Società, scienze sociali e politica
La guerra che resta. L'eredità tossica dei conflitti nelle inchieste del Premio Inge Feltrinelli
Lynzy Billing, Rhana Natour
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 160
La guerra non finisce quando tacciono le armi. Le ferite restano sui corpi, nelle terre contaminate, nelle vite sospese. Tre inchieste attraversano i conflitti del nostro tempo per raccontare chi sopravvive e sogna un nuovo inizio: Layan cerca di ricominciare dopo la perdita delle gambe in un raid israeliano; le comunità afghane convivono con le scorie dell’occupazione americana; i civili in Sudan restano intrappolati nel caos della guerra. Tre storie che ricordano come il giornalismo d’inchiesta possa essere un gesto di testimonianza e resistenza.
Opere. Volume Vol. 1
Sándor Ferenczi
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2025
pagine: 272
In Per la storia del movimento psicoanalitico, Freud scrive: “L’Ungheria, geograficamente così strettamente unita all’Austria, scientificamente così estraniata da essa, ha finora dato alla psicoanalisi un collaboratore soltanto, Ferenczi, che vale però una Società intera”. Questo primo volume che inaugura l’edizione integrale delle Opere dell’analista ungherese, raccoglie alcuni testi fondamentali della letteratura psicoanalitica: Introiezione e transfert, Le parole oscene: saggio sulla psicologia della fase di latenza, Il ruolo dell’omosessualità nella patogenesi della paranoia, Sintomi transitori nel corso dell’analisi, Filosofi a e psicoanalisi.
Opere. Volume Vol. 2
Sándor Ferenczi
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2025
pagine: 360
Nel 1915, realizzando un antico desiderio, Ferenczi si sottopone ad analisi con lo stesso Freud. Da questa esperienza feconda e intensa nasce la fase più originale della sua ricerca, in una sorta di dialogo implicito e stimolante con il padre della psicoanalisi. Di questo periodo sono alcuni classici della clinica psicoanalitica, come Anomalie psicogene del timbro di voce, Sull’ontogenesi dell’interesse per il denaro, Analisi discontinue e Fasi evolutive del senso di realtà, che testimoniano l’importanza di Ferenczi quale innovatore e interlocutore imprescindibile nel panorama culturale del tempo.
Parole contro il male di vivere. Conversazioni e interviste
Eugenio Borgna
Libro: Libro in brossura
editore: Interlinea
anno edizione: 2025
pagine: 160
Riascoltiamo la voce di uno dei protagonisti e maggiori autori della psichiatria italiana, Eugenio Borgna, grazie a una serie di sue testimonianze che fanno rivivere, in forma di interviste, «la nostalgia e i sentimenti di colpa, l’inquietudine e la disperazione, l’ansia e i rimpianti, le attese e le speranze, la gioia e la solitudine». Come scrive Umberto Galimberti nel ricordo dell’autore: «Borgna prese a descrivere, in modo accessibile a tutti, la depressione e il male di vivere con l’invito a non lasciarsi ingannare dal silenzio malinconico. Per lui quel che occorre fare è perforare questo silenzio nel tentativo di raggiungere quel grido taciuto, che è tale perché molto spesso nessuno si dispone all’ascolto». Infatti, come Borgna scrive in un libro che ha per titolo una frase di Hölderlin, «noi siamo un colloquio».
Genitori in ansia. Trasforma le tue paure nelle ali di tuo figlio
Stefano Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 240
Le vulnerabilità di bambini e adolescenti, così diffuse da etichettare la loro come “generazione ansiosa”, sono lo specchio delle paure che agitano il cuore di noi genitori. La crescita dei figli ci espone a interrogativi incessanti: come stabilire regole senza perdere il loro amore? Come bilanciare protezione e libertà senza cadere nell’ipercontrollo o nella permissività? Come affrontare i nuovi “must” sociali o tecnologici? Come gestire l’ansia senza trasmetterla ai più giovani? In una società dove è evaporata ogni certezza è normale sentirsi disorientati, confusi, vacillanti. Mentre alcune ansie sono figlie del nostro tempo, molte hanno radici antiche e da sempre ci fanno tremare. Stefano Rossi, con l’empatia e la profondità che lo contraddistinguono, in questo nuovo libro ci prende per mano aiutandoci a riconoscere, rivedere e trasformare le nostre umane fragilità. Esplorando le radici delle ansie genitoriali, alcune tipiche dei padri, altre delle madri, altre legate al rapporto di coppia, l’autore offre chiavi di lettura e strategie pratiche con le quali liberarci dai timori che finiscono col sabotare la crescita di bambini e adolescenti. Solo affrontando questo percorso di consapevolezza, potremo diventare il vento sotto le ali dei nostri figli, quella sicurezza che li aiuterà a volare fiduciosi oltre le piccole e grandi sfide della vita. Dall’autore di Lezioni d’amore per un figlio, un libro che accompagna i genitori nell’esplorazione del proprio mondo interiore, là dove dimorano paure spesso invisibili ma decisive. Solo attraversandole con coraggio possiamo offrire ai nostri figli ciò di cui hanno davvero bisogno: una guida adulta, autentica, sicura e riflessiva.
L'ora dei predatori. Il nuovo potere mondiale visto da vicino
Giuliano da Empoli
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 128
Sono politici spregiudicati, sono titani della tecnologia. Quasi ovunque hanno spazzato via la vecchia classe politica. Di fronte a loro le élite tradizionali, un tempo forti di regole e istituzioni, si ritrovano disorientate, incapaci di resistere. Non c’è dubbio, è suonata l’ora dei predatori. Da New York al Medio Oriente, dal palazzo dell’Onu all’hotel “Ritz-Carlton” di Riyad, Giuliano da Empoli ci accompagna in una serie di incursioni in territori dove il potere è basato sulla spettacolarizzazione, sull’uso spregiudicato delle informazioni e sulla capacità di generare shock continui. I predatori hanno capito come sfruttare il nuovo ordine globale. E il caos è il loro ambiente naturale. Con il gusto sottile del polemista e la lucidità dell’antropologo, Giuliano da Empoli tratteggia un ritratto fulminante dei leader contemporanei, da Trump a Muhammad bin Salman, consegnandoci un’analisi che non lascia scampo. «Oggi è scoccata l’ora dei predatori e ovunque le cose stanno evolvendo in modo tale che tutto ciò che deve essere deciso lo sarà con il fuoco e con la spada. Questo piccolo libro è il resoconto di quei fatti, scritto dal punto di vista di uno scriba azteco e alla sua maniera, per immagini, più che per concetti, nell’intento di cogliere il soffio di un mondo che sprofonda nell’abisso e la gelida morsa di un altro che prende il suo posto».
Il riso della Medusa. Manifesto femminista
Hélène Cixous
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 80
“Bisogna che la donna si scriva, perché è l’invenzione di una scrittura nuova, insorta, che le permetterà di effettuare, venuto il momento della sua liberazione, le rotture e le trasformazioni indispensabili nella sua storia.”
Alzarsi all'alba
Mario Calabresi
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 168
Viviamo nel tempo della comodità, dove ogni cosa è studiata per sembrarci facile. Ci siamo illusi che ogni traguardo possa essere raggiunto con il minimo sforzo, che le scorciatoie siano vie preferenziali e la velocità un sinonimo di successo. Eppure, per milioni di persone la fatica non è solo una compagna di vita quotidiana, ma una cifra essenziale dell’esistenza, «figlia del senso del dovere, della responsabilità, dell’amore per la propria professione». È un giovane allenatore che insegna ai bambini la bellezza di essere tenaci, un marito che da venticinque anni si prende cura della moglie malata, un papà che corre le ultramaratone perché solo così ritrova la figlia che ha perduto, una donna che a 89 anni ogni mattina porta i fiori al marito e pulisce i bagni del cimitero perché tutti li trovino accoglienti e poi corre a infornare le focacce nel suo ristorante. E ancora, è un maestro di pianoforte che è salito nelle vigne del padre per non sprecare una vita di sacrifici, una restauratrice che coltiva la pazienza per salvare la bellezza, tutti coloro che fanno parte della pattuglia dell’alba che fa funzionare il mondo. «La fatica la devi adorare» ha detto Veronica, giovane atleta paralimpica, prima di sfidare la sabbia e l’acqua gelata del mare per allenarsi. Le sue parole, così audaci e controcorrente, sono state la scintilla che ha messo in moto questo libro. Nell’epoca del tutto e subito, Mario Calabresi ci invita a riscoprire il valore del tempo, della pazienza e della costanza attraverso un mosaico di vite che meritano di essere viste e riconosciute, anche quando la fatica non è una scelta ma un gesto estremo d’amore. Ci conduce così, senza retorica, ma con lo sguardo attento e partecipe del grande giornalista, in un nuovo viaggio, pieno di speranza.
La conquista dell'infelicità. Come siamo diventati classe disagiata
Raffaele Alberto Ventura
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 264
Diventa quello che sei: ecco la promessa iscritta alle porte della modernità. Ma cosa succede quando nessuno riesce più a diventare se stesso? Il mondo per il quale siamo stati preparati non esiste più: ora è il tempo della delusione, delle promesse non mantenute. Della classe disagiata come destino dell’Occidente e della rivoluzione che la scuote. Questo libro è la guida per attraversare i nostri tempi difficili. E uscirne migliori? Adesso non esageriamo. Un decimo della popolazione mondiale consuma nove decimi delle risorse del pianeta: il problema è che quel decimo siamo noi. E allora come mai la conquista della felicità pare sempre più lontana? L’idea di un ascensore sociale, che doveva elevare ognuno sopra tutti gli altri, si è rivelata per ciò che è: un errore logico e un inganno ideologico. In una società in cui tutto è permesso ma nulla è possibile, dobbiamo imparare a convivere con la certezza che nessuno diventerà mai se stesso. Un decennio dopo aver sconvolto la sua generazione con un libro di culto, Raffaele Alberto Ventura torna a raccontare la «classe disagiata». Lo fa mostrandone le origini – nella letteratura, nella filosofia, nel cinema, da Amleto a Fantozzi – e indicandone l’orizzonte tutt’altro che roseo. Perché nel frattempo la situazione non è affatto migliorata, anzi, e classe disagiata lo siamo tutti (o quasi). La storia umana alterna fasi d’illusione e fasi di disillusione, che inevitabilmente sfociano in qualche rivoluzione, dalla quale le civiltà escono radicalmente trasformate, talvolta distrutte. Accantonate le aspirazioni, falliti i buoni propositi di resilienza e troppo irrigiditi dall’angoscia per farsi bastare una seduta di yoga, segmenti sempre più ampi della classe media occidentale vengono sedotti dal demone della rivolta. Ve li immaginate i disagiati che fanno la rivoluzione? Dovreste, perché è già iniziata.
Perché contare i femminicidi è un atto politico
Donata Columbro
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 208
Contare i femminicidi non è un esercizio di precisione statistica, ma un atto politico. In Italia, non esiste un registro ufficiale dei femminicidi, e il modo in cui vengono classificati gli omicidi di donne rispecchia un sistema che spesso minimizza la violenza di genere. Chi decide cosa contare? E soprattutto, chi ha il potere di negare la rilevanza dei numeri? In Perché contare i femminicidi è un atto politico, Donata Columbro, giornalista e divulgatrice esperta di dati, decostruisce l’idea della neutralità statistica e mostra come il conteggio dei femminicidi sia una questione di potere e resistenza. Attraverso un resoconto tra storia, giornalismo d’inchiesta e attivismo, Columbro esplora il modo in cui i femminicidi vengono registrati nei dati ufficiali e rivela molto sulla percezione istituzionale della violenza di genere. In Italia, l’assenza di un registro ufficiale implica che la violenza sulle donne venga inglobata in statistiche più generali, rendendo difficile una lettura chiara del fenomeno. Per questo motivo, il lavoro di raccolta dati condotto dai movimenti femministi e dalle associazioni assume un’importanza cruciale. A livello internazionale, esperienze come quelle di Brasile, Argentina e Messico dimostrano quanto il monitoraggio dal basso possa essere efficace nel denunciare e contrastare il problema. Questo approccio rientra nel cosiddetto “femminismo dei dati”, una prospettiva che vede nella raccolta e nell’analisi dei numeri uno strumento di giustizia sociale e attivismo politico, capace di sfidare le narrazioni ufficiali e proporre un cambiamento concreto. Perché contare i femminicidi è un atto politico non è solo un’analisi tecnica, ma un appello a riconoscere la violenza di genere anche attraverso le sue rappresentazioni numeriche. Perché i numeri sono storie, le statistiche sono strumenti di potere, e contare significa dare visibilità a chi non ha voce. Contare i femminicidi non è solo statistica, ma un atto politico.
Non solo madri. Riscoprire la donna oltre la maternità
Laura Pigozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2025
pagine: 240
Un modo nuovo di essere madri. Un modo nuovo di essere donne. Cosa resta di una donna quando la maternità occupa tutto lo spazio, intimo e sociale? Perché, oggi come ieri, la figura rassicurante della madre continua a essere preferita a quella, più complessa e scomoda, di una donna come soggetto desiderante? “Una madre non può essere tutto per una figlia o un figlio senza perdere molto di sé e senza togliere moltissimo a loro” scrive l’autrice. Eppure, oggi più che mai, le madri sono immerse in una narrazione idealizzante che le esalta proprio in quanto sacrificali. Ma una società che idolatra la madre e rimuove la donna ha un impatto penalizzante sulla realizzazione di tutte, tanto nel collettivo quanto nel privato, e ancora troppe donne che non hanno avuto figli si dicono fallite. “In ogni donna c’è un enigma, qualcosa di opaco anche a se stessa: un punto cieco in cui proviamo a entrare.” Attraverso casi clinici, riferimenti psicoanalitici, letterari e cinematografici, e la storia di figure esemplari come Maria Callas, Camille Claudel e Lou Andreas-Salomé, l’autrice riflette sulla complessità e le oscillazioni dell’essere donna per provare ad articolare la maternità in modo nuovo: una “maternità femminista”, che non annulli la femminilità ma la integri, un’esperienza trasformativa capace di arricchire la vita di una donna senza soffocarne la creatività e la passione. “La maternità non è alienazione se resta attraversata da un desiderio di donna. E allora una madre sa guardare i figli andare, perché lei stessa è ancora in viaggio.”
La legge del desiderio. Radici bibliche della psicoanalisi
Massimo Recalcati
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 496
«La Legge è, in realtà, il nome piú proprio del desiderio, è il nome piú proprio della vita viva, della vita sovrabbondante di vita». Il tema centrale di questo libro concerne la parola di Gesú, riletta originalmente da Recalcati come una delle radici inaudite della psicoanalisi di Freud e di Lacan. Non si tratta di sottomettere la vita alla Legge, ma di vedere nella Legge - quella dell'amore e della grazia - una forza al servizio della vita. La Legge non incute piú il timore della punizione severa, non esige piú lo zelo scrupoloso del rispetto formale, ma si libera della morte che porta con sé per divenire una Legge che non annulla il desiderio, ma, al contrario, lo sostiene. È questa l'eredità essenziale assunta dalla psicoanalisi: la Legge non è nemica del desiderio ma il suo fondamento piú radicale. I riferimenti alle parabole, ai miracoli, alle guarigioni, a Pietro e a Giuda, alla notte del Getsemani, alla resurrezione e al pensiero di Paolo di Tarso sono rivisitati in modo sorprendente. Il risultato è una sfida ai luoghi comuni della lettura psicoanalitica del cristianesimo, che mostra con grande audacia come la testimonianza di Gesú sia innanzitutto testimonianza della vita indistruttibile del desiderio.

