Cinema, televisione e radio
Io lo chiamo cinematografo
Francesco Rosi, Giuseppe Tornatore
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 480
"Il cinema, allora, era una grande famiglia, è vero. C'era un rapporto di comprensione, anche di affetto. Poi ci sentivamo tutti parte di una grande avventura, far rivivere sullo schermo la vita." Proprio di "grande avventura" è il caso di parlare a proposito di Francesco Rosi, classe 1922, che in questo libro ha deciso di raccontare la propria vita e i segreti del suo mestiere a un altro regista, il suo amico Giuseppe Tornatore. È in famiglia, nella Napoli degli anni Trenta, "legata a doppio filo con il suo mare", che tutto comincia: papà Sebastiano, appassionato di cinematografo, gli scatta magnifici fotoritratti, ispirandosi anche a Jackie Coogan, il protagonista del Monello di Charlie Chaplin. Poi ci sono zio Pasqualino, "capo-claque" nei teatri di rivista, e zia Margherita, che lo accompagna ogni giovedì al cinema, dove il piccolo Francesco scopre la magia dei primi film muti. Nell'immediato dopoguerra Rosi si trasferisce a Roma dove, insieme a una spiccata passione per il teatro e per la letteratura, porta con sé lo stupore per quelle sagome di ombre e luci che si agitano su uno schermo bianco. E capisce che il cinema diventerà il suo mestiere. In questo libro-intervista che è insieme autobiografia e saggio critico, Rosi ci svela una miniera di informazioni e aneddoti che riguardano i suoi film e la sua carriera di regista, senza lasciare "fuori campo" gli aspetti più intimi e privati di una vita intensa e coraggiosa.
Totò, la Corrida, il Goya e García Márquez
Marco Ottaiano
Libro: Libro in brossura
editore: Langella
anno edizione: 2025
pagine: 64
La multiforme vena umoristica e comica di Totò ha spesso avuto a che fare con le lingue straniere e con le culture altre. Questo piccolo volume si occupa di analizzare il rapporto fra il principe della risata e la lingua spagnola, un incontro che nell'ampia filmografia di Totò si è prodotto per due volte, nel caso del film Fifa e arena (1948, regia di Mario Mattòli) e successivamente per Totò, Eva e il pennello proibito (1959, regia di Steno). Il testo contiene inoltre una gustosissima chicca: la stroncatura che un giovane e indignato Gabriel García Márquez riservò alla versione spagnola di Totò Sceicco.
La spedizione Franchetti nella Dancalia etiopica. Edizione critica del film
Andrea Mariani, Serena Bellotti
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2025
pagine: 192
Il volume propone un percorso attraverso la galassia dei frammenti di un film a lungo ritenuto perduto: La spedizione Franchetti nella Dancalia etiopica (1929), una delle opere più significative del cinema esplorativo italiano e un caso emblematico dell’uso del cinema nel contesto delle politiche coloniali. L’obiettivo è di offrire per la prima volta al lettore comune e a quello specialista una sua ricostruzione, un’edizione critica del film, e di svelare scena per scena le metodologie archivistiche e storico-critiche che hanno guidato il lungo lavoro di riordino dei suoi frammenti. Sebbene non manchino considerazioni sull’uso politico delle immagini, gli autori portano in primo piano la riflessione sulla storia materiale delle pellicole conservate, sulle ragioni del montaggio, sulle manipolazioni intervenute nel tempo e sull’aspetto originario di un’opera che è anche un cruciale documento storico. Il libro diventa allora l’occasione per riflettere sulla filologia del film come filosofia della visione, come prassi e disciplina fondamentale per gli storici (non solo del cinema) e di sorprendente attrattività per gli appassionati di cinema e fotografia. In ultimo, la Spedizione diviene metafora di un viaggio in un mondo di tecniche e pratiche produttive ormai lontano, che riprende vita attraverso la lettura delle tracce del lavoro e della gestualità di montatori, stampatori e cineoperatori rimaste impresse sulla materialità del cinema.
Immaginari incarnati. Appropriazioni culturali, cinema, arti dal vivo
Marco Bertozzi, Daniela Sacco
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2025
pagine: 200
Teatro, performance, cinema sperimentale e documentario sono contesti artistici in cui conflitti culturali e rivendicazioni identitarie trovano piena espressione. Questioni complesse, intorno alle quali si definiscono campi di battaglia e schieramenti ideologici che richiedono una comprensione sfumata delle dinamiche in gioco. Un esempio significativo è quel laboratorio di interculturalità che è il Québec canadese, dove, negli ultimi anni, sono emerse istanze fondamentali, con le quali entrare in dialogo per affrontare, attraverso i linguaggi artistici, urgenti questioni civili. Ascoltare ciò che sta montando in altre aree del mondo significa provare a uscire dal nostro comfort-continent, problematizzando concetti come wokismo o cancel culture, al fine di superare la semplificazione in atto nella cultura italiana, che vede in questi fenomeni soltanto casi di militantismo di bassa lega, isterie identitarie, oscurantismo censorio e autocensorio. Un superamento che è possibile uscendo dall’idea di appropriazione culturale, vista solo come “retorica nordamericana”, colpevole di infettare le radici stesse del pensiero europeo.
Le forme della composizione. Incandescenza e ripetizione nel film
Luca Venzi
Libro: Libro in brossura
editore: Pellegrini
anno edizione: 2025
pagine: 188
Incontriamo spesso cose, nei film, che anche a distanza di tempo non smettiamo di ricordare. Sono immagini e suoni che lasciano segni nella nostra esperienza di spettatori. A volte ci capita di ricordare momenti di un film perché in essi riconosciamo i suoi pensieri profondi. Perché in quei momenti il film raccoglie ciò che informa o governa o muove il suo intero lavoro, le sue principali costruzioni, i suoi più importanti obiettivi. E i più stratificati nodi di senso che in esso hanno corso. Si tratta di passaggi di massima intensità formativa che la scrittura filmica è già sempre capace di modellare. Questo libro si occupa proprio di questi passaggi e li osserva accanto o in relazione a una pratica formativa eccezionalmente frequente nei film, che è quella di attivare processi di ripetizione. Con regolarità, i film ripetono gesti, azioni, situazioni, temi e motivi, immagini, suoni e ripetendoli, e variandoli, tessono punto a punto i propri discorsi.
Star Wars e il mito
Valerio Del Vecchio
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Efesto
anno edizione: 2025
pagine: 166
Questo saggio esplora il rapporto che esiste tra il mito e l’universo narrativo di Star Wars, considerato non solo in qualità di saga cinematografica ma di prodotto che attraversa molteplici canali mediali: il cinema, la serialità televisiva, la letteratura. La prospettiva che viene seguita è duplice: da un lato si analizza l’influenza che le varie mitologie della storia del mondo hanno avuto sulla scrittura dei prodotti narrativi di questo universo, dall’altro si cerca di dimostrare in che modo lo stesso franchise di Star Wars può essere considerato un mito moderno, assimilabile per molti aspetti ai miti che sono all’origine della nostra cultura.
Cinema ed ominazione: dal muto alla magia colorata
Edoardo Ferrini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Efesto
anno edizione: 2025
pagine: 184
Il linguaggio filmico e l’arte hanno una funzione primaria nell’evoluzione umana e nel processo di Ominazione. Come potremmo comprendere il reale e la realtà senza poterle rappresentare? E come potremmo rappresentare senza la percezione dinamica delle immagini in movimento? L’arte filmica è nata in bianco e nero, muta, per svilupparsi nel colore, tardivamente. Paradosso per cui la tecnica più evoluta è nata monca di qualcosa, come se avesse ricominciato da capo la rappresentazione artistica, con il grado zero del bianco e nero. Spaziando dai primi cortometraggi della Disney ai film di Tim Burton, a rendere presente e attivo il viaggio nello schermo è la percezione del magico, quell’effetto disneyano con cui ci sentiamo parte di una trama animata. Se il cinema continua con la magia, questo significa che Walt Disney e Hollywood sono due gemelli eterozigoti, e che lo schermo delle origini ancora parla dagli effetti magici delle opere filmiche di oggi. Prefazione di Giulio De Martino.
Guida alla sopravvivenza nel cinema
Libro: Libro in brossura
editore: Martin Eden
anno edizione: 2025
pagine: 223
"Guida alla sopravvivenza nel cinema" nasce da un'idea di Raoul Lamagna, con le voci di Dave Given e Deborah D'Addetta e la produzione di NaNo Film. È un manuale pratico e motivante pensato per giovani cineasti, tratto dall'omonimo podcast che raccoglie le esperienze e i consigli di dieci professionisti del settore, ognuno proveniente da un reparto diverso della produzione cinematografica. Con uno stile diretto e senza fronzoli, il libro esplora le sfide quotidiane del lavoro nel mondo del cinema, offrendo un'analisi dei vari ruoli che compongono il processo creativo e produttivo. Attraverso le testimonianze di registi, sceneggiatori, produttori, direttori della fotografia e tanti altri, Guida alla sopravvivenza nel cinema traccia un percorso utile e realistico per chi sogna di entrare nell'industria, ma soprattutto per chi vuole imparare a "sopravvivere" in un ambiente tanto affascinante quanto caotico. Luciano Stella, Paolo Piccirillo, Nunzia Schiano, Renato Lori, Vincenzo Lamagna, Emilio Costa, Simone Costantino, Davide Franco, Raffaele Cirillo, Imma Napoletano e Rossella Aprea sono le personalità intervistate all’interno del volume.
Il «Decalogo» di Kieslowski. Tra scandalo e falsa testimonianza
Sandra Puiatti, Moreno Manghi
Libro: Libro in brossura
editore: Polimnia Digital Editions
anno edizione: 2025
Qualcosa disturba la nostra immedesimazione nei grandi temi etici a cui ci convoca il Decalogo di Kieślowski: incongruità, intrusioni inesplicabili, oggetti che si ribellano alla loro funzione, creano, nei personaggi del film e negli spettatori, irritazione e malessere. Nonostante Kieślowski affermi che questi “ospiti” importuni facciano parte di «una realtà che non si può capire e non si può sistemare in un ordine logico», noi li consideriamo come i messaggeri di un'“altra scena” che contesta e sovverte quella manifesta. Dietro un Decalogo “cristiano”, riproposto come conflitto morale tra l'obbedienza ai Comandamenti e le passioni umane che «li violano ogni giorno», sembra affermarsi un elemento ebraico irriducibile, complesso e contradditorio, spesso beffardo, che mette in tensione la coerenza della narrazione, caricandola di una dimensione opaca, ostile e minacciosa. La petizione etica su cui insistono le sceneggiature rischia così di occultare o di mitigare lo scandalo radicale al centro dei dieci film, che può essere percepito solo soffermandosi sulle discordanze tra le une e gli altri.
I semi della ribellione nella terra di Villachiara. «Il mondo degli ultimi» di Gian Butturini e il racconto delle lotte contadine
Gianluca Delbarba
Libro: Libro in brossura
editore: Gam Editrice
anno edizione: 2025
pagine: 132
Il libro racconta la storia di un film, “Il mondo degli ultimi” di Gian Butturini, girato nella Bassa Bresciana alla fine degli anni Settanta. Ne ripercorre la storia, le tecniche di realizzazione, i principali tratti che caratterizzano i lavori del regista. In particolare il libro racconta il significato politico del film, il manifesto dei valori che Butturini intende mettere in mostra con questa opera. L'aspetto ancora oggi più significativo rimane peraltro il livello di coinvolgimento popolare che attraversò la piccola comunità di Villachiara: uomini e donne comuni disposti a “calcare il palcoscenico” non per brama di visibilità (come sarebbe oggi) ma per raccontare la propria storia e quella dei propri genitori e nonni, le loro lotte, il sogno di una società più giusta. Sembra passata un'era geologica se pensiamo al vuoto assoluto di valori e ideali dei giorni nostri Il ricordo di quegli uomini è ancora vivido, il fuoco non si è spento del tutto: colpisce la fierezza con cui i testimoni di allora raccontano questa storia. La difendono con ostinazione. Per loro non fu un gioco, non si trattò di girare un video amatoriale. Si sentono ancora oggi, più di quaranta anni dopo, protagonisti di quello che definiscono “l'ultimo colossal” della storia cinematografica italiana.
Rouge sang: raccolta di scritti sul cinema dell'orrore. Volume Vol. 12
Fabio Pagliardini
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2025
pagine: 56
Il numero della rivista sul cinema dell'orrore.
Arte e cinema d'animazione in Italia-Art and animated film in Italy (1957-1977)
Libro: Libro in brossura
editore: Dario Cimorelli Editore
anno edizione: 2025
pagine: 232
Il volume, parte della collana Scritti, esplora il lavoro di tredici artisti italiani che, tra il 1957 e il 1977, si sono avvicinati all'animazione e al film in stop-motion per ampliare e completare la propria ricerca visiva. In un periodo segnato dalla straordinaria diffusione di Carosello – contenitore pubblicitario televisivo che ha profondamente influenzato stili di vita, immaginario collettivo e cultura visiva dell'Italia del dopoguerra – questi artisti hanno instaurato un dialogo fertile tra arte e animazione, dando vita a opere sperimentali e originali, sospese tra linguaggi. Gli artisti – Bruno Ceccobelli, Claudio Cintoli, Toni Fabris, Rosa Foschi, Giulio Gianini & Lele Luzzati, Paolo Gioli, Andrea Granchi, Manfredo Manfredi, Magdalo Mussio, Pino Pascali, Luca Maria Patella, Marinella Pirelli e Mario Sasso – e le loro produzioni cinematografiche, spesso poco conosciute, diventano qui oggetto di riscoperta e valorizzazione. Attraverso saggi critici, immagini e documenti, il volume restituisce un mosaico inedito della ricerca artistica italiana del secondo Novecento, in cui animazione e arte si fondono in un linguaggio ibrido, libero e visionario.