle vicende umane è dato dal sacro, dalla scienza o dalla connessione) avvalendosi anche dell'analisi di alcuni film molto noti. Il libro è un'introduzione all'interpretazione semiologica e antropologica della realtà e del cinema. Un manuale a portata di studiosi e ricercatori e di lettori curiosi per contribuire alla lettura consapevole della società in cui viviamo. I film analizzati: Agorà, Il nome della rosa, The Imitation Game, Matrix, Oppenheimer, Interstellar, Il primo Re, Ghost in the Shell.
E/C. Rivista dell'associazione italiana di studi semiotici. Volume Vol. 42
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 196
A cent’anni dalla sua scomparsa, l’opera di Kafka non smette di provocare interrogativi, intercessioni, adattamenti. Traduzioni. Per la semiotica la ricorrenza è allora propizia per un doppio movimento. Da una parte, rivolgere il suo sguardo alle “passioni di K”, nelle quali riconosce oggetti consueti: incubi, mostri, ironia, angoscia, follia, desiderio, paura, metamorfosi, burocrazia. Potere. Dall’altra, affinare i suoi strumenti, affrontando problemi eminentemente semiotici: lingua, traduzione, cultura, testualità, enunciazione, passione, attorialità, spazialità, temporalità. L’operazione consiste nel far vibrare le posizioni, osservarle con sguardo strabico. Il nostro convincimento è che sia la teoria della traduzione a propiziare l’analisi e viceversa. Lontana dal situarsi su un polo di negatività – anche se non mancano equivoci più o meno prevedibili, come quelli evidenziati da Kundera sulla lingua mutilata dell’humor –, pensiamo la traduzione come un processo di correlazione capace di (ri)assemblare i concatenamenti che legano azione e passione. Contributi di: Denis Bertrand, Riccardo Finocchi, Francesco Galofaro, Francesco Garbelli, Alice Giannitrapani, Gianfranco Marrone, Tiziana Migliore, Francesca Padovano, Enrico Palma, Isabella Pezzini, Paolo Sorrentino, Bianca Terracciano. Recensioni di: Carlo Campailla, Giorgia Costanzo, Maria Giulia Franco, Maurilio Ginex, Gianfranco Marrone, Francesca Padovano, Paolo Peverini, Davide Puca, Stefano Traini.
Dentro il libro. Materia e tecnica della semiotica letteraria
Alberta Zancudi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 110
"Dentro il libro" è una guida che svela i segreti del mondo dei libri: dalla saggistica alla narrativa. Esplora l’importanza del libro come oggetto, analizza le sue componenti fisiche e rivela il misterioso universo del contenuto e del significato. Alberta Zancudi esamina il ruolo fondamentale del lavoro editoriale e l’importanza dei lettori, l’altra faccia della medaglia del processo di creazione e fruizione di un libro. "Dentro il libro" riunisce le diverse anime del libro in un viaggio stimolante e illuminante. Concetti e teorie provenienti dalla semiotica, dalla narratologia e dalla retorica diventano accessibili grazie a esempi pratici, che rendono la comprensione del funzionamento di un libro un’abilità preziosa per navigare con sicurezza nel complesso mondo delle parole. Un libro per appassionati di libri che desiderino approfondire la loro conoscenza, per aspiranti scrittori che vogliano comprendere il processo editoriale e per chiunque miri a scoprire i segreti che si celano dietro la creazione di un libro.
Comunicare vuol dire fiducia. La comunicazione sociale per il cambiamento
Fabrizio Minnella
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 160
Qual è il compito della comunicazione e che ruolo svolge nei processi di cambiamento? Sono due interrogativi alla base di un originale viaggio nel mondo della comunicazione sociale, in cui informazione e percezione si confondono e i limiti si trasformano in opportunità. L’autore esplora le potenzialità della comunicazione sociale con un approccio analitico e pragmatico, partendo da esperienze ed esempi concreti maturati sul campo, con protagonisti il Terzo settore, la partecipazione e l’innovazione sociale. I processi di cambiamento sono fenomeni sociali, interessano tutti e ciascuno. E hanno a che fare con la narrazione. La comunicazione sociale riguarda il Terzo settore, la filantropia, le istituzioni e, sempre più, anche il mondo profit. Interessa le persone. Il volume si rivolge a coloro che nel percorso di cambiamento hanno o dovrebbero avere un ruolo di “narratore”: studenti, comunicatori, creativi, amministratori, dirigenti, operatori, volontari.
E/C. Rivista dell'associazione italiana di studi semiotici. Volume Vol. 41
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 596
Il titolo di questo volume è ispirato direttamente a Comment Vivre ensamble (2002), nome del corso tenuto da Roland Barthes a cavallo tra il 1976 il 1977 a Parigi presso il mitico – almeno per chi come noi si occupa delle scienze umane – Collège de France. Vivere insieme è un tema tanto ampio e attuale da essere al centro in alcuni dei congressi semiotici. Ma si mostra come complesso nella sua urgenza, soprattutto in un momento storico dove sono messe in discussione convivenze e coesistenze di società, culture e nicchie che, nel tentativo di accordarsi su uno statuto di realtà condivisa, finiscono in realtà per parcellizzarlo (Lorusso 2018). In gioco ci sono soprattutto idee di stare insieme al mondo diverse, per non dire diametralmente opposte, che riguardano quella che definiamo umanità, anche nella nostra relazione coi non umani, siano essi concepiti come natura o cultura tecnologizzata. È il tentativo di abbandonare il paradigma homocentrico per abbracciare quello che Latour (1991, 1999) ha definito in tempi non sospetti come collettivo: risultato di un processo in divenire e relazionale dell’agentività attanziale di attori umani e non umani, finanche non viventi. Altro tema centrale ripreso anch’esso nel titolo di questo volume, si tratta di un campo dove la semiotica ha forse più di ogni altra disciplina gioco facile, come se fosse nel suo elemento, tant’è che lo stesso Latour evidenzia l’influenza dell’impianto teorico greimasiano nel suo ragionamento sullo statuto degli attori non umani (Latour 2005; cfr. anche Peverini 2019, 2023). Ed è proprio un tema tanto aperto e allo stesso tempo necessariamente “collettivo” come quello del vivere insieme che ha creato un terreno fertile affinché la semiotica italiana potesse ulteriormente evidenziare quell’aspetto fondativo della disciplina, che secondo Saussure doveva consistere nella scienza che studia la vita dei segni nel quadro della vita sociale. I temi di questo volume ne sottolineano le potenzialità, spaziando dall’irrisolta questione del cantiere della TAV tra Torino e Lione nel contributo di Carlo Andrea Tassinari, alle scritte sui muri protagonisti dell’intervento di Tiziana Migliore; dallo statuto sociale e intersoggettivo dei regimi dietetici analizzati da Ilaria Ventura Bordenca, passando alla tavola come luogo di negoziazione del cibo come fatto sociale attenzionata da Alice Giannitrapani; dagli immaginari della fantascienza dei capitoli di Paolo Bertetti e Antonio Santangelo, alle pubblicità del cibo per bambini e animali da compagnia in quello di Beatrice Vanacore; dalle modalità di esporre le opere d’arte in museo indagate da Marc Barreto Bogo, Martina Grinello e Mirco Vannoni, al senso di un rituale liturgico in una chiesa ortodossa di Varsavia nel saggio di Francesco Galofaro, al vivere insieme a stretto contatto nelle case universitarie come nei casi di Valentina Gandini e Maria Giulia Franco. Senza dimenticare le nuove prospettive fertili per un approccio semiotico alle nuove frontiere delle tecnologie digitali come nelle ricerche di Giorgia Adamo, Marianna Boero, Margaux Cerutti, Valentina Manchia, Gabriele Marino, Giuseppe Gabriele Rocca, Francesco Piluso, Jenny Ponzo e Flavia Politi. Articolando anche diversi modi di pensare e fare la semiotica: dalla prospettiva più interpretativa dei contributi di Luigi Lobaccaro e Gabriele Giampieri a quello più generativa delle indagini di Giorgia Costanzo ed Elisa Sanzeri passando alle nuove frontiere dell’eco e della biosemiotica di Nicola Zengiaro ma anche, più in generale, dell’etnosemiotica e della sociosemiotica.

