Youcanprint: Narrativa

La drammatica esperienza di un testimone di Geova, anziano di congregazione, che lo ha portato ad analizzare la sua fede alla luce della verità biblica. Come può una persona che ha impiegato il meglio della sua vita ad una religione nella piena ed assoluta convinzione che fosse l'unica vera e approvata da Dio, ricredersi? La storia di un predicatore testimone di Geova che dopo aver insegnato a decine di migliaia di persone la "verità" dispensata dalla sua organizzazione religiosa, trova la pura verità biblica che smaschera false profezie e dottrine apostate del movimento settario di cui fa parte.

"Il volumetto contiene alcuni racconti pubblicati su internet, in un forum generalista. Chi ha esperienza di forum è consapevole che la lettura di un post (quale che sia il suo argomento) non può e non vuole durare più di pochi minuti. Impresa agevole se si tratta solo di fornire un'informazione o esprimere un commento, molto meno se si intende 'narrare' una vicenda. Raccontare una storia di senso compiuto, utilizzando poche frasi, è stata una sfida, non so se vinta in ogni occasione ma comunque sempre stimolante. Il protagonista di molti di questi raccontini è Mastro Titta, che altro non è che il nick, il nomignolo, utilizzato nei forum che ho frequentato. Ma Mastro Titta solo in piccola parte rappresenta l'autore; in realtà egli è una 'maschera forumistica' che vive di vita propria, con caratteristiche tutte sue. Ciò spiega il motivo per cui alcuni racconti sono scritti in prima persona, altri in terza. Non mancano peraltro racconti in cui tale personaggio non appare affatto" (Dall'introduzione).

Eccoci giunti alla fine, l'epilogo di un percorso cominciato qualche pagina fa e che si conclude - una conclusione sempre aperta, perché la letteratura, come la vita, non conclude - con il racconto delle vicende dei protagonisti dell'ultima avventura: "Giù il gettone". L'autore ci accompagna in un cammino costellato da difficilissime prove, quello della ricerca di sé, ma lo ha fatto alternando leggerezza e impegno, lasciando ai suoi personaggi il compito di parlare, agire e dare l'esempio attraverso la parola, la parola che scivola su carta e compone tre diversi percorsi, tre storie autonome e, allo stesso tempo, complementari: tutto qui, dicotomia e, infine, giù il gettone. Nel primo volume la ricerca coinvolge un personaggio pervaso da arroganza e malinconia prodotte dall'essere quasi privo di sentimenti umani; il secondo mette in scena pensieri e peripezie di un giovane perso tra il quotidiano e l'oltrevita, un adolescente come tanti che invece, come pochi, è alla costante ricerca di se stesso e di una entità superiore. L'ultimo episodio, ruota intorno al focus dell'io e della trascendenza, coinvolgendo un adulto alle prese con una totale incapacità di trovare il suo posto nel mondo. Un artista di strada - vagabondo nell'animo, prima ancora di esserlo per mestiere - ci accompagna nel suo quotidiano, donandoci brevi cenni, brevi riflessioni nate in presa diretta, da un'esperienza continua e sempre fresca del mondo e della gente che lo abita.

La saga d'Iveonte si compone di otto volumi. Innumerevoli sono le storie appendici, le quali vengono ad incastonarsi nella trama principale dell'epico racconto, come preziosi episodi permeati di raro pathos. Solo seguendo le varie parti, il lettore si rende conto di trovarsi di fronte ad una creatività inventiva ed espressiva mai assaporata prima. L'opera, pur spaziando in un tempo non riconducibile a un determinato periodo storico e in un'area geografica non definita, viene a snodarsi all'interno di varie problematiche. Queste, non di rado, sono identiche a quelle che investono l'uomo della nostra vita moderna. Gesta, amori e combattimenti vengono espressi ogni volta nella loro massima epicità, a volte inducendo il lettore ad emozionarsi, altre volte facendolo fremere di gioia o di sdegno, a seconda delle vicende umane che lo coinvolgono. A ogni modo, tutto ruota intorno al personaggio principale, ossia Iveonte, l'eroe del bene, il quale è sempre alla ricerca del male per debellarlo ovunque si trovi.

"Ci sono mari da naufragare treni da perdere bicchieri da svuotare notti da sciupare amori da ammazzare prima di capire questa cosa che chiamano vita."

Un inverno rigido come non se n'erano mai visti. Due storie parallele che s'intrecciano. Un commissario di polizia con un passato turbolento alle spalle e uno spietato serial killer che semina morte con un rituale macabro. L'oscuro passato e il difficile presente sembrano essersi dati appuntamento in una Cagliari sotterranea, terrorizzata e intirizzita, immersa in un'atmosfera scandinava, da obitorio. Gli anni '60 - i Kennedy, l'Apollo 11 e lo sbarco del primo uomo sulla luna, la buoncostume, il viale del vizio e la conturbante Dolores, la più bella di tutte, l'orfanotrofio Bambin Gesù, una clinica degli orrori - e il presente - organi umani barattati come pezzi di ricambio, decine di gatti che scompaiono, un veterinario particolare rinchiuso in manicomio con una terribile accusa - sono solo alcuni degli indizi su cui il commissario Giaime Delogu, aiutato dall'affascinante anatomopatologa Elga Bitti, dovrà indagare per dipanare una matassa intricata e tentare di salvarsi vita e carriera. Un susseguirsi di colpi di scena con gatti e cadaveri disseminati come tasselli di un complicato puzzle tutto da risolvere in una storia.

Con rammarico e disillusione, Krizia è costretta a lasciare la sua amata città, i suoi amici di sempre e, ahimè, il suo punto fermo: la famiglia. Una decisione sofferta ma necessaria per ritagliarsi un angolo di felicità in quella sua vita che oramai aveva perso ragion d'essere. A Roma Krizia ritroverà se stessa, la vera amicizia e l'amore; un percorso difficile e doloroso che la porterà però ad "aprire gli occhi", a comprendere il "suo" senso della vita, a trovare ciò che rende felice la sua esistenza indipendentemente dal "qui" e "ora".

"Un libro di fiabe dedicato ai bambini, ragazzi, e perché no, anche agli adulti, in grado di soddisfare: 'il fanciullino che è in me', come amava ricordare e definirsi Giovanni pascoli. Il fanciullino rimane piccolo anche quando noi ingrossiamo... Piange e ride senza un perché... Guarda tutte le cose con stupore e meraviglia... Riempie gli oggetti della propria immaginazione. In grado di raccogliere fiabe diverse, dove gli amici animali sono protagonisti nel bene e nel male, cui l'epilogo deve farci riflettere; non mancano alcuni accenni a principesse e principi, elfi , troll, folletti, maghe cattive ed esseri mostruosi. Da evidenziare infine, una fiaba, protagonista un comune, banale oggetto inanimato: il sasso."

"Le vicende raccontate in questo libercolo sono tutte realmente accadute e vissute in prima persona da chi le ha scritte, cioè io. Alcuni brevi passaggi sono stati volutamente 'romanzati' per creare un po' di pathos, senza che ciò, tuttavia, abbia impedito alla narrazione di rimanere perfettamente aderente alla realtà dei fatti. L'aforisma di Arthur Schopenhauer, riportato in prima pagina, mi ha dato lo spunto per l'impaginazione che volutamente non segue una sequenza logica legata alla successione temporale degli avvenimenti, bensì il semplice criterio di raccontarli nell'ordine in cui la mia mente li ha ricordati; una specie di elaborazione onirica in linea con la celebre massima del filosofo tedesco, che mi ha evitato la banalità di ripercorrerli partendo dai più datati per arrivare ai più recenti, rendendo la narrazione ancora più vicina a quella che fin qui è stata la mia esistenza, cioè un bel casino!" (Dalla prefazione dell'autore).

Anita camminava per le vie di Parigi pensierosa, aveva deciso di ritornare a Genova la settimana precedente ma, come usava fare da sempre, madame Roche l'aveva trattenuta in Francia per motivi di lavoro. Anita era una splendida venticinquenne, venuta a Parigi alla tenera età di quindici anni e con l'intento di realizzare il suo più grande sogno: entrare nel mondo della moda. Fortunatamente era riuscita ad entrare nel circolo di Madame Roche e a diventare una delle sue favorite tanto che la donna la fece sua assistente. Le strade erano gremite di persone, era come se tutta quella gente facesse parte di un puzzle. Questo le dava una sensazione di grandezza, un enorme e infinita grandezza che la faceva sentire solo una piccola particella appartenente ad un universo illimitato. Camminava, tutto le passava davanti ma niente riusciva a farla rinvenire da quell'oblio che momentaneamente le offuscava la testa. Un ricordo sfuocato le venne alla mente...

In queste pagine si sviluppa il 'mondo felice' per il quale molti di noi, pur senza averlo mai conosciuto in questa vita, provano da sempre profonda nostalgia: una dimensione globale permeata di armonia e autenticità. Un'odissea in piena regola si sviluppa in crescendo e accompagna il lettore in un territorio disseminato di spunti di riflessione sull'avventura dell'uomo e sul suo possibile ritorno alla saggezza che vive nel mondo naturale dal quale si è staccato. Qui si parla di vita: piante e animali vi sorprenderanno; e si parla di coscienza, delle ragioni e dei modi in cui è manipolata a livello globale, nonché della bellezza che è sempre pronta a generare.