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Solfanelli: Athenaeum

Il più grande centromediano mai esistito. Luciano Bianciardi e lo sport

Il più grande centromediano mai esistito. Luciano Bianciardi e lo sport

Sandro De Nobile

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2022

pagine: 152

Lo sport come proiezione di un desiderio mai sopito; lo sport come espressione di quell'io che alcuni studiosi hanno già definito "opaco"; lo sport come utopia ludica da affiancare all'erotismo, in assenza delle fallimentari utopie politiche; lo sport come evasione e svago, da vivere nell'intenso rapporto intergenerazionale padre-figlio; lo sport come scusa, per parlare d'altro. Sono, quelli appeni citati, soltanto alcuni degli aspetti dell'intenso rapporto tra Luciano Bianciardi e lo sport, un tema che lo scrittore maremmano attraversa certo con la passione del bambino preso per mano e portato allo stadio dal padre portiere, ma anche con l'occhio professionale di chi con la scrittura sportiva lavora, ad esempio nella fervida redazione de «Il Guerin Sportivo» di Gianni Brera, e di quella stessa scrittura si serve, riversandola nell'opus "maggiore" dei romanzi e dei racconti. Percorrendo i mille rivoli del corpus bianciardiano, dov'è difficile distinguere il finzionale dal non finzionale, il letterario dal giornalistico, tenteremo di dare corpo e vita a quel centromediano che lo scrittore non fu mai, ma che nondimeno vive nelle sue splendide pagine di sport.
12,00

Verga verista. Ideologia e forme narrative

Verga verista. Ideologia e forme narrative

Antonio Catalfamo

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2022

pagine: 208

Ad ogni anniversario, il pensiero e l'opera di Giovanni Verga si ripropongono come un «caso», la cui valutazione, da parte dei critici, è condizionata dal «contesto», in cui essa si inserisce. Così, in questo centenario della morte dello scrittore siciliano, il «riflusso nel privato», che domina la società italiana ormai da tanti anni, ha portato buona parte degli studiosi a riproporre, seppur in varianti ingegnose, letture di carattere formalista, lungo la scia dello «strutturalismo», del «post-strutturalismo», del «decostruzionismo» ecc., che mirano a mettere non solo «fuori campo», ma anche «fuori gioco», l'autore, per non affrontare la questione spinosa della sua «ideologia». Il presente volume vuole segnare una svolta, conducendo un'analisi «integrale» dell'opera del Verga, che, seguendo l'esempio di De Sanctis e di Gramsci, ma anche di Auerbach e della migliore tradizione filologica italiana (Pasquali, Timpanaro), evidenzi l'«unità inscindibile» che vi è in essa tra «forma» e «contenuto», vale a dire tra contenuti ideologici e forme letterarie, nella consapevolezza che le forme «estetiche» sono contemporaneamente forme «morali» e che la lingua ha in sé una inseparabile dimensione «ideologica», incorpora e veicola la concezione generale del mondo propria dell'autore.
15,00

L'ingannevole somiglianza. Traduzione e confronto contrastivo spagnolo/italiano

L'ingannevole somiglianza. Traduzione e confronto contrastivo spagnolo/italiano

Armando Francesconi

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2022

pagine: 424

Il presente volume nasce da un'esigenza sia didattica sia di ricerca ed è una nuova edizione, completamente rivista in tutte le sue parti, ed aggiornata con nuovi capitoli, della precedente monografia "I falsi amici: un confronto contrastivo spagnolo/italiano". In questa nuova versione si è cercato di porre maggiore attenzione ai problemi della traduzione spagnolo/italiano ed alle differenze delle due lingue nell'ambito della loro evoluzione storica. Per quanto riguarda la traduzione, nel capitolo finale si parla, appunto, dei metodi traduttivi con esempi presi da importanti testi letterari spagnoli tradotti in italiano, mentre il secondo capitolo, "La traduzione dei caratteri fonosimbolici del linguaggio", indaga su un aspetto poco approfondito negli studi sulla traduzione, ma di fondamentale importanza soprattutto per la traduzione letteraria. Anche nel capitolo quindicesimo viene affrontato un tema in ottica contrastiva, "La dislocazione nella sintassi spagnola ed italiana: aspetti testuali e traduttivi", su cui non esiste una corposa bibliografia nonostante sia in italiano, sia in spagnolo la dislocazione appaia fin dalle prime testimonianze linguistiche. Il capitolo dodicesimo sulla "Fraseologia" è un approfondimento della conoscenza dello spagnolo e della secolare civiltà di cui è stato espressione. Infatti, risulteranno utili sia al discente, sia al ricercatore, le indagini presenti sulle collocazioni, sui proverbi e refranes e sui loro equivalenti in italiano così da sviluppare quella "coscienza" contrastiva indispensabile in qualsiasi approccio di studio tra lingue simili (si tratta, inoltre, di un approccio originale se si considera che una fraseologia della lingua italiana è ancora in fase di sviluppo, e di conseguenza ancora non si è consolidata una tipologia fraseologica come in spagnolo). Infine, è necessario aggiungere che gli argomenti presenti in questa nuova monografia rispecchiano le ricerche che negli ultimi anni sono sempre più numerose nell'ambito del settore disciplinare L-LIN/07, Lengua y Traducción - Lengua española.
20,00

La differenza del segno. Una semiotica altra nel Giappone di Roland Barthes

La differenza del segno. Una semiotica altra nel Giappone di Roland Barthes

Gianluca Corrado

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2021

pagine: 280

A cinquant'anni dalla sua uscita, "L'empire des signes" di Roland Barthes continua a sorprendere. Testo sul calligrafismo in sé finito con cui la civiltà nipponica graffisce ogni aspetto della propria cultura, dalla cucina alla scrittura, dalle composizioni floreali all'organizzazione dello spazio, in controluce è un libro sui limiti della logica occidentale del segno, dominata dall'ansia del significato e da interpretazioni pronte a sistematizzarlo. Ne emergono un inno alla effervescenza di senso della semiosi orientale e l'auspicio di una rinascita del segno occidentale, invitato a emanciparsi dalla immancabilità di istanze semantiche. Ma, dato che in gioco vi è una concezione originariamente differente del modo di mediare le cose con le parole e i segni in generale, come fare perché lo stesso "Empire", nel profilare l'alter-natività giapponese, non riproponga di fatto l'ennesimo contenuto da adempiere, veicolato attraverso quel segno saturo, rapace e riduzionista che rimprovera all'Occidente? Ecco dunque la vera sfida nella caldeggiata palingenesi barthesiana: strutturarsi in un testo che cerchi il più possibile d'incorporare sulla propria significanza, prima che sul proprio significato, la differenza semiologica cui anela volgendo lo sguardo ad Est.
15,00

Pasolini «eretico solitario» e la lezione inascoltata di Gramsci

Pasolini «eretico solitario» e la lezione inascoltata di Gramsci

Antonio Catalfamo

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2021

pagine: 232

Pasolini temeva fortemente in vita di essere strumentalizzato dal potere, di rimanere vittima involontaria della capacità del sistema di metabolizzare anche le posizioni ad esso avverse e di trarne linfa vitale per la propria riforma interna e perpetuazione. Da qui certo suo estremismo polemico e certi atteggiamenti provocatori che potevano sembrare pose letterarie. Ma, dopo la morte, gli è successo di peggio. Assistiamo ad ogni anniversario alla sua «santificazione», quasi ch'egli fosse un fiore all'occhiello di quella società capitalistica matura di cui denunciò, con lungimiranza, tutti gli aspetti antidemocratici e, persino, dittatoriali. Questo volume si propone di contrastare le tendenze iconografiche, di qualsiasi segno, di studiare Pasolini nella sua umanità, nelle sue contraddizioni, nelle sue "fughe in avanti" rispetto allo stagnante ambiente culturale italiano, ma anche nei suoi legami inevitabili col passato, anche nelle sue forme "retrive" e "conservatrici". Un Pasolini "a tutto tondo", dunque, la cui opera va analizzata nella sua complessità ed articolazione, nel rapporto dialettico che esiste tra scritti in versi, romanzi, scritti teorici, scritti «corsari» e «luterani», opere cinematografiche, individuando i vari momenti della sua poetica ed estetica, tra i quali esistono certamente contraddizioni, ma, nel contempo, si può delineare una linea di sviluppo, una diacronia.
13,00

Il sottosuolo dei demoni. Filosofia e dissolvenza

Il sottosuolo dei demoni. Filosofia e dissolvenza

Pierfranco Bruni

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2021

pagine: 248

"Il sottosuolo dei demoni" è un libro di filosofia, ovvero di pensiero "forte" su temi di comparazione estetico-antropologica. Si tratta di un viaggio in un Novecento che non ha mai consegnato la sua eredità all'epoca successiva. Il moderno sparisce e ricompare con un magico sentiero la Tradizione. Restano fondamentali alcuni scrittori e alcuni filosofi che hanno accompagnato l'autore del libro nel corso della sua vita in un abitare linguaggi e misteri. Si attraversano vissuti di contaminazioni tra letteratura, antropologia, filosofia ed estetica. Leggendo il testo viene immediatamente alla luce il suo testamento spirituale e restano come solchi i nomi di Pavese, Zambrano, Eliade, Masullo, Weil, D'Annunzio e Dostoevskij. Altri segnano la via e ulteriori pellegrinaggi. Forse non fanno la vita, tout court, dello scrittore Pierfranco Bruni, ma diventano incisi nella carnalità dell'anima come anima carnale. Il titolo è già un sottolineare chiaro. Il "sottosuolo" e i "demoni". È un libro eretico? O forse di più o forse altro. È certo che la filosofia contamina tutto. Quella filosofia che è estetica ed è profondamente metafisica oltre il nichilismo. La figura di Dostoevskij resta centrale nel vissuto di un uomo e di uno scrittore che ha fatto della sua scrittura il tempo dell'esistere.
14,00

In viaggio con Dante e con la Commedia (1971-2021). Saggi, relazioni, conferenze, interviste, note di diario

In viaggio con Dante e con la Commedia (1971-2021). Saggi, relazioni, conferenze, interviste, note di diario

Dante Marianacci

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2021

pagine: 272

Questo libro è il racconto di un viaggio durato cinquant'anni, dai tempi dei primi studi universitari fino ai giorni nostri, che Dante Marianacci ha compiuto in giro per il mondo, sempre o quasi sempre con la Divina Commedia sottobraccio o nella valigia, in compagnia di molti amici, spesso illustri studiosi, che ha ospitato nelle numerose città nelle quali si è trovato a vivere ed operare, come Praga, Dublino, Edimburgo, Budapest, Vienna, Il Cairo, invitandoli a tenere letture pubbliche, conferenze, relazioni a convegni, o anche semplicemente intervistandoli. Ne viene fuori un ricco e ben articolato panorama sulla presenza di Dante Alighieri nel mondo che, in questa eccezionale ricorrenza del settecentesimo anniversario della morte, si pone come un originale contributo allo studio e alla conoscenza del Sommo Poeta. Contributi di Ulla Åkerström, Fortunato Bellonzi, Vittorio Bresciani, Piero Calì, Arturo Cronia, Charles Dedeyan, Joseph Farrell, John Freccero, Pamela Hardesty, Béla Hoffmann, János Kelemen, Alfred Noe, Pavel Linhart, Hussein Mahmoud, Vladimír Mikeš, József Pál, Giorgio Patrizi, Dagmar Reichardt, Jacqueline Risset, Michele Rovini, Géza Sallay, Piotr Salwa, Vittorio Sermonti, Hans Werner Sokop, Enrico Tiozzo.
15,00

Dante «Semimedioevale» e «Neo-Ghibellino». Società, cultura e «realismo figurale»

Dante «Semimedioevale» e «Neo-Ghibellino». Società, cultura e «realismo figurale»

Antonio Catalfamo

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2021

pagine: 208

In occasione del settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri, questo libro intende fare chiarezza sulla vita e sull'opera del «sommo poeta», soffermandosi su alcuni passaggi biografici fondamentali, intorno ai quali la critica precedente, anche nelle sue espressioni migliori, ha creato degli equivoci, oppure ha assommato inesattezze, in relazione alla posizione politica di Dante nella Firenze del suo tempo e nelle lotte che la dominarono, ai mutamenti radicali in essa intervenuti dopo la cacciata dalla città e nel corso del lungo esilio, durato fino alla morte, con l'approdo ad un «neo-ghibellinismo» tutto da definire nei suoi elementi caratterizzanti. Il volume approfondisce, inoltre, un contesto più ampio, rappresentato dal Medioevo, quale si manifestò, nei vari campi, a livello italiano e internazionale, individuando la collocazione specifica che in esso assunse Dante, tale da poterlo definire intellettuale «semimedioevale». Infine, l'autore sottopone ad un'analisi serrata il «realismo figurale» dantesco, quale si manifesta soprattutto nella Divina Commedia, passando in rassegna, in particolare, gli studi di Bruno Nardi, Erich Auerbac, Charles Singleton, Antonio Gramsci, e, da ultimo, Mario Alinei e Ugo Dotti, e indicando la presenza in essi di elementi critici da condividere e di altri da approfondire, rielaborare, precisare o, addirittura, contestare.
12,00

Text within context. A community study

Text within context. A community study

Franco Ferrarotti

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2020

pagine: 200

This community study aims at rediscovering the individual working-man beyond ideological stereotypes in his or her workplace and on the basis of his or her lived experience. Usually the history of the working class movement has been written from above by intellectuals self-appointed proletarians. Here the workers speak for themselves and the process of industrialization reveals itself as a multi-faceted reality. Far from rationalizing a tradition bound community, it appears at times perverted and subserving a familistic pre-rational orientation.
12,00

Domenico Tempio. Il «demone della poesia» e l'Illuminismo «reale»

Domenico Tempio. Il «demone della poesia» e l'Illuminismo «reale»

Antonio Catalfamo

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2020

pagine: 168

Per circa un secolo e mezzo Domenico Tempio è stato sottovalutato dalla critica, che gli ha cucito addosso l'abito troppo stretto del «poeta erotico», se non addirittura «pornografico». Questo luogo comune perdura a tutt'oggi, nonostante una parziale correzione di tiro, limitata a ristretti settori del mondo accademico e ad alcuni intellettuali che amano collocarsi fuori dal coro. Il presente volume si propone di rivalutare l'opera artistica del Tempio, concentrandosi soprattutto sul suo capolavoro, La carestia, penetrando nel suo mondo spirituale, verificando come in lui si riverberino le idee illuministiche, così come, al di là delle mitologie consolidate, si sono affermate concretamente in Francia, nonché nella specifica realtà italiana, e, in particolare, in quella siciliana, nella quale il poeta ha vissuto ed ha operato letterariamente, caratterizzata da notevoli ritardi di natura storica, economico-sociale, politica, culturale. Si propone, infine, di accedere al «demone della poesia» che, con irruenza, anima Domenico Tempio e gli permette di penetrare nelle viscere più profonde della sua terra, fino agli Inferi, le cui porte, secondo le tradizioni popolari, si aprono al di sotto dell'Etna.
12,00

Folklore di Calabria. Tradizioni e canti popolari acresi nella ricerca e negli studi di Antonio Julia

Folklore di Calabria. Tradizioni e canti popolari acresi nella ricerca e negli studi di Antonio Julia

Maria Luisa Minerva

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2020

pagine: 248

Fra l'amara presa d'atto del fallimento degli ideali risorgimentali e la pertinace speranza in un futuro migliore, Antonio Julia si fa convinto divulgatore della cultura popolare della Calabria e, in particolare, di quella di Acri, la cittadina nella quale era nato nel 1868, assai vivace culturalmente tanto da meritare l'appellativo di Atene della Calabria, ma che, per la penuria di strade e di moderni mezzi di trasporto, sarebbe rimasta ancorata a uno stato di torpore sociale e di forzato isolamento almeno fino ai primi due decenni del Novecento. La portata e la validità della sua ricerca, la sua competenza di studioso di tutto rispetto, unite a un atteggiamento di umana comprensione e di spontaneo senso di giustizia, si possono cogliere agevolmente in questo interessante e dettagliato lavoro di Maria Luisa Minerva, che, oltre a un esaustivo e preciso quadro della situazione degli studi di demopsicologia tra Ottocento e Novecento in Italia e al prezioso apporto dato in tale ambito disciplinare da intellettuali come Antonio Julia, contiene un ricchissimo corredo di notizie, testi e documenti, testimonianza orgogliosa e vitale di un passato dal quale, nel bene e nel male, scaturisce tutta la dignità e una più precisa forma identitaria del popolo meridionale.
14,00

Infanticidio. Violenza in una comunità di confine (sec. XVII)

Infanticidio. Violenza in una comunità di confine (sec. XVII)

Alessio Basilico

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2020

pagine: 168

Il ritrovamento del corpo di una neonata dà il via alle indagini della Corte vescovile di Teramo. L'anno è il 1653. La Controriforma viene applicata da alcuni decenni. I roghi delle streghe si sono spenti in Italia, ma le donne di bassa condizione sociale continuano a essere perseguite per un altro crimine tipicamente femminile: l'infanticidio. Proprio le indagini del 1653 consentono di indagare la vita di una donna: una vedova di ventisei anni. Con i metodi della microstoria, il libro segue numerosi altri personaggi che condividono con questa giovane una pesante quotidianità: la neonata che mette al mondo, forse uccisa, forse abbandonata senza essere battezzata, il padre di quest'ultima, figlio di un notaio, protetto dalla sua condizione sociale. Questi personaggi si muovono sullo sfondo di una comunità dominata da rigidi rapporti di potere, percorsa da violenza e prevaricazione, incattivita da carestie ed epidemie. I verbali del tribunale trascrivono questa storia, usando gli strumenti che gli sono propri: interrogatori, indagini, perizie. La tortura è l'ultimo atto a cui fa ricorso pur di accertare la verità.
14,00

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