Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945)
Tutti gli indirizzi perduti
Laura Imai Messina
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 240
Un romanzo felice, pieno d’incanto, sulla potenza della scrittura e sulla meraviglia che può nascere dalla fiducia nelle relazioni, anche quelle con gli sconosciuti. C’è una piccola isola, nel mare interno di Seto, che ha la forma di un’elica e non più di centocinquanta abitanti. Proprio lì, nell’ufficio postale di Awashima, vengono conservate tutte le lettere spedite a un destinatario irraggiungibile: un amore perduto eppure ancora presente, la ragazza che leggeva Kawabata su un autobus a Roma, l’inventore del fon, il giocattolo preferito d’infanzia, il primo bacio che tarda ad arrivare. Come messaggi in bottiglia, sono parole lasciate andare alla deriva che non aspettano una risposta. Perché scrivere può curare, tenere compagnia, aiutarci a decifrare il mondo, o la nostra stessa anima. «Tutto il senso dello scrivere queste lettere è, precisamente, scriverle».
Le parole della pioggia
Laura Imai Messina
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 144
A Tokyo, nei giorni di pioggia, all’uscita della stazione c’è una donna in attesa con l’ombrello già aperto, pronta a camminare accanto agli sconosciuti. È un lavoro, ma anche un rito, un gesto prezioso di ascolto e di cura: sotto quel cerchio che ripara dall’acqua, il mondo si ferma. Aya lo sa bene, come se abitasse da sempre il tempo sospeso delle nuvole. Laura Imai Messina ha costruito un coro di voci femminili che custodiscono memoria, proteggono ciò che scivola via. Una fiaba metropolitana che affonda le radici nel cuore delle leggende giapponesi, e proprio da quella materia antica trae la forma inattesa di qualcosa di nuovo. Le donne-ombrello sono studentesse universitarie, casalinghe, disoccupate annoiate, ricche vedove, donne senza alternative, persone con un futuro strabiliante. «Sono nata in un giorno di pioggia»: solo dopo aver pronunciato questa frase impugnano l’immenso ombrello che hanno scelto, allungano un piede in strada e prendono a camminare accanto ai clienti, accompagnandoli dovunque vogliano – Tokyo nell’acqua è magnifica, migliaia di città in una sola – e soprattutto ascoltando le loro storie. Le conversazioni che si tengono sotto l’ombrello restano segrete. Si parla, si tace, si inciampa, ci si dimentica del mondo fuori. Perché nel racconto che ne fanno, le donne sono tutte d’accordo almeno su un punto: il tempo sotto l’ombrello trascorre in modo diverso. Tra loro, solo Aya pare nata per questo. È una donna-ombrello da molto prima di iniziare questo lavoro. Tutto in lei evoca giugno – la stagione delle piogge –, l’estate le cammina addosso. Aya porta sempre con sé una copia consumata del “Dizionario delle parole della pioggia”: la pioggia dell’inquietudine, fatta di grani minuti e senza fine, la pioggia profumata, quella che stacca i fiori di ciliegio dai rami, la pioggia sottile come il pelo di un gatto, la pioggia gelida d’inverno, e quella che passa velocemente, e quella che cade sui fiumi, e centinaia ancora. Ma più della pioggia Aya aspetta Toru, un giovane pugile che si allena a correre in salita e discesa lungo la via più ripida della città. Lei si siede in cima e lo aspetta, pure se lui non vincerà mai. Perché nella vita serve anche chi perde, chi accetta di cadere, e da terra riesce a guardare il mondo da una nuova angolazione.
Canto di Natale con autotune
Marco Presta
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 112
Cosa succede quando un autore come Marco Presta decide di scrivere il suo “Canto di Natale” con un occhio a Dickens e uno al nostro mondo? Che ne viene fuori un libro divertentissimo, umoristico nel senso più alto del termine. In una Roma abbagliata dalle luminarie natalizie e dai buoni sentimenti, un produttore discografico inaridito non smette un secondo di lavorare. Ma tra un incontro e l’altro con i suoi artisti arroganti e senza talento, questo Scrooge contemporaneo riesce persino a confondere la pastiglia della pressione con una ben più lisergica pilloletta. Ed ecco che intorno a lui cominciano a capitare cose strane... Aurelio Scrocchia, produttore musicale di mezza età, nei giorni prima di Natale si aggira cupo per il centro di Roma incontrando gli artisti della sua casa discografica e ragionando cinicamente sugli uomini e sulla vita. Intorno a lui, implacabile, la bontà a mano armata dei dannati dello shopping natalizio. Aurelio è un uomo di successo, disilluso e senza più obiettivi. Da ragazzo sognava di diventare un grande musicista, ora promuove cantanti che lo disgustano. Tra questi c’è Salomè, una giovane performer che si esibisce solo con l’autotune, il correttore vocale che permette a chiunque di stare davanti a un pubblico senza fare brutte figure. Salomè canterà “Adeste fideles” in uno show televisivo la notte della vigilia, e Scrocchia sta organizzando il grande evento. Ma accade qualcosa che spariglierà tutto. Al posto del solito farmaco per la pressione, Scrocchia trangugia per sbaglio un potentissimo alcaloide che gli è stato generosamente rifilato da un trapper della sua scuderia. In preda a buffe allucinazioni, sballottato da una visione improbabile all’altra, Aurelio si trova di fronte tre personaggi bizzarri, i proverbiali fantasmi di dickensiana memoria, che lo obbligheranno a ripensare alla propria esistenza e ai tanti errori commessi, a quello che voleva essere e a quello che invece è diventato. E come in ogni “Canto di Natale” che si rispetti, nel finale – che non riveleremmo nemmeno sotto tortura – c’è spazio persino per un po’ di speranza.
Cuore l'innamorato
Lily King
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2025
pagine: 228
La protagonista di Cuore l'innamorato, aspirante scrittrice, sa riconoscere una buona storia d'amore: i segreti e i sottotesti, gli alti e i bassi. Ma la sua storia d'amore più grande, quella che ha vissuto in prima persona, non ha mai seguito le regole. Nell'autunno dell'ultimo anno di college la ragazza incontra due studenti modello del suo corso di Letteratura, Sam e Yash. Grandi amici che vivono fuori dal campus nell'elegante casa di un professore in anno sabbatico, i ragazzi la invitano a entrare nel loro inebriante mondo fatto di fervore accademico, battute a raffica e partite a carte; la soprannominano “Jordan” e le fanno scoprire rapidamente i piaceri dell'amicizia, dell'amore e dell'ambizione intellettuale. La passione giovanile, però, è imprevedibile e lei si ritrova presto al centro di un triangolo amoroso complicato. Mentre la laurea si avvicina e si allontana, questi tre ventenni si trovano a fare scelte che cambieranno per sempre le loro vite. Alcuni decenni più tardi, Jordan sta vivendo la vita che sognava, e i giorni vulnerabili di un tempo sono solo un ricordo. Ma quando una visita a sorpresa e una notizia inaspettata fanno precipitare il passato nel presente, la donna torna in quel mondo che si era lasciata alle spalle ed è costretta a confrontarsi con le decisioni e gli inganni che hanno segnato la sua giovinezza. Con questo nuovo romanzo Lily King si conferma una magistrale cronista dell'esperienza umana e una delle scrittrici americane più importanti del nostro tempo. Scritto con la straordinaria sagacia e la sensibilità emotiva che ormai sono il suo marchio di fabbrica, Cuore l'innamorato è una storia profondamente commovente che celebra l'amore, l'amicizia e la forza del perdono.
Ti telefono stasera
Lorenzo Marone
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 256
Giò Coppola ha cinquant’anni, per lavoro legge delle poco affidabili previsioni meteo e ha una vita sentimentale che assomiglia a una giostra. Ma la vera rivoluzione arriva quando l’ex moglie parte per lavorare un anno all’estero e lui si ritrova, dopo tanto tempo, a vivere con suo figlio: Duccio, nove anni, un concentrato di domande scomode e innocente saggezza. Con lui, Giò ha sempre avuto un rapporto che definisce minimalista, ma adesso, tra risvegli caotici, pranzi improvvisati e compiti di matematica che sfidano la logica, scopre il bello – e il difficile – di essere un padre a tempo pieno. Ma non è solo, intorno a lui si muove un cast di personaggi straordinari e strampalati: sua madre, sempre pronta a dispensare consigli non richiesti, e il padre, che parla poco ma, quando lo fa, lascia il segno. La sorella minore Lulù, con due matrimoni falliti alle spalle e un adolescente da crescere, che si è rifugiata in casa con la sua gatta Mafalda, amante dei talent show. E poi c’è Paco Meraviglia, l’amico di sempre, ottimista irriducibile e padre modello, innamorato della vita e delle persone, in perpetua ricerca dell’amore puro ed eterno, convinto che i genitori compiano gesti eroici ogni giorno. "Ti telefono stasera" è l’ironico e tenero racconto di una famiglia attualissima – con le sue complicazioni, il caos e l’invincibile voglia di far prevalere la fantasia – e di un rapporto tra padre e figlio di cui Lorenzo Marone illumina con sguardo partecipe fragilità e slanci temerari, paure e desideri. E attraverso la bellezza dell’imperfezione restituisce un nuovo, profondo significato all’essere padre oggi. Perché, forse, crescere un figlio è la più grande avventura di tutte. Pensavo: forse vivere è questo, un gesto ogni tanto, che ferma il tempo, un istante di affetto, un pomeriggio che nessuno racconterà, ma che resta inciso da qualche parte.
La tristezza ha il sonno leggero
Lorenzo Marone
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 384
Ci sono uomini che riescono a prendere la decisione giusta in ogni situazione, sicuri delle loro scelte e della loro posizione nel mondo. E poi ci sono quelli come Erri Gargiulo, che alla soglia dei quarant’anni non ha ancora capito quale sia la sua strada. Certo, è un tipo ironico, arguto anche, ma quando la vita bussa alla porta lui fa finta di non sentire, aspetta che tutto passi senza dire la sua, e lascia che le emozioni gli ristagnino in fondo allo stomaco. Le digerisce piano. E male. Almeno finché sua moglie, un giorno qualunque, lo abbandona per un altro. E allora, al diavolo gli anni passati a tentare di avere un bambino o di risollevare un matrimonio stanco: per Erri è finalmente giunto il momento di prendere appuntamento con il suo destino. Circondato da un carosello di personaggi memorabili, Erri affronta le piccole e grandi sfide da cui è sempre fuggito: ed è così che scopre, finalmente, la persona che è davvero. Perché no, non siamo solo il nostro passato e, se vogliamo vivere una vita che possiamo chiamare nostra, a volte dobbiamo ribellarci, anche se questo vuol dire andare contro chi pensavamo di amare. Marone si cala nei sentieri bui e seducenti delle relazioni familiari e ci regala una storia indimenticabile, per la prima volta in libreria con il finale originale pensato dall’autore, fin qui inedito. Un romanzo di riscatto e affermazione, un invito a prendere la vita per le corna e imparare a cavalcarla.
Il libro bianco
Han Kang
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2025
pagine: 160
È in una tiepida primavera di Seoul, quando le magnolie in fiore parlano di rinnovamento e rinascita, che Han Kang matura l’idea di scrivere un libro sul bianco. Ma solo nel corso di un lungo soggiorno all’estero, mentre vaga per le strade di una città sepolta sotto la neve, il suo progetto comincia a prendere corpo intorno al ricordo della sorella maggiore, morta poche ore dopo la nascita. Narrare la sua storia è un modo di restituirle la vita che non ha avuto, facendole dono di tutte quelle cose bianche, in cui si rivela la «parte di noi che rimane intatta, pulita, indistruttibile a dispetto di tutto». Le prime che Han Kang ci pone sotto gli occhi sono proprio le fasce cucite per la neonata, il camicino che la madre prepara per lei e la bimba stessa, simile a un dolcetto di riso. E bianco sarà tutto ciò che alla sorella la scrittrice offrirà: una zolletta di zucchero, un pugno di sale grosso, il volto della luna, la schiuma delle onde, il respiro che il gelo condensa e rende visibile, la neve – materia «fragile, effimera eppure di una bellezza impetuosa» – e le stelle limpide e fredde della Via Lattea, capaci di «lavare lo sguardo all’istante». Perché la purezza del bianco e il potere curativo delle parole possano lenire il dolore e alleviare la perdita.
Le nostre vite. Una specie di autobiografia
Margaret Atwood
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2025
pagine: 736
Una bambina ricciuta alle prese con insetti e serpenti. Un'adolescente che inventa fumetti e commedie musicali. Una dottoranda di Harvard che scrive poesie e studia l'astrologia. Una pioniera della narrativa e dell'editoria canadese. Un'intellettuale e una madre negli anni Settanta del femminismo. Un'escursionista e un'ambientalista; un'attenta osservatrice della società. Tante sono le vite che Margaret Atwood ci svela in questa autobiografia attesissima, dove la sua scrittura arguta e precisa ci conduce dalle lande del Quebec e della Nuova Scozia fino ai viaggi per il mondo della sua celebrata carriera: la nascita di ogni suo libro – dal "Racconto dell'Ancella" a "L'altra Grace", dall'"Assassino cieco" ai "Testamenti" – è inquadrata con acume e umorismo nella vita quotidiana, tra personaggi più o meno noti e pittoreschi, e nella storia del nostro tempo. Una narrazione avvincente che appaga ogni curiosità del lettore, dandogli accesso alla mente estrosa e insieme scientifica di una scrittrice che non ha mai smesso di appassionarsi a tutte le sfaccettature, luminose e oscure, dell'animo umano.
L'apprendista del cioccolato
Joanne Harris
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2025
pagine: 400
Prima di usare il cioccolato per curare le anime perse, Vianne, l'amata protagonista di Chocolat, era solo una ragazza in balia del vento. Lo stesso che, sei anni più tardi, l'avrebbe condotta nel pittoresco villaggio di Lansquenet. A ventun anni, incinta, mentre sparge le ceneri della madre, ancora non sa che il suo destino sarà La Céleste Praline, la magica cioccolateria che smuove i cuori. Eppure, il vento la sospinge verso un'altra avventura. Lo sente sulla pelle, carico di promesse, e decide di seguirlo. Avvolta dalla brezza, arriva nell'assolata Marsiglia, dove l'aria profuma di salsedine e di spezie. Qui, Vianne incontra Louis, proprietario di un piccolo bistrot, che le insegna l'arte della cucina e la pazienza dei piccoli gesti. Le fa scoprire l'apparente semplicità della bouillabaisse, la morbidezza della mela nella tarte tatin, gli aromi mediterranei della pissaladière. Presto, Vianne si affeziona ai sapori della Provenza. Tra mani infarinate e dita sporche di cioccolato, impara che il cibo può consolare i cuori feriti. Ma un'ombra inizia a farsi largo in lei. La ragazza ripensa agli avvertimenti di sua madre: il pericolo si annida dove ci si sente più al sicuro, lo sa bene. E quando il vento ricomincia a soffiare, per Vianne arriva l'ora di ripartire. Per proteggere sé stessa e la nuova vita che porta in grembo. Tradotta in tutto il mondo, l'autrice da sette milioni di copie torna nell'universo di Chocolat, con un romanzo magico e inebriante che ci racconta il passato di Vianne. Joanne Harris svela le origini di una delle sue indimenticabili protagoniste, rivelandoci chi era la ragazza capace di cambiare la vita degli altri con un pizzico di cacao. Un romanzo ricco di sapori e sentimenti. Un dono per i suoi lettori più affezionati, ma anche un primo assaggio perfetto per chi ancora non conosce Joanne Harris.
Quello che possiamo sapere
Ian McEwan
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 376
Nell’ottobre del 2014, durante una cena tra amici, il grande poeta Francis Blundy dedica alla moglie Vivien un poema che non verrà mai pubblicato e di cui si perderanno le tracce. Un secolo più tardi, in un mondo ormai in gran parte sommerso dopo un Grande Disastro, lo studioso di letteratura Thomas Metcalfe scopre degli indizi che puntano a un intreccio amoroso e criminale. Ma che ne sappiamo degli uomini e delle donne del passato, con le loro passioni e i loro segreti? E che sapranno i nostri discendenti di noi e del mondo guasto che gli lasceremo in eredità? Nel maggio del 2119 Thomas Metcalfe, studioso di letteratura del periodo 1990-2030, si reca per l’ennesima volta alla biblioteca Bodleiana per consultarne gli archivi, a lui arcinoti, nel tentativo di scovare qualche scampolo di informazione inedita sull’oggetto dei suoi interessi, la fantomatica “Corona per Vivien” del grande poeta Francis Blundy, mai ritrovata. Il viaggio è disagevole, ora che la Bodleiana è stata trasferita nella Snowdonia, nel Nord del Galles, per sottrarre il suo prezioso contenuto alle acque che, dopo il Grande Disastro e l’Inondazione che ne seguì, sommersero l’originaria sede, a Oxford, e gran parte della terra. Ma gli abitanti del ventiduesimo secolo, sopravvissuti a quella catena di eventi, sono avvezzi al disagio e alla penuria, e inclini a guardare alla ricchezza e alla varietà del mondo precedente ora con rabbia ora con sognante nostalgia. Forse anche così si spiega l’ossessione di Metcalfe per il poemetto perduto. Miracolo di costruzione poetica, la Corona di Blundy fu composta poco più di cent’anni prima, nel 2014, in occasione del compleanno della moglie Vivien, e recitata un’unica volta durante i festeggiamenti presso il Casale dei Blundy, in un tripudio di vini e cibi deliziosi e ora introvabili, alla presenza della loro cerchia di amici. Facendo riferimento al celebre banchetto del 1817, cui parteciparono Keats e Wordsworth, l’evento fu successivamente definito «Secondo Immortal Convivio». La profusione di diari, corrispondenze e messaggi disponibili racconta delle correnti di amore e invidia che attraversavano tutti i partecipanti, del primo marito di Vivien, il liutaio Percy, e della malattia degenerativa che si era impossessata del suo cervello, delle ambizioni represse della donna. Ma dell’agognata “Corona per Vivien” neanche l’ombra. Che fine ha fatto la sublime poesia della cui stessa esistenza ormai i più dubitano? Quale verità si cela dietro la sua scomparsa? E quale differenza potrebbe mai fare il suo ritrovamento? Sarà un’intuizione geniale a fornire l’indizio che orienterà Metcalfe in una caccia al tesoro stevensoniana nell’ignoto. Il suo viaggio svelerà una storia d’amore e di compromessi e un crimine impunito, e getterà una luce nuova su figure che le parole tramandate gli avevano fatto credere di conoscere intimamente. Al lettore il nuovo strabiliante viaggio letterario di McEwan offre una chiave per riscattare il presente dal senso di catastrofe imminente che lo attanaglia e per immaginare un futuro in cui non tutto è perduto.
I rimedi del dottor Aiace Debouché
Andrea Vitali
Libro: Libro rilegato
editore: Garzanti
anno edizione: 2025
pagine: 320
Chiuso nel retrobottega della farmacia che ha da poco acquistato a Bellano, il dottor Aiace Debouché sta facendo i suoi conti e le sue valutazioni. È una sera di febbraio del 1920, ovattata dalla neve copiosa che ha imbiancato le rive del lago e coperto il paese di una coltre immacolata. Il risultato delle analisi del dottore appare quanto mai eloquente, ma la causa un po' meno. Forse bisognerebbe indagare sulla scarsa varietà dell'alimentazione dei suoi nuovi concittadini, oppure verificare la presenza di una tara genetica che si tramanda di generazione in generazione; sta di fatto che data la frequenza con cui vengono richiesti alcuni tipi di farmaci è evidente che il malessere più diffuso in paese è la stitichezza. E lui, uomo di scienza dalle robuste ambizioni, si sente perciò investito del compito di trovare un rimedio potente e infallibile. Ma per il dottor Debouché l'arrivo a Bellano non riserva solo peculiarità di tipo sanitario. Vi trova una comunità con le proprie gerarchie, i propri riti e una spiccata tendenza al pettegolezzo. E anche la squisita mostarda del droghiere Vespro Bordonera, che oltre a vendere prelibatezze ha una figlia in età da marito che è un vero gioiello. Vuoi perché Virginia è davvero una bellezza, educata in Svizzera e con velleità di un matrimonio di livello, vuoi perché il Debouché è un ottimo partito e il migliore sulla piazza, l'incontro tra i due sembra già scritto dal destino. Solo che stavolta il farmacista scienziato i conti non li ha fatti con la dovuta accuratezza, soprattutto con sé stesso e con certi problemi che si trascina fin dalla giovinezza. Con "I rimedi del dottor Aiace Debouché" Andrea Vitali ci reimmerge nel cuore del suo mondo letterario, popolato da personaggi inimitabili e involontariamente comici. L'intreccio delle vicende mette in scena l'imprevedibilità della vita, le sue impensabili coincidenze e le inaspettate vie di fuga che gli abitanti di quella sponda del lago sanno inventarsi per fronteggiare gli eventi.
Il mio cuore libero. La forza di una madre di Gaza
Majd Al-Assar
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2025
pagine: 256
Una storia nata a Gaza. Una voce che si leva nel silenzio. Questa è la storia di Majd, una madre che vive nella Striscia di Gaza. Per Majd, Gaza non è un punto su una carta geografica. È la città dove ha studiato, si è sposata e ha dato alla luce Salah e Nay. La città in cui ha costruito la sua casa, piccola ma piena di vita. Non le importa che la corrente elettrica continui a saltare, le pareti odorino di frittata, e nemmeno che il frigorifero sia tappezzato di disegni. Le è sempre bastato avere un tetto sotto il quale aiutare Salah con i compiti e intrecciare i capelli di Nay. Ora, però, quella casa non è più un luogo sicuro. Majd ha dovuto lasciare il suo quartiere e fuggire a sud. Ha dovuto accettare di vivere una vita da nomade, di non avere risposte alle domande insistenti di Salah, di dormire stringendo forte Nay al suo fianco. Ma ha anche imparato a custodire brevi attimi di spontaneità: le risate per una pagnotta bruciata, le storie raccontate alla luce di una torcia, il dono prezioso di un pettine blu. Soprattutto ha compreso che può sentirsi a casa in un abbraccio. Perché Gaza è una città ricca di sapori e tradizioni, ma anche una terra difficile. Mai come in questi anni Majd è stata messa alla prova, come donna, come madre. Ma nulla può cancellare l'amore sorprendente, unico, totalizzante di chi ha creato una vita. Un amore che arde con più forza quando non si possiede nulla. Perché Majd non ha più una casa né certezze. Ma può contare ancora sull'eco della sua voce. Dopo aver firmato articoli per quotidiani italiani e internazionali, Majd Al-Assar ha deciso di scrivere una testimonianza di ciò che significa vivere oggi nella striscia di Gaza. Le sue parole sono un inno alla vita, bella e caparbia insieme. Un appello gentile ma accorato a non rimanere indifferenti. Un libro che racconta i momenti di paura e incertezza, le fatiche e le gioie fragili che persistono nei tempi più bui. Dedicato a tutti coloro che vogliono credere in un futuro migliore.

