Fotografia e fotografi
Nella natura selvaggia. Incontri ravvicinati con animali e paesaggi da salvare
David Yarrow
Libro
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2017
pagine: 338
Mario De Biasi
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2016
pagine: 278
Il volume è composto da un saggio curatoriale che mette a fuoco, nelle diverse declinazioni, lo stile inconfondibile del maestro, fatto di eleganza, intensità, evocazione, equilibrio e invenzione con la puntuale disamina critica della sua vastissima produzione che spazia dal fotogiornalismo alla fotografia astratta. Mentre a Roberto Cotroneo è stato affidato il compito di collocare la figura nel suo tempo indagando la rilevanza storica della sua opera. L'album visivo documenta infatti in tavole a piena pagina i coraggiosi reportage di attualità. Una discreta ma profonda introspezione psicologica si coglie nei numerosi, memorabili ritratti dei personaggi più celebri del mondo dell'arte, del cinema e della letteratura. Il volume comprende anche una nutrita serie di apparati a cura di Silvia De Biasi: una biografia illustrata con fotografie anche inedite, una antologia critica, l'elenco delle personali.
Il mondo di Steve McCurry
Steve McCurry, Gianni Riotta
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2016
pagine: 245
Il mondo di Steve McCurry ha confini lontanissimi, preclusi al comune viaggiatore. Dagli altopiani gelidi dell'Afghanistan, ai torridi deserti africani, dalle tormentate città dell'America Latina, alle soavi piazze d'arte italiane. E nel suo mondo non è raro incontrare abitanti apparentemente inusuali, apparentemente diversi, che tuttavia, almeno in parte, sono riflesso e specchio di tutti noi. Perché siamo noi quelli che abitano le fotografie di Steve, siamo noi che osserviamo l'avanzata di un convoglio russo, che giochiamo in strada, noi camminiamo per sentieri impervi in Nepal, siamo noi i monaci che passeggiano sotto la pioggia, noi siamo la Ragazza afghana che guarda l'obiettivo con dignità e incertezza. A raccontarci questo nostro mondo, a raccontarcelo davvero, è un giornalista di razza, viaggiatore e ramingo almeno quanto Steve, è Gianni Riotta il nostro press pass per luoghi remoti eppure vicinissimi: lo sguardo del reporter incontra quello del fotografo. Gianni Riotta discute con Steve McCurry e le voci si intrecciano, si mischiano, ognuna con diversa forza e portamento. Il racconto di Steve, che si sofferma su momenti e luoghi, passaggi e rischi, grazie alla voce di Gianni diventa racconto delle turbolenze non ancora passate, di un mondo ancora prigioniero di incertezze e dolore. Due voci forti che parlano della fotografia, spunto entusiasmante per capire il presente e le ragioni di alcuni fra gli scatti più iconici del nostro tempo.
I grandi fotografi
Juliet Hacking
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2015
pagine: 304
"Ridurre circa 180 anni di produzione fotografica (si pensi che il solo Cartier-Bresson produsse di più di mezzo milione di negativi in un'unica vita) a meno di quaranta nomi, significa che le biografie presentate qui appartengono a coloro che sono passati alla posterità. I trentotto artisti rappresentati in queste pagine hanno tutti creato immagini straordinarie servendosi della fotografia. Ma non sono assolutamente i soli grandi fotografi esistenti. Lo scopo di raccontare queste vite è quello di rammentare al lettore alcuni dei piaceri e dei valori della biografia nel suo rapporto con la storia dell'arte: non solo la sua accessibilità e il suo interesse, ma anche il suo ruolo di correttivo alla moda attuale delle cronologie (con la loro natura sedicente fattuale). Spero che questi brevi saggi aiutino a controbilanciare l'idea dominante secondo cui la biografia è anti intellettuale. Anche se l'aforisma classico ars longa, vita brevis continua a essere attuale, ora siamo meno inclini a concepire la vita e l'opera di un artista in opposizione tra loro, e le vediamo entrambe come l'arena in cui si modellano, si forgiano e si creano forme nuove con il loro irresistibile slancio vitale".
Pompei. La fotografia
Marina Miraglia, Massimo Osanna
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2015
pagine: 164
"Lavorando alla scelta di 'belle' fotografie di Pompei nell'Archivio della Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia, contenente decine di migliaia di immagini, mi sono sentito in qualche modo sopraffatto. Come per Oran Pamuk nell'immenso Archivio stambuliota del fotografo Ara Güler, alla ricerca di foto per il suo immaginifico Museo dell'Innocenza, mi sono trovato di fronte a un 'immenso, impareggiabile archivio, autentica mappa della memoria della città', tra la fine del XIX e il XX secolo. Scegliere, selezionare fotografie da dare alle stampe, che raccontino la seconda vita di un luogo come Pompei, città dalle 'doubles vies', secolare crocevia di scienza e immaginazione evocativa, è impresa oltre modo difficile. Non si può fare a meno di imporre il proprio punto di vista emozionale, e io come lo stesso Pamuk a Istanbul 'non potevo fare a meno di chiedermi se ciò che appariva bello a me sarebbe apparso bello anche ad altri'. Ci si smarrisce facilmente cercando di mettere a fuoco quello che si vuole mostrare, selezionando. Si rimane incerti nelle stesse intenzioni da porre alla base della scelta, o a quali di queste dare una importanza preponderante: quelle pedagogiche, didattiche, documentarie, proprie di un approccio storico teso a fornire informazioni sul luogo all'epoca in cui le foto sono state scattate; oppure muovere piuttosto da istanze artistiche, poetiche, portando l'attenzione sulla qualità formale delle immagini..." (Massimo Osanna)
Sebastião Salgado. Genesi. Ediz. italiana
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2013
pagine: 520
Le indimenticabili fotografie in bianco e nero scattate da Sebastião Salgado per il progetto Genesi documentano paesaggi e popoli rimasti intoccati dall'assalto della modernità e del progresso. Scattate nel corso di un'epica spedizione durata otto anni, le immagini sono organizzate in cinque capitoli suddivisi per area geografica.
Il sogno del giardino
Vincenzo Cottinelli
Libro: Copertina morbida
editore: Contrasto
anno edizione: 2013
pagine: 87
Con questo nuovo lavoro Vincenzo Cottinelli, dopo anni di ritrattistica, storie e reportage, racconta il vecchio giardino "nascosto" della sua abitazione. È un'opera fotograficamente e poeticamente preziosa, realizzata in bianco e nero, con l'utilizzo di vecchie fotocamere analogiche di medio formato. Non descrizione botanica, ma trascrizione di emozioni visive. Sono immagini avvolte in un alone di sonno e di sogno, ombrose e di contrasti profondi ma non violenti, che parlano di un luogo speciale, a volte selvatico, a volte addomesticato. Ogni fotografia stampata conserva un rapporto stretto con il supporto da cui nasce, nel senso che la pellicola, compresi i suoi bordi spesso irregolari, compresi i fasci di luce abusivamente penetrati nella camera obscura, è sempre ben visibile nella stampa; la pellicola porta il giardino spalmato su di sé, soprattutto quando più scatti vicini sono uniti nella stessa stampa come scelta di post-produzione. Non vi sono quattro stagioni, ma diversità di toni, forme, atmosfere che il giardino assume nello scorrere del tempo: dalla vivacità della fioritura, alla nevicata furibonda, a pomeriggi di calore mediterraneo, al rigoglio di forze vegetali in movimento. Ma c'è anche il giardino come luogo di lettura, cultura e meditazione, dove nasce il racconto fotografico della giardiniera che sembra sognare se stessa come ombra intenta a curare il giardino. Le immagini sembrano oniriche, perché l'autore ha colto il raro combinarsi di ombre vegetali e umane...
Dopo la fotografia
Fred Ritchin
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 220
"Dopo la fotografia" esamina gli infiniti modi attraverso i quali la rivoluzione digitale ha totalmente modificato la nostra fruizione delle informazioni visive, a partire dalle foto di cronaca scattate con i telefoni cellulari fino all'uso pervasivo della videosorveglianza. Allo stesso tempo, la maggiore possibilità di manipolare ogni immagine ha reso la fotografia un documento di ambigua identità, mettendo cosi in dubbio il suo ruolo nel raccontare gli eventi, pubblici o privati che siano. Nel solco della tradizione di studi tracciato da John Berger e Susan Sontag, Fred Ritchin analizza fallimenti e potenzialità non ancora sfruttate di un medium in continua evoluzione. Addentrandosi nel futuro dei media visivi, l'autore sottolinea come la rivoluzione digitale stia trasformando le immagini in un sistema ipertestuale che ha cambiato radicalmente il nostro modo di concettualizzare il mondo. Secondo Ritchin è il momento di esplorare con rigore le opportunità offerte dalle innovazioni digitali e di usarle per capire meglio il nostro mondo in rapida trasformazione. I collegamenti ipertestuali di uno scatto messo in rete, per esempio, offrono immense occasioni per il dialogo e l'arricchimento reciproco. Immaginare cosa accadrà alla fotografia è una sfida che dobbiamo affrontare senza indugio se vogliamo ancora avere un controllo su tutte quelle immagini che ormai produciamo in maniera esponenziale, evitando così di diventarne schiavi inconsapevoli.
Fotografia e inconscio tecnologico
Franco Vaccari
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: XXVII-108
"Non è importante che il fotografo sappia vedere, perché la macchina fotografica vede per lui": attraverso il fertile concetto di inconscio tecnologico, Franco Vaccari sviluppa un profondo lavoro di "scardinamento" dei condizionamenti visivi che limitano le potenzialità della fotografia. Nei suoi scritti, cosi come nelle sue "esposizioni in tempo reale", l'artista dimostra che quando la macchina fotografica non viene utilizzata in modo forzatamente "artistico", ma viene lasciata agire come strumento in grado di produrre registrazioni e memorie autonome, essa favorisce il sorgere di comportamenti, relazioni, funzioni fondamentali per la definizione del significato stesso della fotografia nella civiltà contemporanea. Gli scritti di Vaccari qui presentati in edizione più ricca e completa delle precedenti (1979; 1994) offrono una stimolante elaborazione teorica complessivamente incentrata sul tema di una civiltà - la nostra - tutta basata sulle merci, sulla comunicazione, e avvolta nelle immagini.
L'errore fotografico. Una breve storia
Clément Chéroux
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 145
Se i1 termine Fautographie - errore fotografico - sembra risalire a Man Ray, la pratica, nelle sue molteplici forme, è antica quanto la fotografia stessa. Cancellature e fallimenti, sorprese belle o brutte, détournements, lapsus e pasticci hanno delimitato la sua storia, fecondato le avanguardie, ispirato le teorie più importanti e le esperienze più fantasiose, suscitato dibattiti estetici spinosi quanto appassionanti. Secondo Gaston Bachelard «è in forma di ostacoli che bisogna porre il problema della conoscenza scientifica». È questo il modello epistemologico su cui si basa il presente saggio, che scommette sull'errore fotografico come strumento cognitivo: è nelle sue ombre, nei suoi scatti errati, nei suoi accidenti e nei suoi lapsus che la fotografia si svela e meglio lascia analizzare la sua natura. L'errore fotografico non si avvicina quindi alle fotografie errate con lo spirito con cui Rimbaud si avvicinava ai «dipinti idioti», e neppure difende o esalta ciò che dagli altri è vilipeso, per gusto stravagante o semplice civetteria. Non cede neppure alla tradizione letteraria dell'apologia paradossale, facendone l'elogio. Al contrario, questo piccolo trattato di «ematologia» fotografica, per esteti, storici dell'immagine e curiosi, cerca prima di tutto di circoscrivere i lapsus di quel medium e di comprendere ciò che rivelano, tenendosi a distanza dal semplice museo degli orrori, dalle collezioni che allineano esemplari anomali, sempre a rischio di sconfinare nella teratologia.
La fotografia. Una storia culturale e visuale
Graham Clarke
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 281
Dalla prima nebulosa "eliografia" scattata da Joseph Nicéphore Niépce nel 1826 fino alle composizioni classiche di Cartier-Bresson e Alfred Stieglitz e alle formidabili strategie postmoderne di Robert Mapplethorpe, Cindy Sherman e Victor Burgin, la storia della fotografia è uno straordinario susseguirsi di immagini acute e penetranti. Ma le fotografie sono anche le immagini più diffuse del nostro tempo, dotate di una capacità infinita di registrare gli eventi e di renderli importanti conferendo loro un nuovo status. Ma come si legge una fotografia? In una serie di acute disamine dei temi e dei generi più rilevanti, Graham Clarke presenta in modo chiaro ed efficace lo sviluppo storico della fotografia e illustra il pensiero dei critici più interessanti sull'argomento, tra cui Roland Barthes e Susan Sontag. Il libro è incentrato su una analisi innovativa dei temi principali legati a questo argomento - il paesaggio, la città, il ritratto, il corpo e il reportage - e sullo studio minuzioso di immagini esemplari, alla luce dei rispettivi contesti culturali e ideologici.
Fotografia e società
Gisèle Freund
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: XV-184
Da molti anni indisponibile per il pubblico italiano, "Fotografia e società" di Gisèle Freund costituisce uno dei principali riferimenti critici per la storia e la teoria della fotografia. Attraverso un'analisi della cultura fotografica francese dal XIX secolo agli anni 70 del XX secolo, l'autrice mette in luce l'interdipendenza tra espressioni artistiche e società, ricostruisce le fasi principali della radicale trasformazione della visione del mondo prodotta dalle tecniche dell'immagine fotografica, ed evidenzia la funzione che essa ha esercitato ai suoi esordi nell'evoluzione del ritratto individuale, e poi in quella del ritratto collettivo. Dedicando particolare attenzione al mondo borghese dell'Ottocento, la Freund analizza, nell'ottica di Walter Benjamin e della Scuola di Francoforte, il rapporto del sistema affettivo ed estetico con la produzione e la riproduzione meccanica, rispetto all'autentica venerazione per opere considerate uniche, in cui erano cresciute le generazioni precedenti.

