Youcanprint: Poesia

Versi d'amore come versanti e versanti come versi d'amore. Nei disegni di André Masson, i corpi hanno l'aspetto di ondulazioni del terreno e di acque increspate. Con lo stesso senso carnale della forma, che tasta la polpa sensibile del paesaggio, Maria Fontana Cito vive la varietà dei Monti Sibillini come se fosse lo specchio multiforme dei suoi amori. I profili delle cime e gli incavi delle rocce lievitano, così, nella sua fantasia con l'ineffabile dolcezza dei volti vibranti che si aprono come valli nell'aura incantata di sempre nuovi sorrisi.

Amore sacro e amore profano trovano spazio e voce per esprimersi sulla carta, rimandando a significati e interpretazioni molto più profonde di ciò che rivelano le semplici parole. In un epoca in cui i veri sentimenti sono spesso lasciati indietro a vantaggio di una collezione di attimi di effimera magia d'amore, nell'anima si rinnova il desiderio di un'ascesi verso il sublime e verso l'essenza. "Rosa ardente" propone al lettore un gioco di prestigio poetico, un duello emozionale fra poesie d'amore di tipo sentimentale e platonico e poesie d'amore che rimandano alla passione fisica.

"Questo libro, è una raccolta di poesie, dove la penna, guidata dalla mente e dal cuore, mette in luce sentimenti, paure, emozioni della vita dell'autore. Una festa, una nascita, un amore, tutto può scaturire, la voglia di scrivere, di lasciare qualcosa di te. Le mie poesie sono nate sempre per l'amore per la mia famiglia, per i miei amici pelosi, per la natura bellissima e misteriosa."

Poesie che cantano le diverse sfaccettature dell'amore e i cui versi possono entrare a far parte della nostra vita. L'amore platonico, impossibile, l'amore erotico, l'amore coniugale, quello figliale, l'amore vero e duraturo, l'amore per la poesia, per la natura. Perché la nostra vita è costellata da diverse e innumerevoli forme d'amore e modi diversi d'amare.

"Oltre le radici" è il titolo della raccolta poetica di Morena Ferrazzi. "Oltre le radici" perché, prendendo le mosse dalla figura materna, la scrittrice va oltre ritrovando se stessa e il significato più profondo della propria esistenza. Morena si nutre dell'intesa amorosa con la madre, vivendo intensamente questa passione e riscoprendo e valorizzando il potere della linfa che l'ha generata e che oggi scorre dentro di lei: "Sei nelle mie vene". Anche se apparentemente la vita senza di lei è come una notte buia, Morena tuttavia sa che la madre è Luna piena che illumina le proprie notti: "Luna bianca" e "fiocco di neve" sono infatti alcune tra le innumerevoli immagini che le attribuisce. La Madre protegge e coccola le sue creature con la "ninna nanna" e d'altro canto Morena conserva e difende il ricordo della Madre: "Tu vivi nei battiti del mio cuore".

"Un titolo significativo per una raccolta di poesie altrettanto significative e importanti .La poetessa ligure Enrica Gugliotta raccoglie in questa breve opera ,liriche poetiche che nell'arco di diciassette anni dal 1998 al 2015 l'hanno accompagnata nel suo cammino personale di vita. Il suo poetare ha un suono crudo e reale che non cerca fronzoli o abbellimenti ma fuoriesce come un'onda sulla battigia; spumeggia il tempo necessario per bagnare i pensieri ,schizzando tutto il suo ribelle malessere affinché la realtà possa assumere i connotati di una rosea vita ,la cui fragranza ricordi quei meravigliosi roseti che guardano verso il mare. Neorealista e schietta nel suo scrivere di getto su temi che possono variare dal concreto all'astratto ,riconducendo il sunto alla sua personale voglia di vivere e di urlare al mondo che la vita è semplice come scrivere un verso poetico." (Maurizio Setti)

Sono pochi i poeti, che non si siano mai cimentati col tema "mamma", il quale costituisce una sorta di banco di prova, un esame di maturità, essendo uno dei temi più difficili, perché rischiosissimo, scivoloso, sdrucciolo; tira fuori a volte la parte più sdolcinata della nostra indole poetica, quella più melensa e retorica. Forse perché tale atteggiamento serve a sviare, a depistare i sentimenti ambivalenti che ogni relazione profonda porta con sé inevitabilmente. Si tratta di una relazione che apre uno spettro di possibilità infinite, non c'è solo la dolcezza, la tenerezza, l'accoglienza, il percorso è attraversato anche dalle possibilità di conflitto, rifiuto, paura, nostalgia, lontananza, prevaricazione, una gamma di sentimenti e situazioni che traccia curve dall'andamento incostante. È innegabile che il tema si presti ad una commozione condivisa, un affratellamento universale, eppure più si uniforma e più risulta insincero, o almeno parziale, perché offre una visione che copre solo parte dello spettro di possibilità e di varianti. Forse appunto se ci si impantana nel sentimentalismo, nella retorica, si vuole omettere, mascherare quanto di negativo, conflittuale, controverso, doloroso ha caratterizzato a volte il nostro rapporto con la mamma. Per molti poeti la poesia non è che espressione del sentimento. Certamente il sentimento costituisce un ingrediente fondamentale della poesia, ma non vi si identifica...

Si può mettere in rima una invocazione a una zanzara tigre, a una calza smarrita in un buco nero, al bacillo responsabile dell'acidità di stomaco, si può usare un registro leggero nel trattare un seriosissimo ricordo di liceo come l'argomento ontologico di S. Anselmo, o un registro grottesco nel commentare la morte di un criminale nazista? Cimentandosi in queste e altre stravaganti imprese, l'autore ha aggiornato le sue "cronache", con le quali aveva già dato conto di eventi quali la prodigiosa trasformazione di Bossi in fallo e di Calderoli in oloturia o le fuoriuscite notturne di Sallusti da una fossa, insieme ad altri più noti quali la telefonata notturna di Berlusconi alla questura di Milano o il trasferimento di tre ministeri a Monza. A tutti i personaggi di questi brani, l'autore esprime la sua riconoscenza, consapevole che senza le loro malefatte la sua opera non avrebbe mai visto la luce.

"'Un uomo disse di me' è la seconda raccolta poetica di Angelo Della Corte, dopo "Salutatemi con un sorriso" edita lo scorso anno. Questi versi toccano temi disparati, rispecchiando i sentimenti, i pensieri, le indignazioni, i timori dell'autore nei vari momenti della propria esistenza. Si nota, già dalla poesia che apre e dà il titolo alla raccolta, il disagio interpersonale che viene superato, però, da una parte comprendendo ed accettando le debolezze umane dall'altra incitando al miglioramento dei rapporti stessi. La cifra personalissima dell'analisi antropologica continua ed approfondisce la ricerca nell'intimo dell'io, approdando a risposte di valore generale o particolarissime. Mentre, nell'esame della convivenza umana, alcune poesie, sottolineando il fallimento dei sistemi ideologici dello scorso secolo, guardano al superamento della concezione razionalista e materialista della società. Pur scettico su un ravvedimento prossimo dell'umana socialità, l'autore tende con vigore verso il raggiungimento di tale meta, rivolgendosi anche a chi, della società, assume la guida politica ed etica. Dando peso e centralità all'Uomo, smarrito e confuso per il diffondersi dei disvalori, Angelo trova linfa ispiratrice nelle proprie emozioni, per riannodare la memoria ad un futuro che vorrebbe migliore."

Una raccolta di testi poetici scritti ricordando viaggi avventurosi nelle regioni italiane ed in Europa. Il tutto misto a "esperienze" davanti alla tv fatte sul divano a tre posti del salotto, con i figli che avidamente richiedono di sapere cosa ne è stato di anni passati.

Immagini e parole in versi. Un fenomeno evocativo che aziona la mente ed il cuore, che permette di affrontare un cammino interiore fatto di emozioni e prove. Si possono osservare le immagini e leggere le parole evocative o compiere il cammino indipendente dando il modo all'emozione di potersi librare.