Youcanprint: Poesia

"'Fari rubati' è una raccolta di pensieri, impressioni, stati d'animo. Perché questo nome? Perché il faro davanti al mare rappresenta per me l'uomo davanti all'immensità dell'esistenza, una luce nella notte che illumina la vita e taglia il mare nero. Quando cale il sole inizia la sua vita. Troppi fari vengono spenti e non più riaccesi: 'Fari rubati'."

Le stagioni del cuore non hanno fine, si rinnovano sempre; a volte sono gelide e piene di tempeste, altre volte sono ricche di sole e di speranza. Non è il solo battito di un cuore a rendere viva una persona, ma anche la sua capacità di provare emozioni, di perseguire il coraggio dell'amore, di conquistare la libertà. Questa raccolta è un viaggio in versi attraverso l'amore appassionato e autentico, l'amicizia profonda capace di andare oltre la vita, le lacrime e i sorrisi, il gelo sferzante delle delusioni e della sofferenza che lasciano spazio all'arcobaleno, ai battiti del cuore innamorato, alla felicità riscoperta nelle piccole cose, alle migrazioni emotive verso mondi paralleli. È il ciclo delle stagioni, è la vita di ognuno di noi.

La voglia di sentirsi libera di pensare al proprio divenire. Sentire la vita che scorre nei versi e riconoscersi in essi, come un'altalena di emozioni e sentimenti che non smettono mai di pulsare nelle Emozioni in petali, i versi della poetessa Flora De Biase.

"La ricerca del senso, e il vuoto ogni qualvolta esso appare all'orizzonte. Comincia così il viaggio di una storia senza racconto, di un cuore asfissiato e dal sole denutrito. Una raccolta che ci manda gli echi di un crepuscolarismo ruggente come ci insegna l'ironia di Gozzano e il forte simbolismo di Campana. Parole scolpite nel marmo dei sentimenti attraverso una poesia che rinnova e rende consapevoli, una poesia che canta solo per chi ha il cuore aperto e pronto ad ascoltare note dimenticate, profondamente attuali."

"Scritto in un ampio arco di anni, 'Lontananze' raccoglie le poesie di un'intera porzione di vita. La poesia che Angela Federica Ruspini offre ai lettori, con parole scandite e versi brevi, si rivolge sempre a un altro, la persona amata o solo desiderata, la parola umana a cui affida il suo essere intimo. Ma questo altro evocato e cercato sempre si nega alla presenza, per mostrarsi nella forma del ricordo o dell'attesa: il padre, scomparso prematuramente, la persona perché si sottrae al dono del sentimento, la parola che sfugge alla pienezza del significato."

Un amore imperfetto genera illusioni, fantasie, ricordi piacevoli e più frequentemente stati d'animo cupi, che si confondono in un impetuoso torrente che non può, non deve esondare. (#.) è il tentativo di imbrigliare questo torrente con gli argini della rigida metrica della poesia giapponese, di scavarne l'alveo con la sintesi, rendendolo criptico quanto inaccessibile e lasciando che le turbolenze si dissipino nella profondità.

Alcuni versi si vestono di un'impressione, alcune fughe in vere e proprie istantanee, magiche estrusioni, improvvisi lampi, pugni come carezze, una catartica ed espressiva tempesta, di esortazioni intimistiche e scaglie di vetro che luccicano al sole (...) intensi "Minuti" per rendere la poesia un 'monumento' umano, implacabile e impossibile da lasciare al caso. Sensazioni e tentazioni che servono per descrivere l'indole poetica dell'autore, senza tanti rigiri di parole. Materiale ultimo in ordine di tempo con qualche chicca del passato; 'riprese e rimandi' strettamente descrittivi ma sempre vive ed esaltanti nella loro 'nuda' identità. L'autore dice a proposito di questa opera: "ogni mio libro è una fine e un inizio, un inizio e una fine al contempo... sono 'Minuti' di assoluta evasione creativa!"

"'Se davvero vuoi scoprire l'anima / di quel felino che ti passa accanto / devi chiedere ad Amber [...]' così inizia la silloge poetica di Anna Maria M. Zanetti che, dal sogno alla realtà, da descrizioni di paesaggi domestici ad altri più lontani o trasfigurati dall'aura del ricordo, da invettive contro chi pensa solo al proprio tornaconto a parole d'amore verso chi ha, o ha avuto, un posto speciale nella sua vita, cammina, corre e sosta mano nella mano con il lettore che si riconosce e riflette sul proprio vissuto abbandonandosi alla lettura dei musicalissimi versi dell'autrice" (Anna Luisa Manca).

"Quando ho iniziato a scrivere 'Della luce non conosco il mistero', mi trovavo presso il monastero di Bose a Ostuni. La vita monastica, per molti, sembra una vita facile, ma non è così! Molte sono le giornate in cui, pur pregando e vivendo in fratellanza, la mia mente diceva: 'Dio mio, Dio mio, perché mi ha abbandonato?'. Questo grido disperato, ha risuonato più volte nel mio spirito; e accade pure ora che non conduco una vita monastica. Questo 'scritto esistenziale', è il dialogo speciale di un figlio con un padre, ma non un figlio qualunque, né un padre come tanti. Il protagonista potrebbe essere ognuno di noi, ogni persona che vive nel tormento di non trovare risposte alle domande che affollano e assillano il suo cuore, la sua mente, la sua anima. Un uomo per certi versi tormentato, disperato... Il padre, invece, è Lui, l'Unico, il Padre Celeste, nella sua veste di genitore misericordioso. Se siamo sinceri con noi stessi, dobbiamo ammettere che durante il cammino cristiano (chi può dirsi cristiano se non colui che si sforza di imitare il Cristo?) è facile smarrirsi e perdersi. Così in un lampo, la luce sembra essere soffocato sotto il peso del nulla... una condizione tremenda che ci spinge verso l'ignoto e l'indefinito." (Luca Farruggio)

"Il tema dominante di questo mio nuovo lavoro letterario è il tradimento non fisico, ma mentale."

I pensieri si rincorrono e fanno a gara per rimanere incastrati nella rete della mente di Valentina. I lettori potranno trovare qua dentro tutto ciò che vorranno: amore, speranza, riflessioni, passioni, curiosità e tanto altro. E per i più piccoli: divertenti fiabe e brevi racconti con personaggi insoliti, tutto frutto della mente di Valentina.