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Pequod: Pequod

Montagne verdi

Montagne verdi

Angelo Orsingher

Libro: Libro in brossura

editore: Pequod

anno edizione: 2025

pagine: 278

Nel momento in cui l'era del beat nasce, il protagonista del romanzo si trova a crescere assieme ai Beatles, agli Stones e a tutta quella serie di gruppi che hanno fatto la storia del rock. Attraversiamo con lui gli anni Cinquanta e Sessanta, quindi i Settanta, fino ad arrivare ai giorni nostri, e siamo in un paesino di montagna. Il protagonista parla di sé, senza dimenticare che in giro ci sono vite sospese e vite altre. In Valle è stata girata la fiction tv Black out. Vite sospese, andata in onda sul primo canale tv e vista da oltre quattro milioni di persone. Lo studio Palloni & associati di Milano vi invia Giulia, architetta, per capire se sia possibile trasformare un albergo di paese in un posto di accoglienza per cardiopatici. L'incontro con Cesare, montanaro doc e contrario a ogni intervento speculatuivo, metterà a confronto due anime e due visioni diverse della montagna. In Valle si dice che John Lennon non è morto nel 1980 per mano di un pazzo squilibrato, ma si trova in un paese sperduto, Caoria. Ucronia? Realtà? Luogo di fantasmi? Forse. Anche. Il susseguirsi del racconto ci fa conoscere la vita reale e interiore del protagonista, che si intreccia con quella di due nuovi montanari, Davide e Anna, con quella di Luisa, innamorata di Olmo con il mal di montagna, e con la vicenda di Gianluca Trentini, imprenditore, invischiato in un fallimento per colpa di un maledetto subappalto. Ci sono poi i due amici d'infanzia, Egidio, con il quale il narratore ha fondato una band fino a quando una brutta malattia invalidante l'ha costretto a vivere su una sedia a rotelle in una casa di riposo, e Mansueto, a cui è stato affidato
20,00

Le cose non sono più come prima

Le cose non sono più come prima

Marco Ferri

Libro: Libro in brossura

editore: Pequod

anno edizione: 2025

pagine: 164

Una bacheca abbandonata e quello che nel tempo succede lì attorno, due coniugi nella sala d'attesa per un colloquio di lavoro, un conferenziere improbabile e una lectio brevis di economia che è come l'ottava meraviglia dei savi alchimisti della Macedonia, finte recensioni e strane assemblee in un futuro spettrale e demagogico, poeti che recitano sulla Luna e quello che ne resta dopo un disastroso viaggio di ritorno, la delusione di una prof di filosofia che riapre i libri delle sue illusioni giovanili e i deliri della demenza senile, e infine: chi è davvero un ospite su questo pianeta? Ventuno racconti che proseguono quelli di Vecchi scemi ma il tono è diventato più crudo, decisamente satirico e visionario, con l'allegria di chi ha perso ogni speranza.
16,00

Un nuovo romanzo

Un nuovo romanzo

Vanna Loiudice

Libro: Libro in brossura

editore: Pequod

anno edizione: 2025

pagine: 150

Un romanzo on the road in una terra spoglia senza nome, una storia di affari loschi e spacciatori senza meta, di corrotti e corruttori. E un misterioso bambino che osserva senza parlare.
18,00

Sul confine della luce

Sul confine della luce

Alessandro Tamburini

Libro: Libro in brossura

editore: Pequod

anno edizione: 2025

pagine: 219

In questa road story, Arrigo, fotoreporter, sta per perder la vista e decide assieme al nipote Davide di tornare nei luoghi del suo passato e ricostruire un rapporto con la figlia Lola. Una storia intesa che racconta i legami familiari, dove finisce e dove comincia la riconoscenza.
18,00

E i lupi scesero in città...

E i lupi scesero in città...

Barnaba Maj

Libro: Libro in brossura

editore: Pequod

anno edizione: 2024

pagine: 264

E i lupi scesero in città... è il ritratto dell'universo familiare, geografico, temporale dell'autore e protagonista Barnaba Maj, nato in una notte di plenilunio del 3 ottobre 1949, "figlio della consolazione" (questo è il significato del suo nome) di Giovanni Maj, costruttore di strade, ponti, dighe e gallerie, e di Nerina Borelli, "bellissimo profilo, gelo del cuore". La vita del giovane Barnaba è segnata dai continui trasferimenti imposti dell'irrequieto capo-famiglia in case scalcinate e difficilmente raggiungibili, che lo portano a vivere di volta in volta a Bolsorano, Ferrara, La Spezia (città di origine del padre), Campobasso e Messina. L'idea di questo romanzo di formazione è che la struttura del tempo è atomica, come l'universo di Lucrezio, che ci sono dimensioni interstiziali anche di tempo non vissuto, strati profondi che formano cristalli della memoria, misteriosi intrecci fra tema mitico, tempo storico e tempo individuale. Immerso nel corso del tempo di una vita come in un flusso eracliteo, il lettore incontra così Juan Alberto Schiaffino e Fausto Coppi con lo sconosciuto teppista Rosario De Filippis e la reincarnazione di doc Holiday. Un Padre più che ingombrante a capo di nomadica famiglia, una Casa Desolata, la città di Campobasso e il Molise come improvvisa nostalgia di terre lontane. Linee, cerchi, figure, si chiudono e si riaprono con la neve, atomi che cadono, cristalli che si formano, una sorta di Odissea ad alto tasso di ironia costellata da vicende e personaggi irresistibili.
20,00

Le vigne vecchie

Le vigne vecchie

Francesco Russo

Libro: Libro in brossura

editore: Pequod

anno edizione: 2024

pagine: 344

Le Vigne Vecchie racconta dei fratelli Santini nella prima metà del secolo scorso in una terra di soprusi, patriarcato e ignoranza. Ma Rocco e Carlo non vogliono accettare di adagiarsi al fatalismo e alla rassegnazione dei loro compaesani, lottano per emanciparsi e diventare migliori di quel che sono. Rocco, il più grande, introverso e di poche parole, fatica per migliorare il tenore di vita della famiglia e, per tener fede ad un giuramento fatto da ragazzino alla memoria del padre, lavora nei campi e alleva bestiame. Subisce dei torti, ma non si arrende. Purtroppo l'entrata in guerra dell'Italia nel 1915 e la sua chiamata alle armi stravolgono i suoi progetti. Quando, a guerra finita, ritorna, a causa di una grande tragedia parte per l'America e nonostante lì trovi un certo successo dovrà fare i conti col suo passato. Carlo, poco più che adolescente, intelligente ed estroverso, dopo aver imparato a leggere, viene preso dal bisogno di conoscere e capire. Comincia così ad attivarsi per infondere un sentimento di giustizia sociale nelle persone che frequenta, anche se deve scontrarsi contro un muro di diffidenza e di paura.
18,00

Sette sani racconti

Sette sani racconti

Oskar Barrile

Libro: Libro in brossura

editore: Pequod

anno edizione: 2024

pagine: 120

Narra la leggenda che come moderni barbari un gruppo era sceso tre anni prima in Italia, chiamati dai centri sociali più grossi e in pericolo, per creare consenso con i loro spettacoli, e così girovagando un gruppo di loro si era fermato a S.Arcangelo, attratti da una vecchia cava di ghiaia in disuso lungo il fiume (e forse anche dalla cucina e dal vino romagnolo). Così avevano chiesto al comune di poter riutilizzare quello spazio per la loro comunità. Era un enorme campo officina, dall'aspetto sgangherato, pieno di rottami arrugginiti. Ma le apparenze ingannano sempre. Pare che tra di loro c'erano tecnici di prim'ordine che avevano abbandonato la tranquilla vita dai molti soldi e si erano buttati nell'avventura: c'erano ex meccanici di F l, ingegneri elettronici, capi fonditori e via di questo passo, che quasi i fabbri della zona andavano da loro per avere consigli sulle saldature; e loro campavano facendo parate con i loro veicoli stranissimi autocostruiti e funzionanti lungo le città, e poi facevano spettacoli performances con tutto questo materiale, ed organizzavano feste techno micidiali, che ancora nessuno aveva snasato che poteva essere un affare, e nessuna disco aveva a quell'epoca un grammo di musica techno e loro sì. Ma soprattutto andavano nei centri sociali e ti organizzavano delle serate Mega, e specie se rischiavi lo sgombero veniva un casino di gente, e in quelle brutte situazioni lì 'sto consenso qui è proprio fondamentale. Insomma ne sapevano più di qualsiasi professore, ma l'aspetto! Un punkabbestia era più rassicurante rispetto a loro. Sembravano usciti da qualche film post-atomico: vestiti strappati, borchie, stivali giganti, elmetti con led luminosi, tatuaggi, pezzi di circuito stampato che abbellivano i giubbotti, pelle con cicatrici e bruciature varie, e poi erano grandi e robusti e sempre al lavoro. E le femmine mutoid erano anche loro giganti ed erano sempre molto carine con tutti quei tatuaggi e anelli vari… Avevi quasi paura a parlare con un mutoid se non li conoscevi, perché erano anche grandi ma l'età era imprecisabile: tipo gente che anagraficamente aveva sui quaranta anni non riuscivi a darglieli perché giravano seminudi, stile Conan il Distruttore, in pieno dicembre, con i capelli rosso fuoco… e lui pensava: "è proprio vero che l'età dipende dalla vita che si fa" e pensava alle famiglie mutoidi con le ragazze che non si distinguevano dalle loro madri e madri e figlie sembravano tutte bellissime replicanti NEXUS-6. Comunque loro stavano arrivando proprio da questi Mutoidi...
15,00

Educazione montanara

Educazione montanara

Mansueto Sperandio

Libro: Libro in brossura

editore: Pequod

anno edizione: 2024

pagine: 210

«Dopo essersi tolto la camicia di forza sull'esempio di Charles Bukowski, l'amico Mansueto si è superato. La sua scrittura, irriverente, bucolica, trasgressiva, ha superato i limiti del dissenso e finalmente ci racconta la sua verità, dopo le tante menzogne scritte sui media. Venticinque anni fa è successo un fattaccio in Vanoi, e per raccontare quel fattaccio Mansueto ha sviluppato una narrazione sferzante ed ironica da far sussultare di gioia gli autori di Black Out, la fiction girata in Vanoi ed andata in onda sul primo canale Rai. È poi verità? O è fantasia? E chi se ne frega. C'è sempre il risvolto della medaglia. Mansueto l'ha scovato. Ha tolto la patina della felicità a tutti i costi e ne ha fatto un irriverente capolavoro gettando perle ai venti. Felicita (senza accento), la prostituta che intrattiene i benpensanti in quel di Trento, le bevute di birra che annebbiano, la musica dei Beatles che fa scovare capolavori lisergici, i morti per silicosi, la comunità di Comedon Pian, il richiamo del bosco, il collegio dei preti, le contestazioni studentesche degli anni Sessanta e tante altre succose favole sbrindellate, sono solo alcuni dei fantasmi che Sperandio ha tolto dall'armadio del suo passato. Il blues torna a volare e semina il veleno sulla poesia della vita dura, senza sconti né sogni o fili spinati di ipocrisia. Mai più scritture semplificate, mai più trame conosciute o vie d'uscita da vissero insieme felici e contenti. Via le maschere. Tutto deve cadere. Chi leggerà questo romanzo troverà fin dall'incipit una bomba che accenderà fuochi di rabbia e colorerà il cielo della montagna di giallo canarino che, come spiega Thomas Mann, sarà sempre incantata». (Angelo Orsingher)
18,00

Serata allo zenit

Serata allo zenit

Loris Zecchini

Libro: Libro in brossura

editore: Pequod

anno edizione: 2024

pagine: 116

Finito «Saluto alla francese» con un applauso scrosciante, Tania Doroni fingendo di subire per gioco le avances di Bob Maiano senza nascondere di gradirle, annunciò tre coppie di ballerini della sua scuola che si esibirono in un rutilante rock acrobatico sulla musica della sigla di Happy Days. Seguirono nuovi applausi, le luci tornarono fioche e aranciate, l'orchestra attaccò il lento cheek to cheek Rotaie cantata con voce da tenore che, come ogni sabato sera, apriva l'ultima mezzora di repertorio, e sulla sala da ballo scese un'atmosfera di incanto.
15,00

Ambra

Ambra

Alberto Sgalla

Libro: Libro in brossura

editore: Pequod

anno edizione: 2024

pagine: 206

Nel quotidiano spettacolo della Riviera degli anni '60, '70, '80 era presa sul serio la gente del sabato sera, si viveva la gioia fisica della superficie, dei corpi in espansione, il va e vieni di sensi disorientati come in una danza, si andava alla ricerca non dell'inconscio della città, dove s'ammassano relitti, ossessioni, fallimenti, ma della bellezza e delle impurità del buio, del peso dell'amore, che non è conforto, di incontri fugaci e ingannevoli, sguardi d'incerta rugiada, la giostra della spossatezza… Sullo sfondo, ma lontana, per un decennio, era la lotta tragica che non lascia margini di scelta, anch'essa apparteneva alla fisicità dei corpi e degli oggetti, la macchina da guerra della libertà di classe... l'anima tumultuosa. Ora è avviato come una Repubblica di Weimar al suo cupo tramonto quel mondo di sana euforia, cabaret, case raffinate, modeste pensioni, pub in cui si spettegolava con l'indulgenza di chi ha già tanto vissuto e rimpiange che sia finito il tempo in cui regnava la pelle delle passioni, locali dove molti condividevano le solitudini e i ricordi di bambini poveri o di bambini perduti in un'agiata noia domestica; s'incrociavano quel tipo di storie che suggestionano fintanto che si vivono e appena cessano si dimenticano, luce di stella morta, o quel tipo di storie che finiscono in dolcezza o in una rottura con la vita precedente. Svanito, come una dolce putrefazione di rossi lecca-lecca.
18,00

I giochi dei grandi

I giochi dei grandi

Luca Martini

Libro: Libro in brossura

editore: Pequod

anno edizione: 2024

pagine: 118

Una raccolta di quindici racconti in cui, come spesso capita nei testi di Luca Martini, si parla di bambini diversi, di un'infanzia abbandonata lasciata da sola a crescere lottando col dolore e il desiderio di splendere, di famiglie disfunzionali, di manutenzione degli affetti, di solitudine e di giochi pericolosi.
14,00

Nel sonno degli occhi

Nel sonno degli occhi

Carlo Nardi

Libro: Libro in brossura

editore: Pequod

anno edizione: 2024

pagine: 68

«Carlo Nardi è felice anche nella misura del racconto: la sua scrittura scorre agevolissima, e gradevolissima. Ha il retroterra culturale della migliore tradizione letteraria italiana e insieme un gusto per l'invenzione che — nell'accezione latina — è anche reperimento, non soltanto fantasia. Carlo, cioè, è un uomo attento a ciò che lo circonda, ma anche un ricercatore in senso ampio: un architetto innamorato dell'uomo e delle sue tradizioni, delle sue culture. Uno che si guarda intorno e fa suo, rispettandolo, tutto l'altro-da-sé in cui si imbatte. Carlo è uno scrittore che sposa la realtà del mondo, che le si dona accogliendola» (dalla prefazione di Filippo Davoli)
13,00

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