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Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945)

La seminatrice di coraggio

Antonella Desirèe Giuffrè

Libro: Libro in brossura

editore: TRE60

anno edizione: 2025

pagine: 288

Sicilia, 1914. Maria Roccaforte, giovane maestra, lascia il suo paese sul mare di Ragusa per sposare Pietro, un ricco proprietario terriero del borgo di Bonaventura, sui Monti Iblei. Quando Pietro parte per la Grande Guerra, Maria resta sola a gestire la casa e i campi. Le contadine, che lavorano la terra per sostituire gli uomini chiamati al fronte, non si fidano di lei, “donna di città”, e la situazione del borgo peggiora con l'aumentare delle confische dei raccolti da parte dello Stato e delle estorsioni dei briganti. A Palermo, Maria conosce Sofia Bisi Albini, la fondatrice della Federazione nazionale delle Seminatrici di coraggio, che portano notizie dal fronte alla popolazione più povera e analfabeta e, come “madrine di guerra”, inviano lettere di consolazione ai soldati. Diventata seminatrice, Maria inizia una fitta corrispondenza con il soldato Marcello Elia, che le scrive lettere disperate e struggenti dal fronte del fiume Isonzo. Quando Pietro viene dato per disperso, Maria sente più che mai il dovere di proteggere le donne di Bonaventura. Ma dopo aver conquistato la loro fiducia, riuscirà a convincerle a unirsi al movimento di protesta nazionale per rivendicare il loro contributo durante il conflitto? E al termine di quella orribile guerra, riuscirà a vedere gli occhi di Marcello, l'uomo che ha conosciuto soltanto attraverso le sue lettere appassionate? In questo romanzo intenso, l'autrice descrive una Sicilia incantevole e ferita, dove le donne hanno finalmente compreso l'importanza di lottare, unite, in nome dei diritti e della libertà.
16,90

Lo scialle

Cynthia Ozick

Libro: Libro rilegato

editore: La nave di Teseo

anno edizione: 2025

pagine: 128

Nel mezzo di un inverno terribile Rosa marcia, debole e affamata, verso un campo di concentramento nazista. Al petto stringe la figlia Magda, avvolta in uno scialle. La stoffa sembra proteggere e nascondere la bambina, finché Rosa non sarà costretta a utilizzare proprio quello scialle per tapparsi la bocca ed evitare di urlare di fronte all’orrore. Trent’anni dopo Rosa è in una Miami dove pare esserci un’unica stagione: un’estate perenne e soffocante. La sua rabbia e il suo dolore si sono trasformati in follia e il suo sostentamento si basa sui pochi aiuti che riceve dalla nipote rimasta a New York. Anche in quella situazione, così diversa, sarà lo scialle a riportarla al suo doloroso passato. Un classico moderno e un capolavoro in entrambi gli atti, "Lo scialle" riesce a raccontare l’inimmaginabile: l’orrore dell’olocausto, ma anche il dolore e il vuoto che i sopravvissuti hanno dovuto affrontare come ulteriore, terribile, conseguenza.
16,00

Austral

Austral

Carlos Fonseca

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2025

pagine: 240

Tre perdite, tre ricerche, una sola trama che unisce voci, lingue e memorie sul punto di svanire. In "Austral" Carlos Fonseca intreccia con maestria le storie di una scrittrice colpita dall'afasia, di un ultimo parlante indigeno in lotta contro l'estinzione della propria cultura e di un sopravvissuto al genocidio guatemalteco. Accanto a loro è la vicenda personale di Julio, professore di letteratura negli Stati Uniti, che vive lontano dal suo paese natale. L'arrivo di una lettera lo informa che la scrittrice, la sua amica Aliza Abravanel, ha chiesto come ultima volontà che sia lui a curare la pubblicazione del suo manoscritto finale. In esso, tra le altre cose, racconta il destino di un antropologo impegnato nella lotta contro la scomparsa delle culture indigene, studioso della colonia nazista Nueva Germania, fondata dalla sorella di Nietzsche nel cuore della giungla e frequentata anche dall'«angelo della morte» Josef Mengele. La progressiva immersione in questo testo condurrà Julio in una comunità di artisti in Argentina, in una città dimenticata del Guatemala, in Amazzonia e, naturalmente, a Nueva Germania. Costruito come un affascinante gioco di specchi o una caccia al tesoro, Austral è un romanzo che si interroga su ciò che di noi sopravvive nonostante gli sconvolgimenti della Storia, sulla necessità della memoria e della scrittura in un mondo che cambia in modi a volte sconcertanti, sulle tracce che resistono ai paesaggi del turismo contemporaneo senza cedere alla forza travolgente del mercato globale. Con questa opera polifonica Carlos Fonseca propone un lungo viaggio verso sud nel tentativo di scavare nelle origini della xenofobia, e conferma il suo posto tra gli scrittori di lingua spagnola più rilevanti della sua generazione.
16,00

Uri

Uri

Kamel Daoud

Libro: Libro in brossura

editore: La nave di Teseo

anno edizione: 2025

pagine: 448

Alba è una ragazza di Orano, in Algeria, ha degli occhi magnifici, è proprietaria di un salone di bellezza, si veste con jeans e abiti non tradizionali, fuma in pubblico e osa, persino, mostrare dei tatuaggi. È una giovane libera, indipendente e moderna che si sente sempre più a disagio nella svolta reazionaria e tradizionalista della società algerina. Ma Alba è, anche, una sopravvissuta, sfuggita miracolosamente al massacro della sua famiglia quando aveva solo cinque anni, durante la guerra civile che sconvolse il paese negli anni novanta. Sul suo corpo, porta ancora le tracce di quella terribile esperienza: una cicatrice sul collo, una cannula per respirare e le corde vocali completamente distrutte la rendono non soltanto muta, ma anche, suo malgrado, un simbolo di quel periodo di violenza che l’Algeria vuole a tutti i costi dimenticare. Da qualche tempo Alba ha scoperto di essere incinta e ha già deciso di abortire, però, quella creatura che le cresce in grembo è l’unica che può sentire la sua voce. Che può ascoltare la sua lingua interiore e la sua storia, ed è a lei che la ragazza la racconta, condividendo le sue paure e i suoi traumi, fino a decidere di affrontare il passato e quella tragedia che le ha segnato la vita. Attraversando un Paese ostile ai diritti delle donne e che ha varato apposite leggi per punire chiunque parli di guerra civile, Alba ritorna al suo paese natale dove tutto ha avuto inizio, e dove i morti, forse, risponderanno alle sue domande. Kamel Daoud restituisce ai dimenticati, alle vittime innocenti e ai sopravvissuti della terribile guerra civile algerina la voce che gli è stata tolta con un romanzo coraggioso e commovente, potente e lirico.
22,00

Vizio di forma

Vizio di forma

Primo Levi

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 320

«I miei racconti sono un omaggio postumo ad alcuni autori che ho amato nell’adolescenza e dopo: Verne, Wells, lo Swift di “Gulliver”, Butler e altri...» “Vizio di forma” è la seconda raccolta di racconti fanta-tecnologici e fanta-biologici di Primo Levi. Uscita nel 1971, a cinque anni dalle “Storie naturali”, è un’opera non solo ecologica ma ecosistemica. Chimico dagli interessi enciclopedici, Levi esplora le infinite possibilità combinatorie che la materia consente, ma non dimentica di cogliere le anomalie, le sfasature, i «vizi di forma» in cui si annida il germe di catastrofi piccole e grandi. La sua vena di narratore non è tuttavia apocalittica o disperata: al contrario, è mossa da una divertita curiosità per l’uomo. Le invenzioni della scienza e della tecnica aprono all’eterno gioco della commedia umana possibilità paradossali, assurde o esilaranti, che Levi narra con ironia e con fermezza di giudizio morale. Un libro che è l’ennesima conferma di quanto Primo Levi, oltre che un imprescindibile testimone, sia anche un grande scrittore.
12,50

Cuoio

Cuoio

Gabriele Cavallini

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 248

A Santa Croce i conciaioli si tramandano il mestiere come una fede, imprigionati in capannoni che sembrano cattedrali, tra distese di pelle rese eterne dal cromo: «La pelle è ovunque, la pelle è il luogo in cui precipitano tutti i ricordi di gente come noi». È lì che Michelangelo si ostina a restare. «Cosa siamo diventati?» non fa che chiedersi, mentre cerca di difendere ciò che resta della sua famiglia e della vita di prima. Prima che suo padre facesse fallire la conceria del nonno, che sua madre scomparisse in un caldissimo giorno d’estate e che suo fratello smettesse di parlare per sempre. Non lo sa, Michelangelo, se la sua è una battaglia persa in partenza. Ma è quella a cui non può rinunciare, fatta della stessa materia del suo universo: un piccolo mondo marchiato a fuoco che assomiglia spaventosamente al mondo che abitiamo tutti. Santa Croce è il paradiso del pellame, se la guardi dall'alto può sembrare «una città futuristica e, nello stesso istante, il luogo più antico e immutabile di una civiltà furiosa». Una volta la Cavalcanti e Figli non aveva concorrenti tra le concerie della Toscana, con commesse da ogni parte del mondo e la forza granitica di un impero. Ora, invece, non rimane quasi più niente. Giusto le responsabilità dei padri e il dolore dei figli, giusto l'incapacità di parlarsi nonostante il bene, giusto le pelli. Le pelli che la chimica sa rendere eterne come eterne rimangono le omissioni di una famiglia che ha consumato la sua esistenza nel cromo. Nel mondo immobile di Michelangelo è l'opportunità di fare carriera nella conceria che li ha inglobati a risvegliarlo. Potrebbe diventare responsabile di processo, potrebbe diventarlo a venticinque anni, a patto che convinca il padre a vendere le mura della loro industria. Ma per quel padre sempre più inerme, sempre più simile alle piante che cura con amore ogni giorno, cedere sarebbe come ammettere di aver distrutto il tessuto che doveva tenerli tutti uniti, e una pelle conciata male non serve a niente. Così Michelangelo si mette a cercare la madre: basterebbe una sua firma, ma soprattutto basterebbe sapere dov'è, perché se n'è andata, per capire quando si sono rotti e cosa davvero sono diventati. Basterebbe questo, forse, almeno per salvare suo fratello: tutto è per salvare Emanuele. Tirarlo via dal buio, tornare indietro. Grazie al suo immaginario febbrile e a una lingua dove ogni parola è pesata con un'ossessione contagiosa, Gabriele Cavallini ci trasporta in un mondo di rara forza, raccontato da chi lo conosce dall'interno, con competenza tecnica e disperata vicinanza. “Cuoio” è il romanzo di un impero che non c'è più, fondato e distrutto nel tempo di tre generazioni. È la storia delle violenze che colpiscono uomini e animali con la stessa intensità di comete brucianti. Ed è la parabola di due fratelli, la stessa che inizia con Caino e Abele e prosegue fino a noi, confondendo i contorni delle colpe. Perché certe vite nascono ferite, e tutto ciò che possono fare è tenersi vicine e cercare di preservare la luce.
18,00

Di cosa siamo capaci

Di cosa siamo capaci

Sebastiano Mondadori

Libro: Libro in brossura

editore: La nave di Teseo

anno edizione: 2025

pagine: 400

Adele irrompe sulla scena come un’eroina della Nouvelle Vague. Nina sbuca piano dalla foresta delle sue timidezze. Sono madre e figlia, invasate d’amore, libri e politica, che sperano tutto, troppo, finché il tempo è dalla loro parte. Le conosciamo nelle estati dei rispettivi ventitré anni. Nel Grande Bivacco del 1968 in una tenuta in Toscana, con Adele indecisa tra Bebo e Rudi – quando insieme dovevano cambiare il mondo e sono rimasti con un pugno di rimpianti. In giro per l’Europa in interrail nel 1993, con Nina che tradisce il fratello Marco e il fidanzato Ruben con la giovane Thaïss – quando sembrava tutto facile, pochi mesi prima che l’Italia cambiasse. Sospese tra la vita come accade e i ricordi con cui la inseguiranno, Adele e Nina si perdono e si ritrovano lungo cinquant’anni di storia italiana mentre Milano diventa il teatro – ora cupo, ora sfavillante ma sempre più presago – di un’epoca al tramonto. E quanto sbagliano, madre e figlia, nelle scelte affidate al caso o lasciate a metà fino a rinnegare i propri ideali, nelle vocazioni infrante e nei segreti consumati, nella sala d’attesa di un ospedale o su una spiaggia ventosa ad Albufeira. Sono tanti, tantissimi i loro compagni di strada, gli amici e gli amanti di questa commedia mancata, o meglio rovesciata: dal desiderio alla nostalgia, giusto in tempo per vedere di cosa siamo capaci quando la vita ci mette alla prova.
22,00

Beautyland

Beautyland

Marie-Helene Bertino

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2025

pagine: 272

Nata nel settembre del 1977 a Philadelphia, Adina Giorno arriva sulla Terra proprio quando la Voyager 1 viene lanciata nello spazio insieme al suo prezioso disco d'oro. Con una sensibilità e uno spirito di osservazione fuori dal comune, Adina sa fin dall'età di quattro anni di essere diversa dagli altri. Grazie a un dispositivo per fax portato a casa dalla madre Térèse, infatti, si mette in contatto con la sua famiglia di origine, ad anni luce di distanza da lei, e scopre la sua missione: osservare e riferire le peculiarità degli esseri umani ai suoi superiori. Per anni Adina stessa sperimenta le angosce e le gioie dell'esistenza sulla Terra, e faxa resoconti sul crescere e vivere tra i terrestri, sui loro programmi televisivi, i centri commerciali, i rapporti di amicizia, gli animali, le stranezze del loro linguaggio. Ormai adulta, però, in un periodo di particolare vulnerabilità, decide di condividere le sue osservazioni in un libro. C'è la possibilità che non sia da sola? Marie-Helene Bertino ci regala un romanzo sul desiderio e l'appartenenza, sul sentirsi soli, sullo scoprirsi un po' strani e sul soffrire di misofonia, un romanzo che esplora la fragilità e la resilienza della vita, descrivendo in maniera sorprendente e originale cosa significhi essere divisi tra due mondi, isolati in un luogo che è casa e allo stesso tempo non lo è.
18,00

Una campanella silenziosa

Una campanella silenziosa

Aki Shimazaki

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2025

pagine: 544

Il vivido affresco di una famiglia giapponese, i Nire. Nire, l’olmo, albero emblema di solidità, tiene assieme il nucleo composto da un’anziana coppia di genitori, dai loro tre figli – due femmine e un maschio – e dai loro nipoti. Le due sorelle non potrebbero essere più diverse: Anzu, ceramista famosa, riservata, separata dal marito, vive da sola con il figlio, mentre Kyōko, affascinante e seducente, assistente di direzione in una grande azienda americana, passa da un uomo all’altro con sicura nonchalance. Il fratello Nobuki, sposato con due figlie, non abita con i genitori, come la tradizione imporrebbe al maschio primogenito. I delicati equilibri famigliari vengono messi in crisi dall’irrompere della malattia di una delle figlie e dal morbo di Alzheimer della madre, che contribuisce a portare a galla sentimenti sotterranei e segreti sorprendenti. Cinque voci, di generazioni diverse, prendono la parola e, come piccole campane a lungo silenziose, fanno tintinnare verità nascoste. Talvolta, come le campanelle del suzuran, il mughetto, celano dietro un aspetto leggiadro una natura velenosa. Ma anche quando gli equilibri sembrano spezzati, l’amore, la devozione, il riscatto, il caso o le coincidenze li ricompattano come fa l’urushi – la lacca giapponese – con la ceramica, rendendoli più saldi di prima. Nei rapporti interpersonali e di coppia, visti attraverso le lenti della tradizione e della modernità, si agitano contraddizioni e cambiamenti sociali, ambizioni e desideri, il tutto sullo sfondo della provincia giapponese, in mezzo a fiori colorati, al frinire delle cicale, nel mutare delle stagioni della vita e nel ciclico succedersi di simbologie che legano storie e personaggi.
22,00

L'età verde

L'età verde

Yukio Mishima

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2025

pagine: 224

“Su tutti gli uomini incombe, oltre al giorno della benevolenza, anche il giorno della malvagità.” Composto in pochi mesi e terminato nell’ottobre del 1950, "L’età verde" è ispirato alla storia di un personaggio realmente esistito, uno studente di legge che morì suicida dopo il fallimento della finanziaria di cui era presidente. Con un ritmo serrato, da “falso romanzo d’azione”, Mishima ci porta nella frenesia del Giappone del dopoguerra e ci presenta un protagonista che, per sopravvivere alla ferocia e alla meschinità delle persone che lo circondano, decide di diventare truffatore egli stesso e di creare una società che promette a poveri sprovveduti interessi altissimi sui loro investimenti. Il risultato è presto detto: a un’iniziale crescita segue una rovinosa caduta nel disastro economico e nella disperazione morale. Ma Mishima approfitta di questa parabola esemplare per portarci a riflettere sulla natura degli uomini e sul loro modo di rapportarsi ai tempi in cui vivono, permettendoci di cogliere, nell’ambizione smodata dei suoi personaggi, un segreto doloroso sulla formazione dell’essere umano.
13,00

Il libro delle tasche

Il libro delle tasche

Gonzalo Maier

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2025

pagine: 208

«Don Victor era il bello del quartiere. Lavorava a La Selva, un negozietto che stava a un paio di isolati da casa mia, portava sempre un grembiule azzurro e aveva un paio di baffi molto folti. Dal lunedì al venerdì prendeva il riso dagli scaffali, metteva il pane nelle borse, pesava le patate su una stadera che pendeva dal soffitto e faceva un'appassionata sintesi delle sventure dell'Everton. Tuttavia, buona parte della sua fama, almeno per noi ragazzi che vivevamo nelle vicinanze, era dovuta a quel pettinino civettuolo che esibiva nel taschino superiore del suo grembiule». Testimoni modesti e veritieri, le cose che si portano in tasca riferiscono della vita in tutti i suoi aspetti, materiali e ideali. E sono anche l'Altro, il Delatore, quello che ci contraddice sempre. Il pettinino del bello del quartiere, il volantino fratello scemo della pubblicità, lo specchietto a due facce, il portafogli e il silenzio, la fede matrimoniale tolta dal dito, le palline di piombo per andare più veloci in discesa, il numeretto della fila, il niente, la lettera d'un addio incompiuto, tutti oggetti di ricordi tenaci e nebulosi che modellano in questo libro improvvisi, in cui il diario minimo si combina con il microracconto, la meditazione morale non accigliata, la sociologia del quotidiano, la satira.
14,00

Ritorno in via Krochmalna

Ritorno in via Krochmalna

Isaac Bashevis Singer

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2025

pagine: 215

Lo yiddish gangster novel non l’ha inventato Isaac Singer: esisteva sin dall’inizio del Novecento. Ma è stato lui a farlo rivivere in un momento in cui, dopo la Shoah, sembrava immorale mostrare come anche tra gli ebrei ci fossero prostitute, magnaccia, criminali e truffatori. Tant’è che "Ritorno in via Krochmalna", il primo dei suoi tre «romanzi di gangster», è apparso in inglese soltanto dopo la morte dell’autore, e i due successivi, "Max e Flora" e "Keyla la Rossa", sono stati pubblicati solo di recente. "Ritorno in via Krochmalna", però, è più esplicito, più erotico, più crudo: se il Max di "Max e Flora" giunge in Europa insieme a una moglie molto amata, alla quale, sia pur tradendola, rimane in qualche modo fedele sino alla morte, il Max protagonista di queste pagine lascia la sua in Argentina e sbarca a Varsavia, nel quartiere dov’è cresciuto – dopo aver fatto tappa a Londra, Parigi e Berlino –, con molti soldi in tasca e un unico obiettivo: vincere l’impotenza che lo affligge e portarsi a letto una donna. Ma il nostro Max è anche lui un «ciarlatano», un bugiardo impenitente, un pasticcione velleitario, che pare condannato a una sorte beffarda: fare di tutto per precipitare verso la catastrofe. Una catastrofe, drammatica e derisoria a un tempo, che lui stesso ha apparecchiato, moltiplicando gli intrighi amorosi e sessuali e imbastendo torbidi affari con più o meno loschi trafficanti. «Be’, non importa,» finirà per dirsi quando non vedrà più vie d’uscita «sono perduto, perduto. Non sfuggirò al mio destino».
19,00

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