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Passigli: LE OCCASIONI

I morti

I morti

James Joyce

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2021

pagine: 128

Ultimo racconto della raccolta “Gente di Dublino”, “I morti” (1907) ne costituisce anche una sintesi mirabile. Il microcosmo della festa natalizia alla quale il protagonista Gabriel Conroy partecipa diviene, per una di quelle illuminazioni proprie dei grandissimi scrittori, il luogo di una ‘epifania’ che anticipa i grandi temi di “Ulysses” (1922), facendo di questo stupendo racconto la realizzazione più compiuta del primo Joyce. Protagonista è sempre, naturalmente, il mondo di Dublino; come scrive Alessandro Gentili nella prefazione che accompagna la sua nuova traduzione di questo capolavoro di Joyce, «ogni personaggio di ogni racconto di “Gente di Dublino” impersona e manifesta la paralisi umana di quella città, quella società chiusa e fissa nell’immobilità di antichi provinciali modelli e consuetudini, repressa e mortificata dal dominio britannico e dal potere asfissiante della Chiesa cattolica». Tuttavia, non è un caso che questo racconto sia divenuto anche, e sempre più, un’opera a sé stante, e tale da fornire il materiale a John Huston per l’ultimo dei suoi grandi capolavori cinematografici, l’omonimo “The Dead” del 1987; perché se da un lato il racconto costituisce senza dubbio il coronamento dell’intera serie dei “Dubliners”, dall’altro sprigiona una sua autonoma potenza narrativa, tingendosi di un risvolto più metafisico, come se la presenza dei morti aleggiasse, dominasse e riempisse di sé l’intero quadro.
10,00

Breve storia della fotografia

Breve storia della fotografia

Walter Benjamin

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2021

pagine: 96

Può forse apparire singolare che uno studioso del calibro di Walter Benjamin si avventurasse nel 1931 a stilare la storia di una tecnica, quale quella fotografica, che non aveva allora che un centinaio d'anni o poco più, avendo Niépce e Daguerre fondato solo nel 1829 la prima società per lo sviluppo delle tecniche fotografiche. E ancora più singolare che il filosofo tedesco già parlasse in queste sue pagine di periodo d'oro e di declino dell'arte fotografica. Questa singolarità cessa tuttavia di essere tale non appena si cominci a riflettere su quanto sempre vi è di originale nella ricerca di Benjamin, costantemente tesa a individuare le origini, e insieme le potenzialità grandi o piccole, positive o negative, di ogni fenomeno studiato. Da questo punto di vista il lettore non mancherà certo di avvertire in queste pagine pionieristiche una forte vicinanza, e una prima messa a fuoco, a quell'indagine a tutto campo che costituisce uno dei capolavori del filosofo tedesco:"L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica", che vedrà la luce solo cinque anni più tardi. Anche e proprio in questa direzione, questo volume riunisce altri due scritti poco noti di Benjamin: il primo, "Novità dal mondo dei fiori", è concepito come recensione all'opera del fotografo Karl Blossfeldt (1865-1932), grande protagonista della fotografia applicata al mondo floreale; il secondo, "Lettera da Parigi", si concentra invece sul rapporto tra pittura e fotografia, riprendendo e sviluppando alcuni dei temi solamente toccati nel saggio iniziale.
9,50

Arsène Lupin e la collana della regina

Arsène Lupin e la collana della regina

Maurice Leblanc

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2021

pagine: 112

Un altro racconto del ciclo delle avventure di Arsène Lupin. l celebre ladro gentiluomo si trova alle prese con quattro intricatissime avventure, dalla collana già appartenuta a Maria Antonietta e che Lupin recupera e "restituisce" ai legittimi proprietari, alla truffa di cui egli stesso diviene vittima nella caccia ai milioni degli Imbert, all'omicidio della contessa con conseguente scomparsa della preziosissima perla nera, all'enigma dei riflessi intermittenti proiettati su una parete da un raggio di sole... Lupin deve dare ancora una volta il meglio di se stesso per venirne a capo, nella sua evoluzione da ladro scassinatore, anche se sui generis, a vero e proprio detective.
10,00

L'Horlà

L'Horlà

Guy de Maupassant

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2021

pagine: 96

Il 7 gennaio 1892, Guy de Maupassant viene rinchiuso in camicia di forza in una clinica alle porte di Parigi. Da quel momento, egli diviene soprattutto l’autore del racconto “L’Horla”, nel quale molti hanno voluto scorgere le avvisaglie della sua stessa alienazione mentale. Il racconto, nella sua seconda stesura del 1887, si presenta infatti come il diario di un uomo che, in preda ad allucinazioni, passa dalla paura alla pazzia, fino al probabile suicidio. Ma questo racconto aveva avuto anche una diversa prima stesura l’anno precedente, più breve di quella definitiva e diversa nella forma: non un diario in fieri, ma la confessione a posteriori del protagonista a un gruppo di alienisti. Se i punti di contatto sono molti, molte sono anche le differenze, tanto che si può parlare di due racconti in certo qual modo autonomi. Soprattutto, nell’”Horla” definitivo il dramma del protagonista si interiorizza sempre più: se nel primo racconto la minaccia pareva provenire da una sorta di alieno vagante per il mondo, ora tutto sembra giocarsi all’interno della mente alienata del protagonista. A completare questo nostro volume, un terzo breve racconto, “Lettera di un pazzo” (1885), che anticipa i temi dei due “Horla”.
9,50

Del piacere di leggere

Del piacere di leggere

Marcel Proust

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2020

pagine: 90

Apparso per la prima volta su «La Renaissance Latine» il 15 giugno 1905 e riutilizzato da Marcel Proust l’anno successivo come prefazione alla sua traduzione di “Sesamo e i gigli” di John Ruskin, lo scritto “Sulla lettura” rappresenta una delle più belle e profonde riflessioni sul ruolo che i libri assumono nella nostra vita. Proust vi racconta la propria iniziazione alla lettura, mischiando il ricordo delle sue prime letture con i luoghi della propria vita, in un racconto disteso il cui stile preciso e minuzioso affascina come alcune delle pagine più belle della “Recherche”. Completa questa nostra nuova edizione un altro breve saggio di Proust, molto meno noto ma non meno interessante, apparso su «La Revue de Paris» il 5 novembre 1920 e che divenne poi la prefazione all’esordio narrativo del giovane amico Paul Morand, “Tendres Stocks” (1921): un intelligentissimo quanto rapido excursus sui principali autori della sua formazione letteraria, che si presenta anche come un breve e sapido “manuale” di scrittura.
9,50

Morfina

Morfina

Michail Bulgakov

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2020

pagine: 64

Il racconto “Morfina”, che si ispira ad un’esperienza personale dello stesso Michail Bulgakov, apparve per la prima volta nel 1927, sulla rivista «Il lavoratore medico». Dopo aver assunto la morfina al fine di calmare una forte allergia, Bulgakov aveva infatti potuto sperimentare sulla propria pelle la tragica dipendenza dal farmaco, arrivando a farsi sino a due punture al giorno. Il racconto servì dunque allo scrittore anche per esorcizzare definitivamente quella penosa esperienza. Fatto sta che Bulgakov teneva tantissimo a questa sua opera, che, come è stato detto, forse mascherava anche i suoi sentimenti nei confronti della Rivoluzione d’Ottobre; e che, certamente, rappresenta uno dei racconti più perfetti del grande scrittore.
8,50

La condanna

La condanna

Fëdor Dostoevskij

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2020

pagine: 96

Il presente volume si compone di una serie di articoli compresi nel Diario di uno scrittore e scritti (pur inframezzati ad altri di diversa ispirazione) dall’ottobre al dicembre del 1876, e dunque a ridosso del grande lavoro per l’ultimo dei capolavori di Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov. All’origine di questi testi stanno due temi principali: quello del suicidio giovanile – in apparenza privo di vere motivazioni, ma che Dostoevskij scandaglia con la consueta profondità – e quello del caso giudiziario di Ekaterina Kornilova, la quale, alcuni mesi prima, aveva gettato da una finestra la sua figliastra di soli sei anni, rimasta poi miracolosamente illesa. I due temi si intrecciano e si allargano in una riflessione più generale che investe tutta l’etica dostoevskijana. Come scrive Marilena Rea nella prefazione: «Chi si suicida ha giocato fino in fondo la sua partita tra bene e male, la stessa che ricorre in tutti i romanzi di Dostoevskij. Nella visione profondamente spirituale che l’autore ha della vita, le pedine di questa partita si chiamano libertà, ragione, anima e Dio: l’uomo, in virtù della libertà di cui Dio lo ha dotato, è chiamato a scegliere il bene o il male, ed è proprio questo assunto a fargli correre il pericolo più grande, cioè perdere la dimensione spirituale della vita da cui discende la sua stessa libertà…».
10,00

La verità sul caso di M. Valdemar. Tre racconti mesmerici

La verità sul caso di M. Valdemar. Tre racconti mesmerici

Edgar Allan Poe

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2020

pagine: 80

L’opera di Edgar Allan Poe (1809-1849), per quanto continuamente frequentata da tantissimi lettori di tutto il mondo, rappresenta ancora oggi una miniera inesauribile di sorprese e rivelazioni. In questo nostro volume abbiamo raccolto tre racconti tutti incentrati su un tema tanto misterioso quanto affascinante, quello del mesmerismo. La fortuna delle teorie del medico tedesco Franz Anton Mesmer (1734-1815) era stata grande tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, e all’epoca di Poe era ancora vivissima, anche grazie ai suoi allievi, che approfondivano via via gli studi e le pratiche del magnetismo animale e, soprattutto, del cosiddetto “sonnambulismo artificiale”, che prevedeva l’induzione da parte del medico di stati di coscienza alterati (e che era in qualche maniera una sorta di “ipnosi” ante litteram). Tali teorie non potevano non affascinare Edgar Allan Poe, e i racconti qui riuniti – La verità sul caso di M. Valdemar (1845), Una storia delle Ragged Mountains (1844) e Rivelazione mesmerica (1844) – ne sono una bellissima testimonianza, in particolare nel tentativo di indagare i confini tra la vita e la morte, attraverso le appassionanti storie dei personaggi narrati. Completa il volume un commento dello stesso Poe intorno al dibattito suscitato da due dei racconti qui riuniti, apparso nel marzo 1848 nei suoi Marginalia.
9,00

Il racconto di Koni. La prima «Resurrezione»

Il racconto di Koni. La prima «Resurrezione»

Lev Tolstoj

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2020

pagine: 152

"Il racconto di Koni" rappresenta la prima stesura di "Resurrezione", il grande romanzo cui Tolstoj lavorò per molti anni fino alla versione finale apparsa nel 1899. "Il racconto di Koni" costituisce così la trama essenziale dell'opera definitiva, ma si può leggerlo anche come romanzo a sé, sia per lo stile rapido e conciso che lo caratterizza, sia perché il finale di questa prima narrazione è differente da quello del romanzo nella sua forma definitiva: qui l'interesse di Tolstoj si appunta quasi esclusivamente sul rapporto tra i due protagonisti, Nechljudov e Katuska, rapporto che si conclude con il loro matrimonio e con l'uomo che segue la moglie in Siberia, fino al finale trasferimento a Londra. Come scrive Mario Pomilio nella prefazione, «la Katuska di questa prima stesura... non ha bisogno d'attendere gli sviluppi e le amplificazioni cui verrà assoggettata al momento della stesura definitiva di Resurrezione per meritare di collocarsi a non grande distanza dalle maggiori creazioni femminili di Tolstoj, come Anna Karenina e la Natasa di "Guerra e pace"». Prefazione di Mario Pomilio.
16,00

Viaggiator curioso. Conversazione con Maria Pia Simonetti

Viaggiator curioso. Conversazione con Maria Pia Simonetti

Fosco Maraini, Maria Pia Simonetti

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2020

pagine: 105

Fosco Maraini (Firenze, 1912-2004) è stato certamente fra quei protagonisti della nostra vita culturale che più sfuggono ad una classificazione precisa. Antropologo, fotografo, orientalista, scrittore, grande viaggiatore, Maraini è stato soprattutto la felice incarnazione di un’idea di uomo che stenta a sopravvivere in un’epoca come la nostra, dove sembra che non si possa essere nessuno se non si possiede una collocazione precisa, un proprio biglietto da visita esistenziale. E forse questa è la ragione principale per cui Maraini resta, in fondo, e nonostante il fatto che sia facile anche oggi imbattersi nei suoi libri, nei suoi articoli, nelle sue fotografie, un personaggio ancora sconosciuto. Anche per questo motivo, venti anni fa avevamo chiesto a Maria Pia Simonetti di realizzare un libro-conversazione con Fosco Maraini, che allora si avvicinava ai 90 anni; ci interessava infatti mettere in luce anche gli aspetti meno noti di questo grande personaggio, alla scoperta di un’avventura umana che lo ha portato, a diverse riprese, ad avvicinare e a confrontarsi con mondi e culture profondamente diversi dai nostri. Ne era nato, dunque, questo “Viaggiator curioso”, un libro che negli anni ha avuto un notevole successo anche di pubblico e che ora ripresentiamo arricchito dalla prefazione della figlia Dacia e da un ricordo della stessa Maria Pia Simonetti: Maraini «viaggiator curioso» ci offre l’incantevole ritratto di un uomo che non ha mai voluto accontentarsi dell’apparenza delle cose o della testimonianza di seconda mano, perché il suo principio fondamentale è sempre stato quello di “andare a vedere”, vivere con i “vicini” di tutto il mondo, imparare la loro lingua, condividere le loro speranze e i loro problemi di ogni giorno. Prefazione di Dacia Maraini.
10,00

Appunti sulla melodia delle cose

Appunti sulla melodia delle cose

Rainer Maria Rilke

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2020

pagine: 86

Tra le pagine meno note dell’opera di Rilke figurano queste intense meditazioni scritte in forma di appunti, frammenti, e brevi racconti autobiografici, tra il 1898 e il 1919. Sul filo di una prosa intensa e immaginifica, solitudine e ricordi confluiscono in un desiderio di intimità con la voce delle cose. Una voce che, come un vento leggero, giunge da lontano nel presente dell’esistenza e si fa epifania, esperienza (Erlebnis) di una realtà che travalica, per fuggevoli istanti, il tempo e lo spazio del mondo ‘visibile’. È la «melodia delle cose» che, come nella pittura dei primi maestri del Trecento, si apre sullo sfondo luminoso di una storia di cui noi siamo solo dei «titoli in ombra». Dalla prossimità di un pensiero che interroga arte e vita al tempo stesso, affiorano immagini, ricordi, enigmatiche figure: giovani solitari, un vecchio rannicchiato su una barca, uno sguardo che accarezza le cose, ma che si situa ormai «dall’altra parte della natura», e infine il tentativo visionario di dar voce al suono arcano e impossibile della morte...
10,00

Vita di Beethoven

Vita di Beethoven

Romain Rolland

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2020

pagine: 112

Romain Rolland fu tra l'altro scrittore eccelso di biografie, genere al quale lo inclinava l'ansia di penetrare i motivi del genio, di indagare l'animo dei grandi creatori. Tra tutte, emerge questa "Vita di Beethoven", anche perché l'attenzione di Rolland per il grande musicista non fu mai superficiale o episodica, né d'altra parte può essere semplicemente ricondotta al suo generale interesse per la musica, testimoniato dall'insegnamento di storia della musica alla Sorbona: per tutta la vita, infatti, la figura di Beethoven costituì per lui una presenza costante e insieme un termine di confronto. E infatti, dopo quest'opera che, pubblicata nel 1903, riscosse un immediato, enorme successo, e che è ancora oggi una delle più penetranti letture della vita del grande musicista, Rolland tornò più volte sul genio beethoveniano con scritti ampi e tecnicamente agguerriti; ma nessuno dei suoi studi successivi poté raggiungere la potenza evocativa di questa pur breve biografia, non a caso considerata tra le opere più importanti dello scrittore francese.
10,00

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