Poesia
Poesie d'amore 1913-1930. Testo russo a fronte
Vladimir Majakovskij
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 216
Ancora nel 1972 Angelo Maria Ripellino stimava necessario farsi largo «a furia di gomitate» tra «le turbe di glossatori saccenti» che «continuano a impoverire questo grande poeta d'amore», confinandolo alla sola dimensione politica. Con un ritardo di mezzo secolo, ora che il culto forzoso del poeta capace di incarnare l'utopia divenuta realtà è definitivamente alle spalle, quell'invito a Rileggere Majakovskij! può essere raccolto tentando una scelta di alcuni dei momenti che meglio incarnino questa sua fisionomia più privata e universale al tempo stesso. Con una dose inevitabile di arbitrarietà, procedendo per esclusioni obbligate e motivate inclusioni, e avendo a che fare con un tema rintracciabile in ogni piega della sua poesia, un tema di cui la sua anima trabocca. Il profilo amoroso del poeta delle masse è estrapolato qui attraverso una cernita che abbraccia momenti molto distanti tra loro, che vanno dal Majakovskij futurista agli ultimi abbozzi intimisti, mettendo insieme le rime livide di un rancore insanabile e i toni del più delicato sentire, dove il cuore è a nudo, a perpendicolo sul mondo. E trascegliendo dalla tetralogia dei poemi d'amore – quattro pezzi da leggersi a coppie, frutto di due flussi creativi separati l'uno dall'altro da un settennio – due opere che restituiscono stagioni creative diverse, riflesso di profondi cambiamenti sul piano personale come su quello storico: Il flauto di vertebre, che germina dalla Nuvola in calzoni, «come perfetta miniatura di una sua parte, quella specificamente amorosa», e Amo (necessaria premessa a Su questo), in cui sono scolpiti i capisaldi autobiografici da offrire al suo giovane pubblico sovietico. (Dall'Introduzione di Paola Ferretti)
De rerum natura. Testo latino a fronte
Tito Lucrezio Caro
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 512
Un'opera unica nel panorama della letteratura antica a cui corrisponde un'impalcatura teorica di straordinaria audacia. Il De rerum natura si propone, insieme, come modello dell'universo infinito teorizzato da Epicuro, e come 'manuale per l'uso' di un mondo i cui fenomeni eterogenei sfidano da sempre la ragione dell'uomo e lo costringono a paure e credenze irrazionali e tormentose. Confessando quest'ambizione senza confini Lucrezio si impone una sfida narrativa che nessuno prima di lui aveva accettato: come si imposta la narrazione del «tutto»? come articolare in libri, in versi, in una trama, la massa infinita dello spazio, della materia, del vuoto? Il poema stesso, la relazione che esso instaura con i suoi lettori-discepoli, divengono – è inevitabile – il primo e decisivo banco di prova delle teorie che propugna. Con l’introduzione di Alessandro Schiesaro e l’apparato di note di Carlo Santini.
L'erba di nessuno
Enrico Testa
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 152
Enrico Testa è sicuramente fra gli autori piú rilevanti nella poesia italiana contemporanea. La sua visione del mondo è tragica ma lontana dal nichilismo: nelle immagini e nelle voci (dei vivi, dei morti, degli animali), nei silenzi e nelle reticenze che filtrano dai suoi versi emergono, infatti, realtà piccole e fragili, da cui emana «un tiepido soffio». La vita si insinua negli interstizi con la sua veste piú dimessa e in una consistenza assai simile al nulla, ma non è il nulla. Il nulla, anzi, un nulla avvelenato è nella rumorosa vanagloria, nella retorica, nella soddisfatta insolenza di chi vanta la propria presenza nel mondo. Al centro di questo nuovo libro stanno le erbe di nessuno, erbe che raccontano «una vita plebea», spesso in ambienti ostili, e che finiscono, come il taràssaco (già amato da Emily Dickinson), in un soffio nel vento. Una poesia dominata dall'ombra e dall'«eco sfuggente delle cose». Impreziosita da alcune versioni da Quevedo, Larkin e altri grandi autori: poesie in cui Testa si identifica totalmente tanto da farle sue nella forma e nel senso profondo.
Studi sull'amore
Franco Arminio
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 184
Un libro intenso, pieno di luce, del piú antico fra i poeti contemporanei italiani. Con la sua lingua asciutta e lirica, sacrale e domestica, in cui c'è sempre uno scarto, uno slittamento inatteso, una sottile sensualità, Franco Arminio fotografa il corpo spaventato dalla morte e infiammato dall'amore. Non soltanto l'amore carnale, ma quello che ci conferma di esistere: l'amore per un figlio e quello per un angolo di paese, l'amore per una strada e quello per la madre, l'amore per un amico e per chi ci è ancora sconosciuto, al punto da scavare in noi il languore del desiderio. Nei suoi versi l'incontro erotico, sentimentale, è sempre un viatico verso Dio, raggira la morte e la corteggia, è miracolo ed epifania. Arminio dedica poesie e prose commoventi anche agli amori – vissuti o mancati – di altri scrittori e poeti, da Kafka a Pasolini, da Susan Sontag ad Amelia Rosselli, trovando una voce nuova per indagare il coraggio di essere fragili che ognuno di noi ha sentito innamorandosi, «il mistero di raggiungere / nello stesso tempo il corpo di un altro / e il nostro».
Sacro minore
Franco Arminio
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 160
Il sacro quotidiano, minuscolo, persino minimo. Il sacro dei nostri corpi che si incrociano, e si incastrano, e si allontanano, quaggiù sulla terra. «La poesia di Arminio nasce tutta nel “qui” dei corpi e della geografia. In questo libro la sua scrittura commossa e spaventata evoca un possibile altrove che, riuscendo impossibile, viene tirato giù in un realissimo “qui”, costretto a svelarsi e adattarsi nelle pieghe di queste nitide immagini avvolte da un’umile bellezza. Sacro è per definizione ciò che ha importanza suprema per un suo misterioso legame con il trascendente. Non potendo vedere ciò che non esiste, Arminio ha costruito con Sacro minore un calibrato e assai originale breviario poetico con l’intento struggente di affermare il sacro unicamente con quello che c’è intorno a noi: un filo d’erba, una lumaca, una radiografia. Così dicendoci che non solo è possibile ripensare il sacro, ma anche imparare a pregare nuovamente. Perché per Arminio la poesia è anzitutto questo: pregare» (Andrea Di Consoli).
Teogonia. Testo greco a fronte
Esiodo
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 224
Cantore di dèi ma soprattutto cantore di uomini, Esiodo nella Teogonia, opera di ineguagliabile grazia poetica, ha saputo dare una ragione del suo mondo: come è arrivato a essere quello che è, quali sono i principî, le forze e le passioni che lo animano. All'inizio ci fu Chaos. Poi giunse Gaia, dall'ampio petto, sede sicura degli immortali come dèi mortali. Dopodiché vennero il nebbioso Tartaro e il bellissimo Eros. Da qui fino al trionfo di Zeus, per raccontare la nascita dell'universo e delle divinità che lo regolano, Esiodo chiede aiuto alle Muse, certo, ma è lui poi a cantare sia menzogne simili al vero sia vicende che nel vero gettano radici. Le canta per far dimenticare i dolori che affliggono il cuore dell'uomo, come vuole la tradizione, ma anche abbandonando la pretesa di conoscere tutto, facendosi carico di spiegazioni incomplete, che testimoniano la faticosa ricerca di un senso da dare alle cose e ai nomi che ci circondano. Per mezzo del mito parla dunque di noi, dei nostri sforzi, vani ma inevitabili, per organizzare una realtà che, migliaia di anni fa come oggi, da sempre ci sfugge. Questa edizione, oltre alla traduzione di Graziano Arrighetti, è completata da una dettagliata introduzione e un ricco apparato di note.
Tutte le poesie
Emily Dickinson
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 1920
Il Meridiano presenta - per la prima volta in Italia e con il testo inglese a fronte - tutte le poesie della Dickinson, tradotte da più interpreti (Silvio Raffo, Massimo Bacigalupo, Nadia Campana, Margherita Guidacci) proprio per sottolineare i diversi modi in cui le tonalità e le sfumature della sua poesia possono essere interpretate e restituite in un'altra lingua. L'antologia “Versioni d'autore” raccoglie saggi di traduzione di grandi voci poetiche: Montale, Montale-Cima, Giudici, Luzi, Amelia Rosselli e Cristina Campo. Eccezionali, per sapienza e scrittura, il saggio introduttivo e la cronologia firmati dall'americanista Marisa Bulgheroni.
Poesie d'amore. Testo francese a fronte
Jacques Prévert
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2022
pagine: 240
Nell'immaginario di molti lettori la poesia d'amore si identifica con la poesia di Jacques Prévert. Ed è una fama meritata, questa, per il grande autore francese. In un secolo in cui la poesia, spesso e volentieri, ha scelto la cifra dell'oscurità e la strada di un'inevitabile distanza dal grande pubblico, Prévert ha avuto il coraggio di andare controcorrente, di mirare dritto al cuore dei lettori, di intonare la sua voce sul registro della sincerità e della spontaneità, adottando un linguaggio intessuto di una fitta rete di rimandi, giochi di parole e puntate ironiche. Ma la complessità del mondo prévertiano si estende anche al piano del contenuto e attraversa tutta la gamma del sentimento amoroso: dalla celebrazione della pienezza di un attimo fugace nei folgoranti flash di Alicante o Paris at night, all'evocazione epico-tragica di un componimento come Barbara in cui, nella profondità temporale del ricordo, il lamento per la pena d'amore si fonde con il frastuono della guerra e della Storia.
Quattro quartetti
Thomas S. Eliot
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2022
pagine: 272
Simboli, visioni e filosofia si intrecciano in maniera indissolubile nei quattro poemetti che costituiscono il testamento letterario di T. S. Eliot, uno degli autori più rappresentativi del Novecento. Scritti separatamente e solo più tardi riuniti in volume, compongono un arazzo in cui trama e ordito sono rappresentati dal filo del modernismo e da quello dell'ermetismo. Il tempo è struttura cronologica e musicale di circolarità, di meditazione e di fiducia nell'eterno. Evocare un domani migliore, aprirsi al dono della speranza è il messaggio che l'autore, voce flebile nel fracasso dei bombardamenti su Londra, diffonde nel bel mezzo della seconda guerra mondiale. Esiste un futuro dopo l'abisso della Waste Land, della guerra e della disperazione in generale? Questo libro non teme di rispondere affermativamente. Ora come quando è stato scritto.
Poesie d'amore e di vita. Testo spagnolo a fronte
Pablo Neruda
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2022
pagine: 256
Un’antologia che raccoglie il meglio della produzione di Pablo Neruda, dalle composizioni giovanili ai grandi libri della maturità. In questa scelta si trovano riuniti i temi classici della poesia del grande cantore cileno, l’amore, la lotta, gli ideali, la natura, la memoria, temi che la parola intensa e vibrante del poeta fa emergere con forza dalle pagine accompagnando il lettore lungo un percorso che lo avvicinerà progressivamente al suo mondo interiore. Un Neruda che sa dar voce alle eterne, radicali esigenze del cuore umano, un dono raro che ha contribuito a farne uno dei poeti più amati e popolari del Novecento.
Elegie. Volume Vol. 2
Sesto Properzio
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 488
La fama delle Elegie di Properzio è legata all'immagine della loro destinataria, Cinzia, la donna dell'autore, che viene disegnata nei primi due libri: indifferente, «implacabile nel costringere lo spasimante a un duro seruitium », amante esagerata di trucchi e belletti, volubile e incostante, «insensibile nei confronti del poeta persino nei momenti di suo grave pericolo», pronta ad abbandonarlo per un nuovo, magari ricco, corteggiatore. In realtà, Cinzia è un personaggio letterario, che vive all'interno di una tradizione: «irreprensibile matrona», ma anche meretrice sfrenata, e infine docta puella che legge e giudica, «da imparziale critica letteraria», la poesia di Properzio, ed è capace di scrivere versi suoi «che rivaleggiano con quelli di Corinna». Cinzia è un tipo che il poeta trasforma in mito cangiante. Qualcosa, tuttavia, cambia negli ultimi due libri della raccolta, contenuti in questo volume. Alla fine del libro II, Properzio aveva annunciato la clamorosa rottura con Cinzia. Il libro III, quasi a segnalare la svolta, inizia con una solenne invocazione alle Muse e l'iscrizione della propria poesia alla scuola di Callimaco e di Filita. Immersi in un'aura sacrale, vediamo il poeta presentarsi ora come sacerdos e inuentor , «traduttore» in latino della tradizione greca mediante l'inserzione di «temi italici in un panorama che resta sostanzialmente ellenistico»: «Mani di Callimaco e sacri riti di Filita di Cos, / vi prego, lasciatemi entrare nel vostro boschetto! / Io per primo, sacerdote d'una fonte pura, / porto i mistici emblemi italici nelle danze greche». Basta però giungere sulla soglia del libro IV per assistere a un ulteriore cambiamento di tono e di poetica. «Canterò i riti, gli dèi, i nomi antichi dei luoghi», proclama Properzio nell'elegia che apre quel libro. Riconosciuto il magistero di Virgilio, egli muove ora verso la poesia eziologica, celebrativa dei primordi di Roma a esaltazione delle glorie augustee del presente. Così, le Elegie ampliano il loro registro, fondando un genere nuovo e una nuova poetica; diventano una silloge tutta originale di amore per una donna e di amore per Roma, le sue radici, la sua storia, la sua potenza.
Canti di Ossian
Riccardo Paolucci
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2022
pagine: 246
Ossian (... - ...) è un bardo leggendario dell'antica Irlanda, la cui figura si fonda su Oisín, figlio del guerriero Finn Mac Cumhaill e della poetessa Sadhbh. I primi cenni a Ossian si trovano negli scritti di Giraldo Cambrense, del XII secolo. Ma la vera vicenda letteraria esplose quando James MacPherson (1736-1796) scrisse I Canti di Ossian. MacPherson finse di aver tradotto fedelmente le originali poesie di Ossian, mentre in realtà si basò su dei frammenti e inventò molti "canti". Il successo delle sue presunte traduzioni, nondimeno, fu straordinario. La prosa potente, il riferimento a una natura selvaggia, ne fanno un'opera fondamentale del Preromanticismo. A titolo di esempio, vale la pena ricordare l'importanza che i Canti di Ossian hanno avuto nella formazione della sensibilità del movimento Sturm und Drang; inoltre entusiasti lettori di MacPherson furono Ugo Foscolo e Johann Wolfgang Goethe. Quest'ultimo, infatti, dedica un ampio brano del suo romanzo giovanile I dolori del giovane Werther proprio a un canto di Ossian. Nel dipinto è presente la figura di un cane eretto su una roccia, tipico dei dipinti di Ingres. La rappresentazione è confermata dall'acquerello del medesimo dipinto posto al Museo del Louvre.