Del Vecchio Editore
Poesie
Aldo Capitini
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2017
pagine: 288
Capitini, maggiormente conosciuto in Italia per il suo impegno civile, di filosofo e pedagogista, fu poeta e letterato fine e rivoluzionario. Nella poesia vede «un atto di apertura illimitata, di contro alle chiusure, alle forzature, agli irrigidimenti», fino all'incontro con la religione, che per lui, fin nelle prime riflessioni filosofiche, è crogiuolo di un'anima infinitamente aperta. Quella di Capitini è dunque un'esperienza poetica di certo singolare: appassionato lettore di poesia, amò anche autori che avrebbe poi rifiutato, come i futuristi; s'interessò alla letteratura straniera, soprattutto ai classici e fu affascinato da autori a lui contemporanei, quali Luzi e Sereni. Influenze, interessi e affinità che condurranno tuttavia a un'esperienza poetica decisamente autonoma e particolare. Come afferma Daniele Piccini nell'introduzione a questo volume: «La scrittura poetica di Capitini emana un alone di solitudine, di irreparabile distanza, che chiede al lettore un'immersione fiduciosa e una sospensione di consuetudini e aspettative consolidate». Sono versi che, proprio nello sfumare l'eccezionalità, si aprono al desiderio comune di una poesia che vuole includere e non escludere, e resta l'espressione di una voce ancora oggi originale nelle scelte e significativa nel messaggio.
Italia
Fabio Massimo Franceschelli
Libro: Copertina morbida
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2016
pagine: 269
Italia. Giorni nostri. Nessuno può essere sicuro del proprio posto di lavoro. Diciassette lettere di cassa integrazione, più una - giustificatissima - di licenziamento, devono essere recapitate ai rispettivi destinatari. La consegna di tali missive scatena una rocambolesca girandola di avvenimenti, intrecciandosi alle minute vicende di un grande centro commerciale alla periferia di una città del Sud che affaccia sul mare, dove "si parla un dialetto stretto stretto fatto di ì, ù e ò accentate". È l'imponente supermercato La Cattedrale il microcosmo in cui si snodano i destini dei personaggi: un direttore connivente e succube del potere mafioso locale, un manager freddo e insensibile alla sofferenza dei lavoratori, che però si rivela anche ingenuo e sprovveduto, un attempato dongiovanni ossessionato dal sesso, una giovane promoter frustrata da un lavoro indecoroso, un sindacalista incapace di far fronte alla crisi, una guardia giurata perseguitata dai gabbiani, un ex artificiere ossessionato dall'11 settembre, e infine Italia, ostinata vecchina affondata nel proprio oscuro dialetto, che, apparentemente ai margini della modernità, sarà testimone coriacea del maelstrom degli eventi.
Una morte sola non basta
Daniela Alibrandi
Libro: Copertina morbida
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2016
pagine: 404
Roma, anni Cinquanta. L'Italia si sta lasciando alle spalle l'orrore della guerra, e si avvia a grandi passi verso gli anni del boom economico. Due uomini si incontrano su una panchina dell'ospedale San Camillo. Due storie si incrociano per pochi minuti per poi proseguire parallele e distanti. Anni Settanta. Il sogno del "miracolo italiano" lascia il passo alle contraddizioni e ai fermenti della rivoluzione sociale e dei movimenti giovanili. Due ragazze, poco più che adolescenti, si conoscono. Segnate, ognuna a suo modo, dalla violenza e dal silenzio di chi avrebbe dovuto proteggerle, continuano a collezionare errori e profonde delusioni. Nell'amicizia che si instaura, riconoscono entrambe la possibilità di un reciproco riscatto, che porterà a un epilogo imprevedibile. Sullo sfondo, si staglia la città eterna in continuo mutamento, che con le sue atmosfere e i suoi linguaggi commenta le fragilità e le contraddizioni di un'intera epoca e del Belpaese. In una narrazione limpida, senza artifici, che si sviluppa in un crescendo ininterrotto, seguiamo Ilaria e Michela in un impietoso viaggio alla scoperta della costruzione del male, che nulla concede all'ipocrisia o all'ipotesi d'innocenza.
Il coltello che ricorda
Hilde Domin
Libro: Copertina morbida
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2016
pagine: 461
Hilde Domin è una delle voci poetiche più significative della seconda metà del Novecento e, negli anni Settanta-Ottanta, una figura centrale nella discussione letteraria tedesca. Nel 1987, in occasione del suo settantacinquesimo compleanno, Fischer dà alle stampe la raccolta "Gesammelte Gedichte" ("Poesie in raccolta"). La selezione, curata dalla Domin stessa, comprende una nutrita scelta di poesie scritte tra il 1951 e il 1985, tratte dalle raccolte già pubblicate con l'aggiunta di alcuni testi inediti o comunque fino ad allora difficilmente reperibili. "Gesammelte Gedichte" viene pubblicata in concomitanza con il ciclo di lezioni di Francoforte tenute da Hilde Domin (1987/88), a cui dà il titolo "La poesia come momento di verità". In seguito, la poetessa darà alle stampe la raccolta "Eppure l'albero fiorisce", ultima delle sue antologie poetiche e una versione rivista di "Ti voglio", nel 1995. In questo volume, il terzo della serie che Del Vecchio Editore dedica alla poetessa, si dà conto degli sviluppi letterari di Hilde Domin negli ultimi anni della sua attività poetica, presentando al pubblico italiano un compatto insieme di testi autobiografici, teorici e lirici, che si commentano e presentano gli uni con gli altri rendendo evidente la compatta organizzazione del pensiero creativo e filosofico di Hilde Domin.
Breve diario di frontiera
Gazmend Kapllani
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2015
pagine: 220
In questo "diario minimo" Gazmend Kapllani ci restituisce tutta la sofferenza degli albanesi che hanno attraversato il confine con la Grecia negli anni Novanta. Con mano leggera lascia che ci scorra sotto gli occhi la surreale volontà di dare un senso all'abbandono della terra natia, che in questo specifico caso è la fuga, il passaggio attraverso la cortina di ferro. In ogni capitolo, il doppio punto di vista - di chi è in Albania e di chi, esule, se ne allontana - mette in evidenza con sarcasmo, e senza fare sconti, la kafkiana condizione dell'Albania sotto il regime comunista: spie che controllano i programmi televisivi dei vicini, statue monumentali di Enver Hoxha, un dittatore troppo dittatore anche per i dittatori, e i bunker sulla spiaggia pronti per resistere a nemici che però non si presentano mai. Accurate, asciutte, intrise di humour nero, le descrizioni dell'assurdità e della rivolta alla tirannia compongono un quadro ironico e partecipe della condizione dell'esule, in cui il particolare dialoga con l'insieme e si fa narrazione universale, come in un dipinto di Bruegel. La "sindrome delle frontiere" inizia con l'abbandono del Paese e si sviluppa nella "nevrosi del successo", un successo che conferisce il diritto a restare nella nuova terra, per giungere a un'amara riflessione sui migranti di seconda generazione, condannati ad amare e odiare contemporaneamente il loro Paese.
Della mutabilità. Testo inglese a fronte
Jo Shapcott
Libro: Copertina morbida
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2015
pagine: 155
Il ritmo dei versi di Jo Shapcott è rapido e insieme ondeggiante, il suo linguaggio sensoriale e intellettuale è insieme enigmatico e diretto, difficilmente incasellabile, con richiami a Chaucer e a Rilke. La sua poesia, sebbene di rado apertamente autobiografica, non manca di toccare gli aspetti traumatici della sua vita, la malattia che l'ha colpita nel recente passato, gli eventi e le vite di chi intorno si muove e cammina sulle vie di una solitudine data da osservazione ed empatia. Spesso l'avvicinarsi al dettaglio si spinge fino alla fusione. E così raggiunge un estremo e lucido distacco, l'universalizzazione della singolarità. In alcuni componimenti, l'elaborazione poetica dell'esperienza autobiografica è presente e chiara: in "Procedimento" la descrizione del sapore amaro delle mandorle, che rimanda al pericolo della morte, si tramuta, sorso dopo sorso, in una sorta di inno al tè, e rivela la gratitudine per la possibilità di poterne ancora gustare il sapore, per arrivare al metaforico accenno a una nuova capacità percettiva che rivela un'identità rinnovata, e alla gioia del poter ancora avvertire l'energia e la potenza salvifica della poesia.
Impronte
Hasan Ali Toptaş
Libro: Copertina morbida
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2015
pagine: 400
Ziya sale in ascensore. Ha in mano le chiavi del suo appartamento, pronto a riconsegnarle perché ha deciso di allontanarsi dalla frenesia ripetitiva della città, di andar via dall'enorme centro urbano in cui trascorre le sue giornate, segnato dal terribile momento in cui un attacco terroristico gli ha portato via moglie e figlio. L'angoscia esistenziale non gli lascia tregua. Sono passati trenta lunghi anni dal servizio militare, ma solo ora ha deciso di accettare l'offerta del suo vecchio commilitone Kenan, che all'epoca gli aveva descritto con nostalgia e incanto il villaggio in cui era cresciuto e aveva vissuto. Dopo gli anni della leva, Kenan vi si è ristabilito, ed è lì che è pronto ad accogliere Ziya. Gli ha preparato con grande cura e dedizione una piccola casa e un giardino. Ma, una volta arrivato nel villaggio, a Ziya sembra che la pace a cui anela non sia neanche laggiù: e allora si fa strada tra le ragnatele della memoria, per tornare al tempo in cui lui e Kenan hanno difeso il pericoloso confine turco-siriano, ai soprusi perpetrati dagli ufficiali, ai compagni filosofi uccisi negli scontri con i contrabbandieri, alla miseria del Sud-Est, alla ricerca del motivo per cui il suo vecchio amico si senta così stranamente in debito con lui.
Il karma del pinolo
Bigio
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2015
pagine: 220
Dall'agghiacciante possibilità del male alla lucidissima visione dell'essere umano di un paziente psichiatrico che si crede Dio; dal mistero d'un singolare negozio di tè alla banalità di una gita in campagna. E ancora: cosa ci fa un gruppo di angeli nel soggiorno di una tranquilla vecchietta? Com'è possibile che le persone spariscano una a una da un quieto ufficetto postale di provincia? E quale evento straordinario ha fatto riversare in strada l'intera cittadinanza, le televisioni e le autorità locali?
I mondi reali
Abelardo Castillo
Libro: Copertina morbida
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2015
pagine: 261
Vecchiette multimilionarie, barboni, adolescenti, criminali, i personaggi più disparati prendono vita nei racconti di Castillo, perfettamente intagliati nel linguaggio, riportando continuamente in primo piano lo sfondo di un'Argentina nitidissima e insieme fuori dal tempo. Storie perturbanti, kafkiane, del "limite", che hanno indotto la maggior parte dei critici a definire Castillo il più diretto erede di Julio Cortázar. In alcune storie, elementi fantastici si congiungono a quelli umoristico-polizieschi o, ancora, è la vita di coppia che si fa simbolo della battaglia di sopravvivenza quotidiana. Ma per quanto le storie dei cuentos siano attraenti e originali, è lo stile inconfondibile di Castillo a dominare la scena. Una lingua semplice, incisiva ed elegantissima, che danza tra registri colloquiali, linguaggio infantile, monologo allucinato, ma senza mai rinunciare alla coloritura porteña. Ecco che figure e caratteri si distinguono mano a mano nell'affresco, contribuendo alla definizione di un'immagine complessa, permeata da un'ironia grottesca che fa riflettere inevitabilmente sulla condizione dell'uomo contemporaneo e sulle infinite possibilità del reale.
Padre di Dio
Martin Michael Driessen
Libro: Copertina morbida
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2015
pagine: 252
Dio vive con la governante Bartje in una casa a forma di cubo. Impegna tutto il suo tempo nel miglioramento del creato, ma l'Uomo manda puntualmente all'aria i suoi piani. In preda alla frustrazione decide quindi di lasciare l'umanità a se stessa e di dedicarsi a passioni meno impegnative, come il fai-da-te e l'addestramento delle colombe, finché un pastore, Mosè, non irrompe in casa, dà una sbirciata alle bozze abbandonate della Genesi e sottrae i Dieci Comandamenti. È così costretto a interessarsi nuovamente delle sorti delle sue creature, ma stavolta, decide, sarà un Dio più severo. Dopo una prima avventura sulla terra all'insegna della dissolutezza, vuole coronare un suo vecchio sogno: quello di avere un padre che possa fargli da mentore. Cerca un ruolo che gli permetta di tornare sulla terra e di "aiutare gli uomini senza perdere la faccia". Sceglie quindi di rinunciare all'onniscienza e di incarnarsi in un bambino a cui spetterà il ruolo del Redentore. Giuseppe, padre prescelto dell'incarnazione di Dio, è consapevole dell'infausto destino che attende Gesù e, nel disperato tentativo di sottrarlo alla morte prematura e al disprezzo dei suoi contemporanei, lo rapisce. Insieme, padre e figlio tentano di raggiungere il confine dell'Impero romano, dando inizio a un viaggio biblico dai toni on the road. Intanto, nei cieli, la fuga getta nello scompiglio gli angeli, che a Gesù preferiscono il carismatico Giovanni, cugino del Messia...
Kruso
Lutz Seiler
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2015
pagine: 608
È il 1989, le due Germanie sono ancora divise. Ed, studente di letteratura a Halle, ha perso la sua ragazza in un incidente. Dopo alcuni mesi passati a seppellire il dolore sotto "scorte" di versi imparati a memoria, decide di "saltare giù": riordina con cura la sua stanza e parte per raggiungere Hiddensee, quell'isola leggendaria del Mar Baltico - il mare dell'Est - che, si dice, è fuori dal tempo. Dopo alcuni avventurosi giorni a vagare sull'isola trova impiego e alloggio come sbucciatore di cipolle alla locanda All'Eremita, un albergo ristorante gestito da Werner Krombach, che si considera capitano di una nave di cui il personale composto da filosofi, poeti e professori universitari costituisce l'equipaggio. Una notte, incuriosito dai rumori, Ed sgattaiola fuori dalla sua stanza e si trova immerso in una singolare atmosfera da sabba notturno. Che accade quando l'oscurità cala sull'Eremita? E chi è questo "Crusoe" di cui tutti parlano? E proprio il giorno dopo Ed incontra Alexander Krusowitsch - è lui, Kruso, uno strano russo-tedesco dalla pelle e i tratti di un sudamericano, maestro di cerimonie e padrino dell'isola, che inizia Ed ai rituali dei lavoratori stagionali e alle regole che governano le loro notti, accogliendolo come un Venerdì che pian piano gli diventa indispensabile. Gradualmente Ed scopre che all'Eremita, sull'Arca, scorre un tempo che traccia una linea diversa dal tempo del mondo di fuori...
Come un film francese
Roberto Saporito
Libro: Copertina morbida
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2015
pagine: 134
Cosa ci fanno e come ci sono finiti uno scrittore in crisi creativa, paranoico e leggermente sociopatico, e una diciassettenne problematica e fuori controllo, in un pomeriggio estivo a Père-Lachaise, davanti alla tomba di Marcel Proust? Lei in cerca di una libertà indefinita e disperata, lui, con cinque romanzi, molti premi e pochi soldi all'attivo, finito a insegnare scrittura creativa all'università. Un incontro, una storia come un film in tre tempi, spiazzante, impietoso e insieme ironico e tagliente; un romanzo in cui il sogno e la finzione letteraria si intrecciano e si sostituiscono al reale, a restituire la sottile atmosfera di decadenza di un ambiente culturale e lo sfaldamento non solo di una classe privilegiata, ma di un clima sociale che crolla su cliché, luoghi comuni e idiosincrasie. Si legge d'un fiato, annuendo compiaciuti con il professore durante le sue lezioni ai giovani rampolli della società bene, osservando con tenerezza Lea, storcendo il naso di fronte alla teoria di macchine e abiti costosissimi o alle riunioni di redazione d'una casa editrice, riconoscendo negli ambienti la polvere sottile di un'epoca in discesa rapida verso l'assuefazione a tutto.