Poesia
L'opera in versi e in prosa
Dino Campana
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 1740
Da Il più lungo giorno – primo manoscritto inviato a Papini e Soffici in vista di una possibile pubblicazione e poi a lungo disperso – ai taccuini, fino ai testi contenuti in fondi divenuti col tempo irreperibili, il Meridiano, a cura di Gianni Turchetta, offre per la prima volta a lettori, studiosi e appassionati la possibilità di leggere per intero, con un ampio apparato di commento, l’opera in versi e in prosa dell’autore dei Canti Orfici. Intorno a questo libro – ricorda Turchetta – si concentra infatti l'«ossessione variantistica» di Campana, non solo attribuibile alla vicenda biografica, ma specchio di quella «tensione verso la verità e la perfezione dello stile […] per definizione irraggiungibile». Il volume raccoglie inoltre, in ordine cronologico, tutte le lettere, comprese quelle indirizzate a Sibilla Aleramo, con la quale il poeta intrattenne una tormentata e ormai celeberrima storia d’amore.
Lontano io
Ernesto Franco
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 128
«La poesia di Ernesto Franco nasce intorno a un vuoto, prende forma dal sentimento di una mancanza, dalla percezione di incolmabili distanze: si è lontani da una città, da un amore, dagli altri, di fatto da se stessi. Purtroppo questa lontananza si è fatta radicale e definitiva per la scomparsa dell'autore nel settembre del 2024. La raccolta è stata messa insieme con sua grande cura durante la malattia e il titolo suona come una previsione, un saluto, un lascito. Ma nel libro non c'è traccia di cronaca, non c'è nulla del faticoso percorso che Ernesto ha dovuto affrontare negli ultimi mesi della sua vita. C'è invece Genova, la sua città da cui per tanti anni è stato lontano e dove ha voluto tornare nel momento estremo. Una città scomposta nella sua essenza, una lama affilata dal vento dove risuonano brandelli di conversazioni perdute. E ci sono le schermaglie amorose, l'ossidarsi dei ricordi, l'amarezza degli addii, che definiscono una cifra poetica consapevole di quanto lo scacco sia una condizione normale dell'esistenza ma anche un vuoto che accoglie, non una reale sconfitta. E infine una poesia più lunga, l'unica davvero drammatica della raccolta: il monologo di una donna che sta morendo, che chiede aiuto, accusa, non capisce che cosa stia succedendo. Dopo aver dedicato il suo precedente libro di poesia alla seconda moglie Irene, è un omaggio alla prima, Fulvia, entrambe scomparse tragicamente giovani. Una chiusura di conti impossibili da chiudere, che diventa poesia potentissima. Quelli di Ernesto Franco sono versi che affiorano dal silenzio, non nascondono le ferite, affrontano spavaldamente l'insensatezza del nulla: "ma non è mancanza / tutto ciò che fa esistenza?"» (Mauro Bersani)
Alibi
Elsa Morante
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
Le poesie d’amore, immaginario o reale, trattato e vissuto come un male, di una delle più singolari scrittrici italiane. «Le poesie di Alibi sono poesie da album, ma un album visitato da una tristezza veggente di chiromante pazza, che interroga, cieca, le linee confuse e arruffate del suo destino, senza riuscire ad afferrarlo, perché quello che la tradisce e le manca sono proprio il cinismo, l’astuzia e il terra-terra del mestiere. Diversamente da ogni altro album di poesie femminili, l’argomento di Alibi non è la memoria o il diario dei fatti del cuore; protagonista è sempre il futuro, la conoscenza, la divinazione, la spiegazione data a se stessa di un destino sempre più simile a una condanna e a un inferno». (Cesare Garboli)
Poeti iraniani. Dal 1921 a oggi. Testo originale a fronte
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 444
Paese delle cupole celesti, di profeti e sfarzosi sovrani, di deserti e di lussureggianti giardini, terra di santi, carovanieri e astronomi, l'Iran è noto in Occidente o per il suo passato leggendario oppure per il suo drammatico presente. Echi di un mondo fiabesco da Mille e una notte si sono mescolati, nell'immaginario collettivo, con scene tratte dai reportage di viaggi esotici facendo - di quella iraniana - una cultura tanto idealizzata quanto, nel profondo, poco conosciuta. Tutti da scoprire, per i lettori italiani, sono sia lo speciale rapporto che lega gli iraniani alla poesia (la poesia tout court ma anche la tradizione classica di Firdusi, Hafez, Sa'di, Rumi, Khayyam, 'Attar, per fare solo qualche nome) sia il fondamentale contributo che l'Iran ha dato alla lirica del Novecento - in termini ora di opposizione ora di testimonianza dei profondi mutamenti politico-culturali che hanno segnato la storia del Paese. Sono trascorsi poco più di cento anni dalla nascita della Poesia nuova, il movimento poetico che nel 1921 portò la letteratura dell'Iran ad aprirsi al mondo entrando nella modernità. Un secolo che questa antologia documenta allineando i dodici poeti più rappresentativi, con i loro volti, le biografie, i versi. Dal fondatore della Poesia nuova, Nima Yushij, alla voce sperimentale e innovativa del poeta-profeta Ahmad Shamlu, il cui grido contro la corruzione e la censura ha scosso le coscienze; da Ziya' Movahhed, con la sua scrittura minimale, limpida ed euritmica, a Garous Abdolmalekian, interprete di una vibrante poesia civile. Da Shafiei Kadkani, grande esperto di retorica classica che, sulla scia di Akhavan Sales e Sohrab Sepehri, fonde la tradizione letteraria con le più amare riflessioni contemporanee, a Seyyed 'Ali Salehi, fautore della Poesia parlata. Imprescindibile presenza è quella della libera e personalissima testimonianza di Forugh Farrokhzad, la cui poetica intimista e spregiudicata dà voce alle emozioni e alla determinazione di una giovane donna in cerca di libertà espressiva; e poi, ancora, si va dal poliedrico cineasta Abbas Kiarostami, all'art pour l'art di Bijan Jalali e Yadollah Royai che, distaccandosi dall'impegno civile, si concentrano sulla resa estetica e filosofica del testo attraverso lo sperimentalismo. Una galleria di figure poetiche diversissime tra loro, per intonazione e generazione, qui convocate a rappresentare la voce di un intero popolo. Lo scrive Kiarostami: «Dalla feroce sorte / il rifugio è poesia / dalla crudele amata / il rifugio è poesia / dalla palese tirannia / il rifugio è poesia».
Sui gatti. Testo inglese a fronte
Charles Bukowski
Libro: Libro rilegato
editore: Guanda
anno edizione: 2024
pagine: 160
Charles Bukowski ha amato molto: le donne, l'alcol, i libri e la scrittura, il gioco d'azzardo... In queste pagine scopriamo un'altra passione del cantore del lato oscuro dell'America: i gatti. Maestose e bellissime, le «piccole tigri» hanno sempre affascinato Bukowski, che con i gatti ha scelto di condividere l'esistenza, lasciando che camminassero sui tasti della macchina da scrivere e che fossero testimoni compiaciuti delle sue sbronze e delle sue scorribande – letterarie e non. Lo scrittore descrive i felini come fieri combattenti, cacciatori spietati, maestri nell'arte della sopravvivenza, animali che sanno come dare e pretendere -rispetto, senza mai tradire la loro vera natura, indipendente, ribelle e un po' cinica, proprio come quella di Bukowski. Questo libro, che attinge direttamente alla fonte dei manoscritti originali dell'autore, è il racconto autentico e intimo della vita selvatica e indomabile di uno scrittore di culto.
Poesie. Testo tedesco a fronte
Georg Trakl
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 224
"L’intensità espressiva degli accoppiamenti, delle costellazioni verbali, la forza denotativa della terminologia di Trakl – soprattutto di quella legata alla tematica notturna – allinea e combina, non i segni, ma le cose stesse significate: la «putredine», la lebbra che divora volti e oggetti, ma anche l’oro dei giorni, la fine potente dell’anno, il grido soave del merlo, la sonata di Schubert stanno lí davanti a noi, inequivocabilmente denotati dalla forza del nominare. Trakl canta la sera e il tacere dell’Occidente, ma il suo canto è anche concreto lavoro al trapasso nella notte e nel silenzio." (Dall’introduzione di Ida Porena)
L'intravisto
Elisa Biagini
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 88
L’intravisto è ciò che osserviamo con difficoltà, per frammenti, «con l’occhio appoggiato alla crepa». Un impedimento che nei versi di Elisa Biagini diventa una forza per conoscere meglio se stessi e l’altro da sé, uno sguardo obliquo che apre orizzonti in cui situare i ricordi. E più fortemente la poetessa percepisce l’altrove, più sembra toccare il profondo di sé, per guardarsi veramente e riorientarsi: «ripesco la bussola, sollevo lo specchio». Con l’urtarsi e l’infittirsi dei significati intorno a immagini ricorrenti (animali, sassi), «facendo l’orlo al silenzio», dall’ombra della memoria e da «quanto è in fondo allo specchio» traluce «il brusio dell’impensato». A poco a poco affiorano le istantanee di un dialogo con un «tu»: una comunicazione difficile, fatta di frasi interrotte, silenzi, assenze. Quella di Elisa Biagini è una poesia che sta nel mondo in modo dialettico, cogliendone il conflitto e dandogli voce, raccontando ad occhi aperti «quanto rimasto dalla cancellatura».
Mishkin
Riccardo Held
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 152
Tutta la prima parte di questa raccolta è percorsa da una vena di divertimento: animali e oggetti prendono la parola per ritagliarsi uno spazio di libero pensiero, lontano dalle logiche e dalle morali umane. Ognuno di essi ribalta logori schemi mentali, si ribella alla fissità di un ruolo, filosofeggia esponendo originali modi d’essere. L’alternarsi dei punti di vista, le rime e le assonanze che manomettono le linee rette del ragionare producono fulminei scarti stranianti. Con strofe che spiazzano il lettore, relativizzano ogni idea e smascherano presunte verità, Riccardo Held discute di filosofia, pittura e musica, e nelle sue filastrocche giocose concentra ironie, sarcasmi e umoralità. Ma il divertimento non può nascondere a lungo quelle solitudini, trepidazioni e paure che, nella parte finale, trascolorano nell’elegia di «quello che non c’è, quello che manca».
L'infinito senza farci caso
Franco Arminio
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2024
pagine: 128
“Io non so che cosa sia l'amore. So cosa sono le intimità provvisorie. Non pensate a godimenti fuggitivi, a divagazioni non matrimoniali. Solo una visione vecchia di noi stessi e degli altri ci può far pensare all'amore come a una cosa che prima non c'è e poi compare e poi finisce. A me sembra che ci sono parti di noi che sono sempre in amore e altre che sono in fuga, sepolte e irraggiungibili. Ogni incontro bello, ogni intimità attinge a un giacimento mitico e poetico del quale dobbiamo smettere di aver paura. L'amore è una dimensione intimamente locale, si svolge sempre in un luogo ed è inedito ogni suo gesto. Il luogo dell'amore è il corpo. Corpo che diventa foglia, albero, paesaggio. Corpo che fa ombra e fa luce, corpo assoluto e cordiale, per un'ora o per mezzo secolo. Riconoscere questa specificità dell'amore è una forma di resistenza alla globalizzazione delle emozioni, alla dispersione dell'intensità. Il corpo amoroso ci richiama alla vita da vicino, al suo sapore locale, preciso.” Le poesie di Franco Arminio sono il resoconto quieto e febbrile di un cammino umanissimo eppure percorso dall'anelito a qualcosa di più grande. La parola poetica diventa rivelazione di una scintilla divina tra le nostre mani e canta un amore che forse non ci salva, ma senza il quale saremmo soli in balia del tempo che scorre.
Convito delle stagioni
Antonio Prete
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 144
Con questa nuova raccolta, Antonio Prete approfondisce i temi che gli sono più cari, e che della poesia sono elementi purissimi: la natura e il tempo. La natura, vegetale animale astrale, è descritta nelle sue incessanti metamorfosi di colori, suoni e profumi; mentre l'azione irreversibile del tempo, «che è lampo di presenza e stilla / d'accaduto», trova nella lingua della poesia, nei suoi suoni e ritmi, un momento di sospensione e di vertigine, in cui passato e presente si fondono per permettere un dialogo con quello che più non è: «nel teatro intimo della forma / l'abbraccio della luce e dell'ombra». Nel trascolorare delle stagioni, nella contemplazione di una notte stellata o di un volto amato, nella fugace apparizione di un animale selvatico, la poesia di Prete si avvicina all'essenza delle cose, accogliendo nel fulgore del visibile e nella lotta dei ricordi contro l'oblio il silenzio del cielo e delle galassie, «sul cui confine il tempo non è più tempo».
L'opera in versi
Giorgio Caproni
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 2000
Il corposo Meridiano presenta tutte le poesie edite di Caproni, uno dei poeti più amati del nostro Novecento, cui si aggiunge un cospicuo numero di inediti spesso di alto valore poetico. I testi sono accompagnati da un apparato critico, che registra sia le varianti a stampa sia quelle manoscritte e include una ricca selezione di autocommenti e di spiegazioni dell’autore sulle sue poesie.
Poesie. Testo originale a fronte
Velimir Chlebnikov
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 664
Questa raccolta di liriche, curata da un grande slavista, Angelo Maria Ripellino, che aveva anche gusto di scrittore e sensibilità di poeta, si configura come un vero e proprio viaggio di esplorazione nell'universo fantastico di Chlebnikov, nei suoi malesseri e nelle sue sorprendenti, e a volte clownesche, illuminazioni. Grazie a una accurata scelta e a un puntuale commento, sostenuto da una serie di documenti biografici e di rimandi letterari, Ripellino mette in luce, in un sottile dialogo con l'autore, l'aspetto missionario che ispira l'errabonda attività del poeta. Dal desolante paesaggio della guerra civile emergono, quasi paradossalmente, la visione e la favola. Ma anche la provocazione pubblica e la solitudine, le rinunce e le amarezze dell'uomo, l'inatteso riscatto espresso nel fuoco d'artificio della parola. Lo smarrimento esistenziale trova infatti in Chlebnikov un immediato slancio grazie a soluzioni ardite e a divertite invenzioni. Questa nuova edizione, curata da Alessandro Niero e Riccardo Mini, ripropone la storica edizione uscita per la prima volta nel 1968 nei «Supercoralli», con l'aggiunta del testo a fronte e di un saggio introduttivo che, anche con materiali d'archivio, ripercorre e storicizza il lavoro di Ripellino sul grande poeta russo. Saggio, antologia e commento di Angelo Maria Ripellino. Nuova edizione a cura di Alessandro Niero e Riccardo Mini. Introduzione di Alessandro Niero.