Viella: Sacro/Santo. Nuova serie
Il saggio, il giusto, il pio. I racconti agiografici ebraici
Jean Baumgarten
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2005
pagine: 312
L'opera propone un tema finora assente dalla storiografia: l'agiografia ebraica. Partendo dalla tradizione ebraica, e in primo luogo dai testi biblici, l'autore segue il percorso storico attraverso il quale brevi racconti a carattere esemplare si trasformano con il tempo in autentiche narrazioni agiografiche e infine danno vita a specifiche raccolte pubblicate anche a stampa. Ma - a differenza dei santi della storia cristiana - il saggio (hakham) e il pio (hasid) nella cultura ebraica sono considerati come tali solo dalla propria comunità, a favore della quale agiscono in molteplici modi. Non sono infatti oggetto di un riconoscimento istituzionale; anzi, la loro esperienza si pone spesso in contrasto con le autorità religiose e con i rabbini. Il libro studia questo aspetto della storia delle comunità ebraiche, in particolare quelle ashkenazite dell'Europa centro-orientale nelle quali, a partire dalla prima età moderna, la pietà religiosa si nutrì di narrazioni incentrate su personaggi e figure d'eccezione.
Storia della santità nel cristianesimo occidentale
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2005
pagine: 427
Il culto dei santi fin dai primi secoli del cristianesimo ha rivestito un ruolo centrale dal punto di vista non solo religioso, ma anche sociale, politico e culturale. Se nel periodo delle origini si trattò di un fenomeno esteso all'intera area del Mediterraneo, a partire dal medioevo ha acquisito in Occidente caratteristiche sempre più specifiche, destinate ad accentuarsi nel mondo cattolico dopo la Riforma protestante e il Concilio di Trento. Affidandosi a sei specialisti del settore, il volume propone una trattazione sistematica della santità e del culto dei santi, considerati nella loro interazione, mettendo a fuoco i prodotti culturali - letterari e artistici che essi hanno ispirato, e che nello stesso tempo li hanno perpetuati.
Gregorio Magno. Alle origini del Medioevo
Sofia Boesch Gajano
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2004
pagine: 358
Il pontificato di Gregorio I (590-604) - a giusto titolo noto come Gregorio Magno - è qui considerato come momento fondativo del Medioevo. La sua identità sociale di aristocratico romano; la cultura; l'esperienza monastica; le capacità politiche e diplomatiche; la consapevolezza spirituale e morale della funzione pastorale, e insieme del prestigio e del potere inerenti alla carica di vescovo di Roma; l'azione a difesa dell'ortodossia; le capacità organizzative, amministrative, militari; l'ideologia e la prassi politica; l'azione missionaria presso gli Angli, rendono la sua figura centrale per ogni aspetto della realtà storica fra Tardoantico e Medioevo.
Esperienze religiose nel Medioevo
André Vauchez
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2003
pagine: 336
Frammenti di eternità. Corpi e reliquie tra antichità e medioevo
Luigi Canetti
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2002
pagine: 237
Erudizione e devozione. Le raccolte di vite di santi in età moderna e contemporanea
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2001
pagine: 367
L'arcangelo, il contadino e il re. Storia di un'apparizione fra psichiatria e politica nell'età della Restaurazione
Philippe Boutry, Jacques Nassif
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2000
pagine: 282
San Francesco d'Italia. Santità e identità nazionale
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2010
pagine: 296
Nell'ottobre 1926 le celebrazioni del settimo centenario della morte di san Francesco d'Assisi mettevano in moto il processo che portò alla "conciliazione" del 1929. A dieci anni di distanza, il 18 giugno 1939 Pio XII proclamava patroni d'Italia santa Caterina da Siena e san Francesco d'Assisi, che definiva "il più Santo degli italiani, il più italiano dei Santi". Nel nesso sempre più stretto che si instaurava in Italia fra patria e nazione, la figura del santo di Assisi assumeva, nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, un volto alquanto diverso dalla sua riscoperta romantica ottocentesca, e il francescanesimo si inseriva all'interno dei nuovi orientamenti del cattolicesimo. La storiografia, l'arte, il cinema, la radio, in Italia come all'estero, esploravano nuovi volti del Poverello.