Servizi sociali, assistenza sociale e criminologia
La nuova certificazione e le altre cautele antimafia
Umberto Cimmino
Libro
editore: Quattrosoli
anno edizione: 1995
pagine: 318
Processo Andreotti. Palermo chiama Roma
Giovanni Pellegrino, Carmine Fotia
Libro
editore: Lupetti
anno edizione: 1995
pagine: 64
Raccolto rosso. La mafia, l'Italia
Enrico Deaglio
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 1995
pagine: 240
Il libro è un lungo viaggio in Sicilia. Si narrano storie sconosciute e storie note che nascondono spesso altre verità: ferocie inaudite e resistenze disperate, parole dal significato ambiguo, il paradosso di un'associazione segreta, ma da sempre palese per tutti. E la distrazione, l'indifferenza che hanno accompagnato l'avanzata della mafia in Italia. Fino all'esplosione finale, il raccolto rosso. Una documentata storia della mafia, e soprattutto dei mafiosi, appassionante come un racconto poliziesco: ma è tutto vero. Vero, tortuoso, oscuro come il nuovo episodio con cui si apre la presente edizione del libro: il processo Andreotti.
Economia assistita da mafia
Mario Centorrino
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 1995
pagine: 158
Poveri, ospizi e potere a Napoli (XVIII-XIX secolo)
Lucia Valenzi
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1995
pagine: 160
Questo lavoro cerca di dare un quadro delle istituzioni napoletane di pubblica beneficenza, fra XVIII e XIX secolo, con particolare attenzione al Decennio francese, alla Restaurazione e alle condizioni di vita interne degli ospizi dei poveri e dei conservatori femminili, dai regolamenti alla tipologia architettonica, dall'alimentazione, all'istruzione, al lavoro.
Una vita postdatata. Lampi e tuoni dal Bronx napoletano
Peppe Lanzetta
Libro
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 1995
pagine: 144
Lo sviluppo del bambino in carcere
Gianni Biondi
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1995
pagine: 256
Il libro studia la situazione dei bambini che vengono cresciuti in carcere insieme alla madre: argomento che in Italia ha finora suscitato un'attenzione molto scarsa nonostante la sua rilevanza sociale. La detenzione del minore insieme alla madre pone infatti di per sé il minore in una situazione oggettiva di rischio, soprattutto per quel che riguarda lo sviluppo psico-affettivo e relazionale. Il fenomeno è inoltre assai più consistente di quanto si potrebbe supporre. L'autore ha affrontato la ricerca dello sviluppo del bambino in carcere attraverso un'indagine su un gruppo di madri con il figlio convivente confrontato con un gruppo di controllo di madri detenute con il figlio affidato a terzi.