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Poesia e studi letterari

Lettere e scritti editoriali. 1949-1980

Lettere e scritti editoriali. 1949-1980

Giulio Bollati

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 288

«La grandezza einaudiana deve certo tanto a tanti... ma dire Einaudi significa dire, per tanti versi, Giulio Bollati e il suo genio» (Claudio Magris). Fin dalle origini, l’Einaudi fu una casa editrice organizzata per collane: la loro coerenza e il loro intrecciarsi davano «il marchio dell’editore» assai più che il singolo libro. Ma fu Bollati a perseguire questa speciale armonia di un progetto editoriale nel quale ogni proposta «faceva sistema». Potremmo dire che, se nell’Einaudi degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta Calvino fu il fantasista, Bollati a tutti gli effetti di quella squadra fu il regista. E di collane ne inventò anche, prima fra tutte «Nuovo Politecnico» che, ispirata all’amato Carlo Cattaneo, sarebbe stata un modello per affrontare l’attualità politica con libri di grande spessore culturale e di lunga durata. Lo sguardo ampio emerge soprattutto dagli scritti editoriali qui raccolti: progetti, documenti interni, interventi pubblici. Viceversa nelle lettere e in alcuni pareri di lettura Bollati aguzza la vista con affondi su singoli libri, pubblicati o in fieri, dimostrando un’intelligenza critica acutissima. Così, nel corso di questo volume, si potranno incontrare questioni editoriali grandi e piccole, ma anche vere e proprie recensioni, ritratti di scrittori e studiosi, riflessioni sui propri filoni di ricerca (gli illuministi, Leopardi, Manzoni, il carattere nazionale degli italiani, la fotografia…) e anche qualche sfogo personale, inevitabile nella dialettica con l’altro Giulio, Einaudi. Un concentrato di intelligenza, eleganza e ironia che ha segnato un lungo e significativo periodo dell’editoria e della cultura italiana del dopoguerra.
32,00

Poesie. Testo tedesco a fronte

Poesie. Testo tedesco a fronte

Georg Trakl

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 224

"L’intensità espressiva degli accoppiamenti, delle costellazioni verbali, la forza denotativa della terminologia di Trakl – soprattutto di quella legata alla tematica notturna – allinea e combina, non i segni, ma le cose stesse significate: la «putredine», la lebbra che divora volti e oggetti, ma anche l’oro dei giorni, la fine potente dell’anno, il grido soave del merlo, la sonata di Schubert stanno lí davanti a noi, inequivocabilmente denotati dalla forza del nominare. Trakl canta la sera e il tacere dell’Occidente, ma il suo canto è anche concreto lavoro al trapasso nella notte e nel silenzio." (Dall’introduzione di Ida Porena)
15,00

L'intravisto

L'intravisto

Elisa Biagini

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 88

L’intravisto è ciò che osserviamo con difficoltà, per frammenti, «con l’occhio appoggiato alla crepa». Un impedimento che nei versi di Elisa Biagini diventa una forza per conoscere meglio se stessi e l’altro da sé, uno sguardo obliquo che apre orizzonti in cui situare i ricordi. E più fortemente la poetessa percepisce l’altrove, più sembra toccare il profondo di sé, per guardarsi veramente e riorientarsi: «ripesco la bussola, sollevo lo specchio». Con l’urtarsi e l’infittirsi dei significati intorno a immagini ricorrenti (animali, sassi), «facendo l’orlo al silenzio», dall’ombra della memoria e da «quanto è in fondo allo specchio» traluce «il brusio dell’impensato». A poco a poco affiorano le istantanee di un dialogo con un «tu»: una comunicazione difficile, fatta di frasi interrotte, silenzi, assenze. Quella di Elisa Biagini è una poesia che sta nel mondo in modo dialettico, cogliendone il conflitto e dandogli voce, raccontando ad occhi aperti «quanto rimasto dalla cancellatura».
10,00

Sono nato

Sono nato

Georges Perec

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2024

pagine: 96

«So, grosso modo, come sono diventato scrittore. Non so esattamente perché. Avevo davvero bisogno, per esistere, di allineare parole e frasi? Mi bastava, per essere, essere l'autore di alcuni libri? Avevo dunque qualcosa di tanto particolare da dire? Ma cosa ho detto? Cosa si dovrebbe dire? Dire che si è? Dire che si scrive? Dire che si è scrittore? Bisogno di comunicare cosa?»   Non soltanto una riflessione su che cosa significhi essere scrittore, "Sono nato" raccoglie una miscellanea di testi – diario, racconto, recensione, lettera programmatica, articolo di giornale, intervista, testo radiofonico – che seguono il corso di una vita, dalla nascita alle ultime cose da fare prima di morire. Si compone così un'autobiografia per nulla ortodossa, ma precisamente come la concepiva Perec: obliqua, molteplice e frammentaria, costruita intorno a ciò che resta impossibile da esprimere a parole.
10,00

Omero e l'Iliade

Omero e l'Iliade

Robin Lane Fox

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 616

In questo libro, frutto di una consuetudine e di un amore per l’“Iliade” che vanno avanti da una vita intera, Robin Lane Fox, uno dei maggiori classicisti del nostro tempo, ci accompagna verso dopo verso in un percorso costellato di dèi iracondi o magnanimi e di esseri umani coraggiosi e fragili. E nel raccontare un mondo distante millenni eppure così vicino prova a dare una risposta anche a molte questioni rimaste irrisolte: come, quando e dove fu composto questo maestoso poema? E soprattutto da chi? È veramente esistito un uomo chiamato Omero che è stato in grado di scrivere parole tanto alte da diventare immortali? L’“Iliade” è il più grande poema epico della letteratura globale. Nonostante abbia più di 2600 anni rimane un’opera irraggiungibile, che ancora ci meraviglia, ci fa ridere e piangere. Dopo averla letta è impossibile tornare alla vita quotidiana e non guardare il mondo con occhi diversi. Robin Lane Fox, analizzandone i versi con la passione del lettore rapito e innamorato e la precisione dello studioso, ci mostra perché un testo tanto al di fuori della portata umana può sembrarci così immediato, così coinvolgente. Ci mostra come dalle pagine di Omero sgorghi la fonte prima di una delle idee più persistenti della letteratura occidentale: quella secondo cui la vita stessa ha una trama determinata da una serie di regole narrative relativamente fisse e chiare. Regole che apprendiamo nell’immaginario e ritroviamo nell’esperienza, lasciandoci educare alla condizione umana. Gli eroi dell’“Iliade” per quanto maestosi, intrepidi e distanti possano apparire sono come noi mortali, spaventati, ignari del destino che li attende. E noi come loro ci possiamo dibattere, possiamo protestare e lottare, ma alla fine siamo costretti ad arrenderci alla realtà.
36,00

Mishkin

Mishkin

Riccardo Held

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 152

Tutta la prima parte di questa raccolta è percorsa da una vena di divertimento: animali e oggetti prendono la parola per ritagliarsi uno spazio di libero pensiero, lontano dalle logiche e dalle morali umane. Ognuno di essi ribalta logori schemi mentali, si ribella alla fissità di un ruolo, filosofeggia esponendo originali modi d’essere. L’alternarsi dei punti di vista, le rime e le assonanze che manomettono le linee rette del ragionare producono fulminei scarti stranianti. Con strofe che spiazzano il lettore, relativizzano ogni idea e smascherano presunte verità, Riccardo Held discute di filosofia, pittura e musica, e nelle sue filastrocche giocose concentra ironie, sarcasmi e umoralità. Ma il divertimento non può nascondere a lungo quelle solitudini, trepidazioni e paure che, nella parte finale, trascolorano nell’elegia di «quello che non c’è, quello che manca».
12,50

Il tenero narratore e altri saggi

Il tenero narratore e altri saggi

Olga Tokarczuk

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2024

pagine: 272

La complessità del mondo contemporaneo e la crescente interconnessione dell'umanità richiedono oggi un nuovo modo di raccontare la realtà. Olga Tokarczuk ci propone in questo libro quasi un manifesto della sua poetica innovativa. Una straordinaria testimonianza dell'attività di scrittrice, che le è valsa il premio Nobel, e dell'anima di attivista impegnata su numerosi temi sociali e ambientali. Il tenero narratore è un inno al ruolo cruciale della letteratura. Scrittori e scrittrici occupano una posizione privilegiata: sono esploratori e artigiani che lavorano con frammenti della realtà, impegnati a svelarne una portata più ampia e aperta. Tokarczuk invita a liberarsi dai vincoli del proprio io narrante per abbracciare una voce nuova, che combini l'impersonalità con una dolce tenerezza. Già, la tenerezza, che è la forma più modesta di amore eppure la più potente, perché ci fa rivolgere lo sguardo oltre noi stessi, verso gli altri esseri umani, gli animali e la natura, nella consapevolezza di un destino comune. Completano questa raccolta di scritti una riflessione sull'importanza dei traduttori, che nel nostro mondo interconnesso svolgono il compito vitale di far circolare idee e conoscenza, e un resoconto molto intimo sul periodo dei lockdown dovuti al Covid, in cui l'autrice condivide paure e speranze per il futuro.
19,00

I visitatori celesti

I visitatori celesti

Chandra Livia Candiani

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 136

I visitatori celesti sono quattro figure che portano un messaggio: non si scappa dall'invecchiare, dall'ammalarsi, dal morire, ma c'è una Via, opposta all'oblio, che nell'affrontarli trascende il danno e la sofferenza. Per questo sono detti «messaggeri», perché portano notizia bruciante, messaggio che risveglia, e «celesti» perché non si limitano a rivelare l'ineluttabilità delle sfide radicali della vita, ma ci aprono anche la soglia di significati altrimenti ignorati: significati celesti, che vengono da un al di là della condizione rassicurante e confortante in cui di continuo ci rintaniamo, a causa dell'angoscia in cui la finitudine e il dolore ci gettano. Nelle parole incantate di Chandra Candiani: «Queste parole sono il goffo tentativo di tradurre in linguaggio un sorriso. Quel sorriso accoglie tutto, anche i danni più crudeli, senza enfatizzare e personalizzare, e consegna l'altro, senza che nemmeno se ne accorga, alla vocazione della non-violenza».
13,00

L'infinito senza farci caso

L'infinito senza farci caso

Franco Arminio

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2024

pagine: 128

“Io non so che cosa sia l'amore. So cosa sono le intimità provvisorie. Non pensate a godimenti fuggitivi, a divagazioni non matrimoniali. Solo una visione vecchia di noi stessi e degli altri ci può far pensare all'amore come a una cosa che prima non c'è e poi compare e poi finisce. A me sembra che ci sono parti di noi che sono sempre in amore e altre che sono in fuga, sepolte e irraggiungibili. Ogni incontro bello, ogni intimità attinge a un giacimento mitico e poetico del quale dobbiamo smettere di aver paura. L'amore è una dimensione intimamente locale, si svolge sempre in un luogo ed è inedito ogni suo gesto. Il luogo dell'amore è il corpo. Corpo che diventa foglia, albero, paesaggio. Corpo che fa ombra e fa luce, corpo assoluto e cordiale, per un'ora o per mezzo secolo. Riconoscere questa specificità dell'amore è una forma di resistenza alla globalizzazione delle emozioni, alla dispersione dell'intensità. Il corpo amoroso ci richiama alla vita da vicino, al suo sapore locale, preciso.” Le poesie di Franco Arminio sono il resoconto quieto e febbrile di un cammino umanissimo eppure percorso dall'anelito a qualcosa di più grande. La parola poetica diventa rivelazione di una scintilla divina tra le nostre mani e canta un amore che forse non ci salva, ma senza il quale saremmo soli in balia del tempo che scorre.
13,00

Convito delle stagioni

Convito delle stagioni

Antonio Prete

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 144

Con questa nuova raccolta, Antonio Prete approfondisce i temi che gli sono più cari, e che della poesia sono elementi purissimi: la natura e il tempo. La natura, vegetale animale astrale, è descritta nelle sue incessanti metamorfosi di colori, suoni e profumi; mentre l'azione irreversibile del tempo, «che è lampo di presenza e stilla / d'accaduto», trova nella lingua della poesia, nei suoi suoni e ritmi, un momento di sospensione e di vertigine, in cui passato e presente si fondono per permettere un dialogo con quello che più non è: «nel teatro intimo della forma / l'abbraccio della luce e dell'ombra». Nel trascolorare delle stagioni, nella contemplazione di una notte stellata o di un volto amato, nella fugace apparizione di un animale selvatico, la poesia di Prete si avvicina all'essenza delle cose, accogliendo nel fulgore del visibile e nella lotta dei ricordi contro l'oblio il silenzio del cielo e delle galassie, «sul cui confine il tempo non è più tempo».
12,00

Traduzioni disperse e inedite

Traduzioni disperse e inedite

Franco Fortini

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2024

pagine: 328

Figura di grande rilievo nella cultura del Novecento, Franco Fortini ha spaziato nei più diversi campi della ricerca letteraria: dalla poesia alla critica alla narrazione, con una decisa presenza anche come traduttore. Testimonianza esemplare di questa attività è l'autoantologia "Il ladro di ciliege" (1982), un "quaderno" di versioni poetiche da diverse lingue apparentabile a quelli di Sereni, Montale, Bertolucci e altri, che Luca Lenzini ha voluto accogliere nel volume complessivo "Tutte le poesie" (2014). Lo stesso curatore ci propone oggi un'ampia ulteriore silloge di traduzioni che attinge dall'Archivio dello scrittore. Fortini aveva esordito con la prosa nel 1942, traducendo "Un cœur simple" di Flaubert; e con la prosa, del resto, continuò a cimentarsi, lavorando su Gide, Proust e Kafka. Di sostanziale valore anche ai fini della riflessione teorica fu il suo approccio a Brecht, come attestano le sezioni intitolate "Traducendo Brecht" di "Una volta per sempre" (1963), momento significativo della sua opera di poeta in proprio; senza dimenticare la grande impegnativa impresa del "Faust" di Goethe (1970). Ma lo sconfinato viaggio di Fortini nel mondo della traduzione poetica conta anche episodi rimasti in ombra e degni di riproposta. Oltre alla frequentazione assidua, insieme alla compagna Ruth, della poesia tedesca, la sua vicinanza con la letteratura francese è mirabilmente attestata in versioni da Rimbaud e dai surrealisti; e sorprendente è la traduzione da Chrétien de Troyes apparsa nel «Politecnico» di Vittorini. Sempre lucidamente immersa nel suo tempo anche quando si misura con i classici, l'esplorazione militante di Fortini si muove (in collaborazione con esperti) in molte letterature, come quella polacca o ungherese – con esiti talora memorabili, come Poesia agli adulti di Ważyk (1956) – o spagnola: l'amatissimo Machado, ma anche Manuel Altolaguirre. Tanto libera, complessa e vasta è la sua avventura di traduzione poetica che è impossibile circoscrivere altre zone e autori presenti in questo libro, dove non manca neppure una "traduzione immaginaria" dal cinese, a rammentarci un "genere" teorizzato con originale acutezza da Fortini. A trent'anni dalla sua scomparsa, il lettore avrà uno strumento ulteriore per conoscere la personalità, così vitale e molteplice, di un protagonista della nostra scena letteraria.
18,00

Accorgersi di essere vivi. Un breviario per chi ha perso la via

Accorgersi di essere vivi. Un breviario per chi ha perso la via

Franco Arminio, Guidalberto Bormolini

Libro: Libro in brossura

editore: Ponte alle Grazie

anno edizione: 2024

pagine: 144

«Il materialismo brutale e nichilista in cui siamo immersi non solo accentua le ingiustizie sociali e danneggia la salute del pianeta, ma è anche un'implacabile assicurazione sull'infelicità: le nazioni più avanzate economicamente sono piene di depressione e solitudine». Presi da un mondo frenetico e competitivo, ci dimentichiamo di essere vivi. In questo libro, Franco Arminio e Guidalberto Bormolini cercano di tracciare un sentiero che vada in direzione contraria: una terapia della parola come risorsa antica e a disposizione di tutti, per chi desidera ritrovare un senso di comunione più ampio e profondo con l'umanità. Imparare dalla sofferenza, fare nuove tutte le cose, prendere il volo, cogliere la meraviglia: in ogni breve capitolo di questo saggio, il ragionare poetico di Arminio si interseca con le riflessioni in prosa di Bormolini, dando vita a un testo denso di spiritualità e poesia, che cura l'anima e aiuta a ritrovare il senso perduto. Con uno stile lirico e coinvolgente allo stesso tempo, i due autori ci guidano in un viaggio alla scoperta non tanto del mondo, ma di noi stessi nel mondo.
14,00

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